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MotoGP, Mir: "A Portimao fatico a tenere la ruota anteriore della Suzuki a terra"

"La nostra moto è molto forte ma dobbiamo lavorare su alcuni aspetti. La Ducati di Rabat guadagna in rettilineo dalla mia Suzuki. Portimao è una pista incredibile, voglio vincere il titolo Costruttori"

MotoGP: Mir:

Dopo aver ottenuto e festeggiato il titolo mondiale a Valencia solo 5 giorni fa, Joan Mir e la Suzuki sembrano aver già messo da parte la gioia del primo successo iridato nella classifica piloti da 20 anni a questa parte per concentrarsi sull’ultimo GP dell’anno di scena sulla pista portoghese di Portimao. Joan, oggi, ha chiuso il suo venerdì in 6° posizione a 3 decimi dalla Ducati di Zarco, il miglior pilota di giornata. 

“In questi giorni ho ricevuto tantissimi messaggi di complimenti e tutto questo affetto mi ha fatto davvero piacere. Ora, però c’è una gara da correre e bisogna dimenticare tutto quello che è successo perché in MotoGP se non si è al 100% si va lenti. L’unica differenza rispetto allo scorso weekend è che ho una pressione diversa, sono più libero e mi sto concentrando solo sulla guida. Ora il mio obiettivo ora è dare alla Suzuki il titolo costruttori e per farlo dovrò correre un gran weekend”. 

Suzuki è in lotta per il titolo Costruttori e dopo aver vinto il titolo piloti e quello dei team può ottenere la Tripla Corona. Ducati è a pari punti con la Casa di Hamamatsu ma, ad ogni modo, la GSX-RR è sembrata quest’anno la moto di riferimento. Cos’altro si può migliorare?

“Di certo sarebbe importante avere più potenza, Rabat mi dice sempre che recupera del terreno in rettilineo. La nostra moto è molto buona ma bisogna lavorare anche sul telaio per avere più aderenza”. 

La MotoGP è tornata in Portogallo, sul tracciato di Portimao. Che sensazioni ti ha dato questa pista? 

“E’ davvero incredibile, oggi mi sono davvero divertito e in delle circostanze ho anche tirato fuori il piede dalla pedana per bilanciare con il peso. Abbiamo lavorato molto sull’elettronica perché c’è del lavoro da fare sotto questo punto di vista. Qui è molto importante riuscire ad avere l’anteriore sempre a terra, stiamo provando a migliorare”. 

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