Per la prima volta la Honda ha parlato del ‘caso Marquez’. Lo ha fatto ovviamente in Giappone, in occasione di un incontro con la stampa locale.
Comunque fra meno di un mese e mezzo la MotoGP ripartirà dai test di Sepang e non è chiaro, ovviamente, se Magic Marc sarà della partita.
Operato per la terza volta il 3 dicembre presso l'Ospedale Internazionale Ruber di Madrid per la frattura dell'omero avvenuta negli ultimi giri del GP di Spagna 2020 la presenza di Marc in Malesia è una completa incognita.
"In questo momento, tutto è in discussione. Stiamo tenendo d'occhio le sue condizioni e stiamo lavorando sodo per fargli avere la migliore moto possibile per i primi test pre-campionato di Sepang. Dobbiamo fare tutto il possibile per aiutarlo", riporta ‘AS’ essere stata stata la risposta di Tetsuhiro Kuwata sulla condizione fisica dell'otto volte campione in una conferenza stampa organizzata dalla HRC lunedì in Giappone.
Com’è noto Samuel Antuña, Ignacio Roger de Oña, Juan de Miguel, Aitor Ibarzabal e Andrea García Villanueva, il team di medici che lo ha operato a Madrid ha rilevato, dopo il terzo intervento, una precedente infezione nella lesione che sta costringendo lo spagnolo a sottoporsi a un trattamento antibiotico specifico che, se non avrà l’ effetto desiderato, potrebbe ritardare notevolmente il suo ritorno.
"Il 2020 è stato un vero disastro - ha ammesso per la prima volta Takehiro Koyasu, direttore dello sviluppo della HRC - Il motivo principale è stato che abbiamo faticato a far funzionare il nuovo pneumatico Michelin fin dai primi test invernali, ma con la situazione creata dalla pandemia di coronavirus, è stato impossibile portare avanti il nostro programma di test. Inoltre, siamo rimasti senza il miglior pilota in grado, il che ha determinato il risultato di quest'anno”.
La Honda attualmente è al lavoro per migliorare l'elettronica e aumentare la potenza del motore attraverso l'aspirazione e lo scarico per guadagnare la velocità massima e migliorare l'integrazione del telaio della RC213-V con la gomma posteriore Michelin che ha creato problemi a quasi tutti i team.
“Marc Marquez è un pilota eccezionale - ha proseguito il tecnico - ma la Honda ha il dovere di impegnarsi, sia con la squadra ufficiale che con il satellite, a lavorare sodo per sviluppare una moto che possa riconquistare la 'Triple Crown’. Abbiamo tenuto conto delle indicazioni di Takaaki Nakagami. E' un dato di fatto che la Takaaki è cresciuto molto nel 2020, anche se certamente il progresso delle sue prestazioni è dovuto anche al miglioramento che abbiamo apportato alla sua moto a metà stagione. In ogni caso, Taka ci ha dato un feedback importante e significativo, con indicazioni molto vicine a quelle di Marc Marquez. Sappiamo anche che Nakagami ha imparato molto dall'errore commesso da MotorLand Aragón”.