All'inizio era la mastodontica Honda Gold Wing e le carenatissime Harley-Davidson, che vuoi per il peso vuoi per manubri improbabili, la manovrabilità non era il loro secondo nome e così erano dotate di un comodo comando per la retromarcia. Ora però grazie a Michelin questo sistema di assistenza alla guida potrebbe arrivare anche su tutte le moto, aiutando i motociclisti di bassa statura o meno abili nelle manovre da fermo.
Moto come auto
Qualche giorno fa avevamo filosofeggiato sulla trasformazione delle moto in auto, con l'introduzione di ulteriori due ruote, una al fianco di quelle già presenti.
Già i sistemi di assistenza alla guida ormai sono una dotazione tecnologica inclusa di serie, come il cruise control e l'ABS, pure negli scooter.
Ultimamente abbiamo visto l'arrivo dei radar che invia segnali alla centralina per gestire il comportamento della moto e altre case stanno sviluppando sistemi di sicurezza addirittura predittivi e precognitivi, come se si volesse togliere al pilota la facoltà di comandare la moto.
Michelin non si è sottratta alla sfida ed è entrata nel settore con la sua innovazione: la retromarcia.
Una soluzione che potrebbe far piacere a quei motociclisti che desiderano un certo tipo di moto ma che non riuscirebbero a toccare terra per colpa di Madre Natura.
Il produttore di pneumatici per auto e moto Michelin ha brevettato un dispositivo che potrebbe eliminare tutte le difficoltà legate al possesso di grandi moto, o alla mancanza di capacità.
Come funziona
La retromarcia ideata da Michelin è un gadget alimentato dalla propria batteria agli ioni di litio e presenta un paio di piccoli rulli montati in un involucro.
È fissata alla ruota posteriore da una staffa, proprio come il portatarga di una moto moderna mentre i rulli sono azionati da piccoli motori elettrici, che spostandosi fanno ruotare la ruota in entrambe le direzioni.
I motori nel dispositivo siano da 3,6 V, il che li rende abbastanza grandi da esercitare tra due e quattro Nm di forza sulla ruota posteriore e sufficiente per consentire al sistema di spostare anche le motociclette più pesanti a una velocità molto bassa.
Non è del tutto chiaro come il sistema si stacchi dal pneumatico in condizioni normali di guida, o se nel cambio è presente un solenoide che consente ai rulli di girare liberamente.
Aspettiamo ulteriori sviluppi e vedremo come si aziona il comando, perché questo dettaglio non è stato trattato nel brevetto.
Nel frattempo, qualche motociclista con l'incubo di manovrare la moto nel parcheggio, sta già sognando.