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Parcheggi moto e scooter a pagamento a Parigi

L'amministrazione della capitale francese è intenzionata a introdurre una tariffa anche per i parcheggi di moto e scooter.

Moto - News: Parcheggi moto e scooter a pagamento a Parigi

Tutto il mondo è paese, figuriamoci la politica. Anne Hidalgo, sindaco di Parigi, in campagna elettorale aveva consentito alle moto e agli scooter di parcheggiare liberamente.

Ora invece il capo dell'Amministrazione parigina è orientata verso una retromarcia, spingendo verso l'introduzione di una tariffazione per il pagamento dei parcheggi in determinate aree delle città.

Retromarcia

Parigi e la battaglia contro le moto continua. Anne Hidalgo, sindaco della capitale francese da 2014, aveva promesso una restrizione alla circolazione delle moto.

La prima volta, nel gennaio 2015, vuole vietare la circolazione alle moto precedenti al 2000, iniziativa che però non si concretizzata.

Come invece è successo con il secondo tentativo l'anno dopo: da luglio 2016 infatti non possono più entrare in città le moto immatricolare prima del 1999.

Ora, un'altra idea a pochi mesi dalla sua rielezione: porre fine ai parcheggi gratuiti per moto e scooter in alcune zone di Parigi.

Una politica sostenibile che però va all'opposta rispetto a quanto proponeva in campagna elettorale e che ora il suo team starebbe attuando.

Se Parigi si è già pronunciata contro il pagamento della sosta per le due ruote, i motociclisti temono che il provvedimento venga emulato anche nel resto del Pease, anche se le tariffe sarebbero contenute: un abbonamento annuale dall'importo di 1 euro al giorno.

Reazioni

In Francia mettersi contro il popolo non è consigliabile, conoscendo l'irascibilità dei cittadini.

Infatti non è mancata la risposta dei motociclisti arrabbiati, riuniti nella Fédération Française des Motards en Colère Paris Petite Couronne (FFMC PPC), che si lamentano anche di non essere stati informati dall'Amministrazione Hidalgo.

Il coordinatore del movimento, Jean-Marc Belotti, il 15 dicembre 2020 aveva consegnato a David Belliard (deputato ai trasporti presso la città di Parigi), le 20.400 firme raccolte tra gli utenti di Parigi contrari ai parcheggi a pagamento per le due ruote a motore, una petizione che ha fatto seguito a una settimana ininterrotta di mobilitazione per le strade della capitale.

Per sabato 6 febbraio 2021 è in programma una protesta per fermare la svolta del sindaco.

Secondo la FFMC PPC, la motivazione ecologista del sindaco Hidalgo è solo di facciata, perché la vera intenzione è quella di sistemare le casse parigine, appesantite da un debito di oltre 7 miliardi di euro.

Per questo sembra anche che un'altra iniziativa sia quella di aumentare la tassa di proprietà che a Parigi è molto bassa.

Con David Belliard “abbiamo discusso del progetto di parcheggio a pagamento, ma anche di quello delle ZFE (Low Emission Zones) che vietano la circolazione dei veicoli più vecchi del 1999 - ha detto Belotti - Abbiamo espresso il nostro rifiuto di pagare la sosta e spiegato al Sig. Belliard le argomentazioni che conosce sui vantaggi delle due ruote in termini di mobilità e l'interessante soluzione che il nostro mezzo di trasporto preferito offre sia nelle aree urbane che in quelle rurali. Spero che il signor Belliard ci abbia ascoltato con attenzione.

Molti motociclisti che circolano e parcheggiano a Parigi non abitano in città a causa degli affitti indecenti, ma contribuiscono a far vivere la capitale spendendoci gran parte del tempo tra lavoro e tempo libero, sostenendo così anche i commercianti.
A tal proposito, vi ricordiamo che l'associazione dei commercianti di Parigi ci sostiene e si unisce a noi nella lotta alla sosta a pagamento”.

Altre città

Parigi non è un caso isolato, perché i parcheggi a pagamento per le moto e gli scooter esistono già in due comuni.

L'Amministrazione di Vincennes nel 2018 ha deciso di far pagare i parcheggi alle due ruote a motore dall'1 aprile (e non è uno scherzo) e anche a Charenton-le-Pont, un'altra città della Val-de-Marne, hanno preso la stessa decisione.

In città sono stati realizzati più di 150 parcheggi riservati alle moto e agli scooter, per un totale di oltre 780 posti.

Il prezzo del parcheggio rimane comunque inferiore a quello delle auto: 1,50 euro per due ore contro i 4,40 euro per le auto, inoltre è possibile parcheggiare fino a 3 veicoli a due ruote su un posto auto, mentre ai residenti è offerta una tariffa preferenziale di 70 centesimi al giorno.

La gestione poi si affida alla tecnologia: ogni veicolo viene registrato dai parchimetri e quindi non è più necessario mostrare il biglietto sul parabrezza e la verifica dei numeri che hanno pagato è centralizzata.

Per il sindaco di Vincennes, Charlotte Libert-Albanel, questo provvedimento non è un contro le due ruote, ma una scelta logica per far contribuire tutti gli utenti alla creazione e alla manutenzione dei luoghi loro assegnati e soprattutto per combattere il mal costume del parcheggio sui marciapiedi, ostacolando i pedoni e in particolare le persone a mobilità ridotta,

Ferocemente contraria a questa misura la Federazione francese dei motociclisti arrabbiati, che ha sempre presentato le due ruote come soluzione per alleviare la congestione nelle città e quindi una pratica da incoraggiare.

La sezione parigina della FFMC ha così compiuto dall'inizio dell'anno diverse azioni per denunciare questo "racket" a carico di motociclisti e scooteristi, spiegando che le argomentazioni dei comuni non si basano su nulla, perché la creazione di parcheggi è stata finanziata dalle tasse.

Esportazione

L'idea dei parcheggi a pagamento potrebbe anche fare il salto de La Manica arrivando anche in Inghilterra.

A Londra per esempio è già attivo uno dei 32 distretti per far pagare i parcheggi anche ai motociclisti, al costo di 1 pound per l'intera giornata.

Tuttavia, questa tariffa non sarebbe un fastidioso spreco di denaro, perché andrebbe a finanziare l'impegno della capitale inglese per cercare di combattere la criminalità, i furti di moto e altri comportamento antisociali.

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