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SBK, CIV SS600, Ottaviani: "Sono contento a metà della mia stagione"

"Purtroppo abbiamo trovato la quadra solamente dalla tappa di Imola. Con le due vittorie ci siamo tolti alcuni sassolini dalle scarpe, RM Racing ha fatto un lavoro fantastico, nel 2021 saremo della partita"

SBK: CIV SS600, Ottaviani: "Sono contento a metà della mia stagione"

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Ha dovuto impiegare ben 48 gare prima di salire sul gradino più alto del podio e, nell'arco di poche settimane, ha concesso addirittura il bis. Può essere riassunta così la pazza stagione di Luca Ottaviani, assoluto protagonista e al contempo grande rivelazione del CIV SuperSport 600. Dopo un periodo particolarmente altalenante, il 27enne ha deciso di ripartire da zero sposando la causa del Team RM Racing. Una scelta ponderata, ma rivelatasi azzeccata, che gli ha permesso di concludere in quarta posizione in virtù delle doti velocistiche espresse nella seconda metà del 2020. Nonostante le ostilità in pista siano terminate da circa un mesetto, l'originario di Urbino sta sfruttando la zona arancione delle sue Marche per continuare ad allenarsi in vista del 2021 (fin troppo verrebbe da dire..).

“In questi giorni mi sto allenando con Filippo Fuligni sia sulla pista di Viterbo che di Latina. Purtroppo, venerdì pomeriggio, nell’ultimo turno a nostra disposizione, sono rimasto vittima di un brutto highside. Ho del dolore alla spalla, niente di particolare, prossimamente farò alcune sedute di fisioterapia”.

Piccolo infortunio a parte, Luca Ottaviani ha impressionato gli addetti ai lavori per le prestazioni messe in mostra specialmente tra Imola e Vallelunga. Bollato troppo frettolosamente come pilota "da qualifica" e poco costante nelle gare, quest'anno tale tendenza si è invertita. Con due vittorie e un secondo posto all'attivo, il 27enne ha completato la miglior stagione in carriera nel contesto della SS600 tricolore, senza nascondere un pizzico di amarezza per i punti persi al Mugello e a Misano.

Sono contento a metà, sfortunatamente abbiamo trovato la quadra solamente a partire dalla tappa di Imola - ha spiegato Ottaviani - i pochi appuntamenti a nostra disposizione non ci hanno aiutato, ma, considerato che si trattava dell'esordio con moto e squadra, sono abbastanza soddisfatto. Abbiamo lavorato sodo e ci siamo tolti alcuni sassolini dalle scarpe.

Reduce da un 2019 passato tra i ranghi di SGM Tecnic Marinelli Team, Ottaviani ha optato per cambiare totalmente aria. Malgrado le precedenti avventure in sella alla Yamaha YZF-R6, non si è tirato indietro nell'assaggiare il potenziale della Kawasaki ZX-6RR. Una presa di contatto non proprio tranquilla, condizionata da fattori logistici e di natura tecnica.

“I risultati ottenuti hanno ripagato le scelte fatte un anno fa - ha detto il 27enne - la ZX-6RR non è la moto più moderna del lotto, tuttavia siamo stati competitivi in piste come Imola e Vallelunga. Rispetto alla R6 ha molto grip al posteriore, ma è più difficile da guidare. A causa del lockdown siamo arrivati al Mugello con zero test a carico, in più hanno introdotto le gomme slick, non è stato un debutto semplice”.

La prima volta non si scorda mai, come si suol dire. Eppure Ottaviani, dal canto della sua esperienza, non si è fatto travolgere dalle emozioni. A dispetto delle sue parole, siamo certi che non dimenticherà in poco tempo la stupenda giornata in cui si è reso il personaggio di spicco in Gara 1 all'Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, massimizzando gli errori degli avversari.

Conquistare quel successo è stato fantastico - ha proseguito - ma ci ho pensato relativamente dato che avevamo un’altra gara da disputare. Mi dispiace per non essermi ripetuto la domenica, ci siamo imbattuti in uno pneumatico difettoso che mi ha impedito di girare sugli stessi tempi del sabato”.

L'affermazione in terra romagnola ha evidentemente sbloccato qualcosa nella testa di Luca Ottaviani che, a distanza di tre settimane, si è ripetuto al Piero Taruffi di Vallelunga. Un tracciato a lui amico che si adatta particolarmente alle sue caratteristiche, già detentore del record sul giro secco. Sarebbe diventato un week-end assolutamente da incorniciare se non fosse stato per la penalizzazione al termine di Gara 1 per eccesso di track limits. A dispetto della reprimenda, in Gara 2 si è preso la rivincita con gli interessi.

Inizialmente la sanzione non è stata facile da digerire, avevo studiato il sorpasso su Davide Stirpe nei minimi dettagli - ha ammesso - al termine della corsa, mi sono sentito con Simone Folgori il quale mi ha fatto notare di essere passato per quattro volte sul verde. Ho capito l’errore senza lamentarmi dato che mi ritengo un pilota corretto, le regole sono regole e vanno rispettate. Invece l’ultima gara è stata veramente tirata. Ho girato sistematicamente sul ’39, volevo riprendermi quanto sfumato il giorno prima”.

Oltre alle indiscusse qualità del 27enne, nelle sue prestazioni ha influito l'ottimo lavoro del Team RM Racing. La formazione capitanata da Roberto Marcolongo è da anni presenza fissa nel CIV e con Ottaviani si è immediamente instaurato un eccellente rapporto di fiducia, che ha consentito ad entrambi le parti di riscattarsi

Con la squadra ho avviato un bellissimo rapporto, hanno consapevolezza dei loro mezzi e ho trovato un ambiente familiare. Mi hanno supportato fin dalle prime uscite. Nonostante le problematiche di inizio anno, siamo riusciti ad essere performanti attraverso il duro lavoro”.

In attesa dell'ufficialità, Luca Ottaviani ha anticipato che molto probabilmente rimarrà a difendere i colori della compagine padovana anche nel 2021. Con una stagione in più sulle spalle e il ritorno ai canonici sei appuntamenti, questo binomio potrà certamente rientrare nella corsa al titolo, magari prendendo parte alle tappe italiane del Mondiale in qualità di wild card.

Nel caso un cui dovessi correre nel Campionato Italiano, resterò quasi sicuramente con RM Racing. Con un anno di esperienza, sono convinto che lotteremo costantemente per le posizioni di vertice. Spero anche di rivedere un po' di pubblico sugli spalti. Non mi dispiacerebbe approdare nel Mondiale di categoria, la porta è sempre aperta”, ha concluso.

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