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Mercato moto: a dicembre +8,4%, il 2020 chiude a – 5,5%. Benelli TRK502 regina

Il presidente dell’associazione Magri: “Anno difficile, ma contraddistinto da interesse per le due ruote”.  Nel 2020 Benelli spodesta la regina "GS" e si rivede una moto italiana in testa alla classifica... dai tempi in cui non c'era internet!

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Se per le auto il bilancio del 2020 si chiude con un rosso preoccupante e con prospettive per il 2021 altrettanto pesanti (ne abbiamo parlato qui),  per le moto il discorso è tutto diverso. Il segno resta negativo, ma alla luce di ciò che è accaduto nel 2020, un -5,5% è tutt'altro che un cattivo risultato. Senza sostanzialmente nessun aiuto sotto forma di incentivo statale, il mercato ha reagito ed anche il mese di dicembre è stato positivo rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Un + 8,4% che in barba a zone rosse e limitazioni tutt'ora in essere fa ben sperare per il 2021.

Quanto invece alla classifica delle più vendute, la Benelli TRK 502 chiude l'anno con la vittoria tra le moto, con 3.569 esemplari immatricolati, contro i 3.188 della regina storica degli ultimi dieci anni almento, la BMR R 1250 GS, mentre il gradino basso del podio è per la Honda Africa Twin con 2.926 esemplari. Più lontane la Tracer 900 di Yamaha, che si ferma a meno di 2.400, mentre quinta è la versione ADVENTURE della R 1250 GS. Tornando indietro nel tempo si va ad un'altra epoca per ritrovare una regina italiana, perchè prima del "regno GS" si erano viste le naked giapponesi, come Honda Hornet e Kawasaki "Z", ma di moto italiane così vendute non ce ne ricordiamo almeno fino agli anni '90. 

Passando alla classifica assoluta, si conferma il successo degli scooter della famiglia SH di Honda, con il 150 capace di passare la soglia dei 10 mila esemplari (10.204 per la precisione) il fratello SH 125 a 8.732 ed il 300 (ora 350 nel 2021) al quarto posto con 6.700 circa. Tra loro si inserisce un italiano al gradino basso del podio, il Piaggio Beverly 300, con 7.743 esemplari. Da segnalare tra gli sportivi il primo posto di segmento per il Tmax di casa Yamaha, con 4.744 esemplari, contro i "soli" 2.792 dell'Honda XADV 750, che in passato era stato davanti al re degli scooter sportivi degli ultimi 20 anni. Si affacciano alla zona alta della classifica anche gli scooter elettrici, per ora soprattutto grazie alle flotte dello sharing, come per il Sulence S02, capace di piazzare ben 2.760 immatricolazioni, che gli valgono un 19° posto assoluto

Un altro segno positivo che porta a chiudere il mercato 2020 in controtendenza rispetto ad altri settori e alle previsioni poco incoraggianti fatte durante la prima ondata di contagi da coronavirus”. È quanto ha dichiarato oggi il presidente di ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori) Paolo Magri, commentando le immatricolazioni di moto, scooter e ciclomotori di dicembre, che fanno segnare un + 8,42% sullo stesso mese del 2019.

Nella nota diffusa nel pomeriggio di oggi da ANCMA, Magri ha sottolineato che, “sebbene permangano molte incognite sul 2021, in un anno molto difficile come quello appena trascorso, il mercato delle due ruote ha subito meno di altri le conseguenze della pandemia, che è stata in parte causa dell’interesse che gli italiani hanno riservato alle due ruote. Una tendenza positiva che abbiamo riscontrato in modo universale, sia quindi per quanto riguarda i segmenti più strettamente legati alla mobilità individuale urbana, come ciclomotori e scooter, che quelli tradizionalmente riconducibili alla passione e agli spostamenti di più ampio raggio come le moto”.  

IL MERCATO DI DICEMBRE – Entrando nel vivo dei dati, nel mese di dicembre i veicoli immatricolati (scooter e moto) fanno segnare una crescita del 23,98% rispetto allo stesso periodo del 2019, pari a 7.630 mezzi venduti. Ancora una volta sono le moto ad animare il mercato, grazie ad un incremento del 46,03% corrispondente a 4.029 veicoli immatricolati. Resta positivo anche l’andamento degli scooter, che targano 3.601 mezzi pari ad una crescita del 6,07%. L’esaurimento degli incentivi destinati ai veicoli elettrici provoca una brusca frenata d’arresto dei ciclomotori, settore nel quale l’incidenza di motorizzazioni a emissione zero è ormai superiore al 20% del venduto: nel mese di dicembre i ciclomotori subiscono una flessione del 33,66% e registrano 1.510 unità. Complessivamente, nell’ultimo mese dell’anno, il mercato delle due ruote (immatricolato + ciclomotori) totalizza 9.140 veicoli e cresce del 8,42%.

IL 2020L’anno chiude, come anticipato, con un significativo recupero dei volumi persi a causa della pandemia. L’immatricolato immette sul mercato 218.626 veicoli, pari ad un calo del 5,76%.  Il settore delle moto è quello che meglio riesce a erodere il gap rispetto allo scorso anno, chiudendo con un - 4,86% e immatricolando 94.108 mezzi, mentre gli scooter congelano la flessione a - 6,43%, con 124.518 veicoli immatricolati. L’esaurimento delle risorse destinate agli incentivi elettrici impedisce ai ciclomotori di chiudere l’anno in positivo: nel 2020 il mercato dei “cinquantini” si ferma a - 3,02% e totalizza 19.746 veicoli. Nel complesso il 2020 si chiude immettendo sul mercato 238.372 veicoli a due ruote, pari ad una flessione del 5,54%.

MERCATO ELETTRICO – Malgrado l’esaurimento anticipato degli incentivi, che provoca una flessione del 41,93% del mercato elettrico (nel mese di dicembre soli 777 veicoli venduti), l’anno registra 10.753 mezzi a emissioni zero immessi sul mercato, corrispondenti ad un significativo incremento del 84,54% rispetto al 2019. Il rinnovo degli incentivi approvato in Legge di bilancio lascia prevedere un’ulteriore espansione di questo settore nel 2021.

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