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Kawasaki anticipa il futuro con l'ibrido e l’intelligenza artificiale

La casa di Akashi presenta, tramite due video teaser, le nuove tecnologie che andranno ad arrichire la Kawasaki 'Rideology'

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Kawasaki pochi giorni fa ha presentato la rinnovata Ninja 'mille' 2021, sia in versione R che RR. Prima in pista nel corso dei test SBK, poi virtualmente con una più canonica presentazione stampa. La notizia ha fatto molto clamore perché, la rinnovata supersportiva rappresenta l’arma, a lungo richiesta da Jonhathan Rea, con la quale il prossimo anno il ‘cannnibale’ cercherà di difendere il titolo. Nonostante il clamore, la nuova moto è un’evoluzione del precedente modello, senza rappresentare un taglio netto con il passato. Il passo in avanti tecnologico è stato annunciato, negli stessi giorni della presentazione della supersportiva, anche se il messaggio è passato un po’ in sordina. Dal video di apertura, rilasciato direttamente dai canali ufficiali della casa di Akashi, si apprende che i tecnici giapponesi stanno lavorando allo sviluppo di un sistema ibrido da implementare sulle proprie motociclette. La soluzione viene proposta come un altro esempio della Kawasaki ‘Rideology’. Nel video sono esplicitamente illustrate le tre logiche di funzionamento, attuabili grazie al collegamento in parallelo tra motore termico ed elettrico. In autostrada la potenza sarà esclusivamente fornita dal motore termico. In città, dove si sfruttano i maggiori vantaggi della propulsione elettrica, il motore termico risulterà totalmente spento. La soluzione ibrida risulta invece la più indicata per una guida dinamica dove si desidera ottenere il massimo delle prestazioni dal sistema. Le tre modalità, oltre ad essere selezionate autonomamente, possono essere gestite manualmente dal pilota. Probabilmente ci sarà una integrazione con l’app Rideology per variare e configurare diversi parametri e settaggi secondo le diverse esigenze.

L’app Ridelogy è richiamata nel secondo video presentato da Kawasaki in cui spiega l’integrazione della stessa con l’intelligenza artificiale. Una volta che i test interni, attualmente condotti solo in Giappone saranno conclusi, ed il prodotto sarà pronto per essere consegnato al pubblico, sarà presentata una nuova soluzione che permetterà una comunicazione verbale bidirezionale tra pilota e macchina. Una sorta di Google Assistent o Siri di Apple mutuato dal mondo auto. Il motociclista potrà domandare direttamente alla moto che sarà in grado di rispondere fornendo utili informazioni. Sia quelle strettamente connesse alla guida, come l’autonomia residua, sia quelle ottenute con la connessione al web come il meteo della località che si vuole raggiungere.  L’altra soluzione presentata nel video è quella di poter consultare, comodamente da casa, tutti i dati registrati durante una sessione di guida attraverso una animazione 3D. Si tratta quindi di una acquisizione dati (come velocità, giri motore, marcia inserita), che essendo consultabile a valle della sessione di guida, permette di comparare i valori salvati per vedere dove migliorare la propria guida o come mero elemento informativo. Come da conclusione del video d'apertura, "to be continued...", non ci resta che attendere la concretizzazione di queste tecnologie, ormai sdoganata per le vetture, sulle due ruote.

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