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MotoGP, Pernat: "Marquez voleva restituire lo stipendio a Honda? Solo politica"

VIDEO - "Anche Marc deve prendersi le sue colpe, non lo vedremo nei test in Qatar. Valentino Rossi  non si giocherà il Mondiale, a 42 anni comanda la testa e non il polso"

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Carlo Pernat, puntuale come ogni sabato, si è presentato di fronte allo schermo per commentare i temi ‘caldi’ della settimana e rispondere alle domande dei lettori di GPOne. Questa volta (potete vedere il video completa qui sopra) ha tenuto banco la notizia della disponibilità di Marquez a restituire lo stipendio 2020 a Honda.

Il manager genovese ha apprezzato il gesto dello spagnolo, ma non lo ha convinto a pieno.

È una delle più classiche mosse politiche, l’avrei fatta anch’io - ha commentato - L’avevano già pagato da tempo e Marc ha fatto semplicemente un bel gesto, una bella figura verso l’opinione pubblica e verso la Honda, che si è dimostrata una grande azienda pagandolo nonostante non abbia corso ma per tutto quello che ha vinto. Sicuramente Marc ha qualcosa da nascondere, anche lui deve prendersi le sue colpe e lo ha capito abbondantemente. Gli auguro di tornare il prima possibile”.

Quando però? Date non ne sono ancora state fatte.

In questi mesi è mancata la comunicazione da parte di Honda e dei medici. Forse neanche loro hanno certezze, infatti non hanno mai fornito nessuna data possibile per un rientro - ha osservato Carlo - Per le informazioni che ho, dico che non ci sarà nei test in Qatar, non salirà su una MotoGP finché non sarà al 100%, il rischi è quello di mettere fine alla sua carriera ora.

Si è parlato anche di Valentino Rossi e di una stagione con cui dovrà vedersela con Franco Morbidelli, suo nuovo compagno di squadra e vicecampione del mondo. Il manager genovese non vede il Dottore come un protagonista del 2021.

Per me sarebbe stato meglio se avesse lasciato prima, ma lui si diverte e va bene così - la sua opinione - Secondo me non si giocherà il Mondiale, magari riuscirà a fare qualche bella gara, ma gli anni passano e l’anno scorso non ci ha lasciato un bel ricordo, perché quando ha rischiato è caduto. È tutto giustificabile, ma a oggi non me lo vedo a giocarsi i podi. Pronto a essere smentito, ma a 42 anni comanda più la testa che il polso, e dice di non aprire. Nel 2020 l’ho visto in difficoltà quando stava con i primi ed è quello che mi fa pensare”.

Pernat ha poi parlato del suo protetto Bastianini, in attesa di salire sulla Ducati per la prima volta nei test in Qatar e con un solo anno di contratto con la Casa italiana.

Chi dà le risposte è la pista, quindi le prime 5 o 6 gare saranno importanti per capire molte cose. Poi nel 2002 si apriranno tante porte, per cui se un pilota andrà bene posto ne troverà. Enea avrà comunque la squadra di tecnici di Dovizioso e questa è una grande garanzia da parte di Gigi Dall’Igna, di cui mi fido”.

Anche il futuro Aprilia si sta delineando e gli ultimi indizi si stringono sul pilota che sostituirà nel luogo di collaudatore Bradley Smith.

Ha vinto un campionato con le moto elettriche” l’identikit fatto da Pernat e Paolo Scalera. Matteo Ferrari è il candidato e domani (lunedì 15 febbraio) sarà protagonista di una diretta sui nostri canali.

 

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