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MotoGP, Rossi: "Oggi è stato Morbidelli a fare la differenza, non la M1 2019"

"Avrei voluto Dovizioso come tester, Lorenzo non lo hanno fatto provare. Crutchlow? serve un programma serio. Mir non ha sbagliato niente. Hamilton ha pareggiato i miei titoli in MotoGP"

MotoGP: Rossi: "Oggi è stato Morbidelli a fare la differenza, non la M1 2019"

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L’importante è finire, cantava Mina. Oggi invece lo ha detto Valentino, che aveva un disperato bisogno di vedere la bandiera a scacchi. Poco male se ci è passato per 11°, per Rossi tornare a concludere un GP era la cosa più importante, anche se la gara ha messo in mostra problemi ben conosciuti.

Sono in una situazione particolare, quando devi tornare competitivo a questi livelli devi farlo passo dopo passo, l’ho imparato durante la mia carriera - spiega il Dottore - Non finivo una gara dal primo Gran Premio di Misano fra cadute, rotture e Covid, quindi avevo bisogno di arrivare in fonfo a questa. Inoltre Valencia per me è la peggiore pista di tutta la stagione e sapevo che non sarebbe stato facile. Ho faticato per tutto il fine settimana con il grip, ho provato molte cose diverse ma non sono riuscito ad avare la velocità per lottare con i migliori”.

Qualche nota positiva?

Sono stato costante fino alla fine e mi sono sentito bene fisicamente. Alla fine ho raggiunto Bagnaia e Vinales, ma all’ultimo giro e non ho potuto attaccarli. C’è stato qualcosa di positivo, la prossima settimana avremo un’altra gara a Portimao, una pista che mi piace molto, e tutto dipenderà da come funzioneranno la moto e le gomme. Spero che potremo essere più forti lì”.

Morbidelli ha vinto, sembra una situazione simile a quanto successo in passato con Zarco, quando la vecchia moto sembrava più veloce della nuova.

Nel 2017 le cose erano un po’ diverse perché la M1 di quell’anno era molto diversa, difficile da guidare. A volte era fantastica ma in altre piste era l’opposto, inoltre era inguidabile sull’acqua. Questa volta la differenza tra le moto 2019 e 2020 non è molto grande. Franco ha fatto una stagione incredibile e al momento penso sia il pilota più veloce in MotoGP, quello più in forma, ed è quello che ha fatto la differenza. È riuscito a reagire al colpo datogli di Quartararo lo scorso anno diventando più forte e credi sarà un problema per tutti il prossimo anno”.

Considerato che ogni anno ci sono problemi nello sviluppo, cosa ne pensi dell’arrivo di Cal Crutchlow come collaudatore?

C’è un problema di base, quello che tutti gli altri costruttori avevano un test team molto attivo che girava in Europa, mentre noi no. Avevamo solo un test team in Giappone che girava in delle piste, e io ci sono stato, che non c’entrano niente con quelle in cui corriamo. Bisogna girare sulle nostre piste con le nostre gomme”.

Per questo motivo è arrivato Lorenzo.

Sì, ma ha fatto una giornata in Malesia e, dopo lo stop del Covid, un’altra a Portimao dopo 8 mesi. Praticamente non ha proprio lavorato. Per prima cosa, il prossimo anno la Yamaha dovrà avere un test team serio in Europa. Mi sarebbe piaciuto che il collaudatore fosse Dovizioso perché è un pilota molto veloce, sensibile e con una grande esperienza, ma anche Cal è un pilota che può portare al limite la moto, se avrà le giuste motivazioni. Più che il tester, serve un programma serio”.

Il problema di mancanza di grip al posteriore può essere dovuto alla nuova gomma?

Abbiamo iniziati ad averli con le Michelin. La nostra moto lavorava molto bene con le Bridgestone, fino al 2015 era al top, probabilmente la migliore, si potevano vincere i Mondiali. È come se non avessimo capito bene come sfruttare le Michelin. Sulla carta questa nuova gomma 2020 doveva essere per la Yamaha, ma a me è sembrata molto simile alla 2019. Invece è diventata la gomma della Suzuki, sembrano che loro abbiano capito qualcosa più di noi”.

Cosa ne pensi della vittoria in campionato di Mir?

Gli ho già fatto i miei complimenti perché primo di tutti perché vincere in MotoGP al secondo anno non è cosa da tutti, in pochi ci sono riusciti. È molto giovane ma non fa errori, ha preso sempre le decisioni giuste nei momenti cruciali ed è veloce. Penso che si sia meritato molto questo campionato insieme a Suzuki, hanno fatto un lavoro incredibile e la loro moto va molto bene.

Anche Hamilton ha vinto il Mondiale in F1.

Posso solo fargli dei grandi complimenti, è il suo 7° titolo come me in MotoGP, ma mi frega per vittorie perché è a 94 contro le mie 89. Però io posso giocarmi quelle in 250 e 125 e anche gli altri due Mondiali (ride)”.

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