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Video prova Triumph Trident 660: come va la nuova ed inedita entry level premium

Siamo volati a Tenerife per provare la Trident, eccone foto, dettagli e le nostre impressioni a caldo

Video prova Triumph Trident 660: come va la nuova ed inedita entry level premium
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Pochi giorni fa l'abbiamo scoperta dal vivo, ma in modo statico (qui articolo, foto e video), ora siamo saliti in sella alla new entry di Casa Triumph

Triumph torna a farsi sentire con una new entry nella gamma, che punta a conquistare nuove generazioni di motociclisti che ora sono maggiormente rivolti verso altri marchi. Il suo nome rievoca due precedenti modelli, il primo si era visto negli anni tra il 1968 ed il 1975, la seconda Trident dal 1990 con le cilindrate 750 e 900, leggermente superiore a questa terza generazione, che rappresenta un nuovo importantissimo progetto per Triumph. È infatti un modello inedito nella sua gamma, progettato e sviluppato nell’arco di 4 anni.

Il suo “british” design moderno e contemporaneo è stato interamente curato dal designer italiano Rodolfo Frascoli ed ha poco o nulla a che vedere con l’estetica delle sue progenitrici con questo nome storico. La casa motociclistica inglese di Hinckley crede fortemente in questa sua nuova creatura, fatta di leggerezza e giusta potenza. È una ricetta tanto semplice quanto buona, che è stata improntata proprio su questo, piuttosto che su una cavalleria stratosferica. Triumph Trident 660 è l’entrata in scenda di una bella urban Roadster stradale a tre cilindri, che mancava per questo Brand e che non ha proprio nulla da invidiare alle sue concorrenti di categoria, fascia, prezzo e cilindrata superiori e vuole avvicinare un pubblico di tutte le età e tipologie, prevedendo già sin d’ora un grande entusiasmo da parte dei giovani, in quanto è senz’altro in grado di emozionare qualsiasi pilota salga in sella.

CICLISTICA COMPLETAMENTE NUOVA E MANEGGEVOLE

Infatti, sulla nuova e compatta Trident 660 troviamo un telaio completamente nuovo in tubi d’acciaio, con un peso in ordine di marcia di 189 kg, il giusto connubio tra maneggevolezza, agilità e gratificazione. Il telaio, come pure la posizione di guida, sono stati studiati per mettere il pilota a proprio agio, in quanto si presenta particolarmente comoda per quanto riguarda la larghezza ridotta e l’altezza della sella, che è di soli 805 mm da terra, il che consente un comodo appoggio dei piedi da fermi, ciò facilita la guida anche a piloti con una statura medio/bassa.

Da sottolineare anche il suo ridotto interasse di 1,401 mm. La forcella anteriore Showa completa la qualità premium di questa Roadster 660, si presenta a steli rovesciati da 41 mm con funzioni separate (SFF) ed offre un’escursione della ruota anteriore di 120 mm; mentre al posteriore troviamo un monoammortizzatore sempre firmato Showa RSU, regolabile nel precarico. L'impianto frenante all'avantreno completamente firmato Nissin e vede una coppia di dischi da 310 mm. Per il posteriore invece troviamo un monodisco, sempre Nissin, da 255 mm, il tutto completato da un sistema ABS per fornire maggiore sicurezza.

IL MOTORE DI QUESTA PICCOLA, MA MUSCOLOSA, ROADSTER

La nuova motorizzazione della Trident 660 andrà quasi certamente ad equipaggiare una gamma di moto stradali firmate Triumph, che si sposta verso il basso per conquistare nuovi clienti, senza però rinunciare a nulla in termini di qualità percepita ed esperienza di guida. La Trident 660 ha un peso di soli 189 kg, mentre il suo tre cilindri da 660 cc è capace di erogare 81 CV a 10.250 giri al minuto, mentre sui 64 Nm a 6.250 giri è possibile attestare la coppia, garantendo prontezza nella risposta e la vitalità necessari a qualsiasi regime.

L'impianto di scarico in acciaio inossidabile è dotato di un terminale 3 in 1 con silenziatore basso, assicurando un sound inconfondibile che solo il 3 cilindri sa trasmettere. L'elettronica comprende il comando del gas elettronico Ride-by-Wire, che aiuta a gestire un'accelerazione senza strappi a bassi regimi, ottimizzando al contempo anche i consumi di carburante e garantendo un funzionamento molto regolare del propulsore.

ELETTRONICA ALL’AVANGUARDIA

La nuova Trident é dotata di sistemi elettronici all'avanguardia. Parliamo ad esempio del comando del gas Ride-by-Wire o della strumentazione multifunzione con doppio display, uno TFT a colori, sviluppati proprio per garantire una guida sicura e divertente, ma allo stesso tempo supportare la performance di questa compatta creatura a due ruote. Triumph ha inoltre regalato a questa stradale due Riding Mode, in modo da massimizzare la guida in due differenti condizioni di utilizzo, Road o Rain.

Non si dovrà fare altro che scegliere il Riding Mode che si adatta al meglio all'esigenza di guida del momento e si otterrà la migliore combinazione di controllo del mezzo e di tutti i suoi altri parametri. Per l'utilizzo su strada asciutta è previsto il Riding Mode Road, che è quello più adatto alla guida quotidiana su un manto stradale non reso scivoloso dall’acqua, mentre con la pioggia e strada bagnata è previsto il Riding Mode Rain, che semplificherà la vita dei piloti durante l’utilizzo della moto in condizioni di tempo non proprio favorevoli.

È GIUNTO IL MOMENTO DI SALIRE A BORDO PER LE PRIME IMPRESSIONI

Il primo impatto è che ci pare essere proprio una moto snella e pulita nelle linee, con una grafica semplice ma allo stesso tempo anche accattivante. Appena saliti in sella, ciò che ci colpisce maggiormente prima di qualsiasi altra cosa, è il feeling immediato e semplice, che la Trident sa trasmettere. Il manubrio largo assicura un grande controllo, come anche un gran senso di sicurezza. L'anteriore invece ci dà delle buone sensazioni, è comunicativo e assicura al pilota un feeling "diretto e solido".

La sella bassa ed una perfetta triangolazione, assicurano ottime manovre anche da fermi, mettendo completamente a proprio agio qualsiasi centauro. Una volta saliti in sella, il busto rimane eretto e con le braccia ben distese sul manubrio, mentre il corpo si trova perfettamente “inglobato” nella moto, grazie anche alle pedane basse e ben centrate (non ci si trova troppo raccolti sulla moto). Molto semplici e funzionali sono i comandi al manubrio, che sono intuitivi e comodi nel loro utilizzo. Premiamo il tasto ''start'' e mettiamo finalmente in moto il 3 cilindri scatenando anche il bellissimo sound che produce la nostra roadster Trident 660. Dopo essere partiti, bastano pochi km per entrare in simbiosi ed in perfetta armonia con questa nuova creatura di casa Triumph.

Si riesce a sentire che questo propulsore è derivato da quello della sua parente Street Triple S. Se pur con tutte le (volute) differenze, hanno proprio lo stesso ed inconfondibile DNA. È praticamente impossibile non riconoscerlo, anche ad occhi chiusi non si può sbagliare. Questo 660 gira tondo, pieno e corposo, avendo una buona erogazione. Spinge ai bassi e con una buona progressione ai medi. Ciò significa che ci si può bellamente dimenticare del cambio a sei rapporti di questa nuova Trident. Si, proprio così, perché se ci si trova in un tornante e si sbaglia la marcia, lei è in grado di venire in nostro soccorso, digerendo l'errore da noi commesso. Tutto questo, grazie al suo 3 cilindri, che è in grado di portarci egregiamente fuori dal tornante. Non avete idea di quanto gusto sappia trasmettere e, soprattutto, come viaggia bene questa 660. 

A livello di guida è una moto ben bilanciata e si percepiscono pure poche vibrazioni. Bisogna anche dire che questa "bestiolina inglese" di nome Trident 660, è capace di far fare anche delle belle pieghe degne di nota. È un mezzo che potremmo definire “sano” e divertente; durante la nostra prova ci siamo gustati parecchio il lavoro efficiente delle sue sospensioni, che sono davvero in grado di digerire tutte le asperità della strada, senza mai impensierire il pilota alla guida, cosa che ci ha fatto gustare parecchio questo nostro giro di prova. Il posteriore si presenta molto comunicativo, anche durante i ripetuti cambi di direzione tra i vari tornanti che ci siamo trovati davanti durante il nostro test. L'inserimento in curva è rapido e la Trident ha una buona stabilità sul veloce. L'impianto frenante con le sue pinze a due pistoncini della Nissin è preciso e dà confidenza, pertanto a nostro parere merita la promozione.

Parlando invece di “difetti”, ma è abbastanza palese per il tipo di moto con cui abbiamo a che fare, manca ovviamente una protezione aerodinamica. Per il resto è dura trovarne e, per concludere, possiamo invece dire che la Trident 660 è sicuramente una moto comoda e che non fa stancare. Durante questa prova abbiamo macinato circa 200 km e possiamo confermare che a fine giro non ci siamo sentiti particolarmente affaticati o stanchi, malgrado l'andatura allegra ed è risultata una moto molto piacevole anche nella guida prolungata.

Si tratta di una moto sviluppata anche per chi non è "novello" nel mondo delle due ruote. È stata pensata, quindi, per un target abbastanza ampio di conducenti, visto che sa mettere a proprio agio davvero chiunque, ma soprattutto è una due ruote naked emozionante, divertente e passionale, che dopo aver provato abbiamo molto apprezzato.

VERSIONE, COLORI E ACCESSORI

Nessuna opzione (per ora) per la Triumph Trident 660, che è proposta in un’unica versione, mentre le varianti grafiche sono quattro. La prima è la colorazione nera Sapphire Black, seguita da quella bianca Cystal White, per poi passare ai bicolori Silver Ice & Diablo Red e all’opaco Matt Jet Black & Matt Silver Ice. Per i più esigenti, la varietà di accessori disponibili è particolarmente ricca e si parla di ben 45 optional dedicati, che si integrano perfettamente nel design della moto. Ad esempio troviamo le maniglie per il passeggero, le manopole riscaldabili, specchietti retrovisori in alluminio, bagagli vari per i diversi spostamenti.

GARANZIA E PREZZO

Triumph offre due anni di garanzia a chilometraggio illimitato estendibili fino a quattro anni con intervalli di manutenzione da ben 16.000 km. Il prezzo? Davvero invitante, 7.995 Euro per portarsi a casa questa nuova ed inedita inglesina dall’accattivante stile italiano.

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