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MotoGP, Morbidelli: "Dovizioso tester Yamaha? Col Covid sarebbe a mezzo servizio"

"Sarebbe stato di grande aiuto in una situazione normale, ma quest'anno col Covid-19 i tester hanno girato poco. Sono dispiaciuto per Iannone, non posso che mandargli un in bocca al lupo per la sua lotta"

MotoGP: Morbidelli:

La matematica non è di certo un’opinione ed avere un distacco di 45 punti da Mir quando ce ne sono ancora 50 a disposizione tiene ancora in gioco Franco Morbidelli nell’ormai ristretto novero di piloti ancora in corsa per conquistare il titolo iridato. 

Solo che per quanto la matematica stia lasciando una porta aperta, è chiaro che la vera lotta a questo punto riguarda gli altri due gradini del podio, con un Mir al quale basta conquistare 14 punti in due GP per prendersi la corona di campione. Morbidelli ci proverà fino alla fine, soprattutto per arrivare al 2021 magari nella posizione di pilota Yamaha meglio classificato al termine della stagione precedente, un risultato che forse aumenterebbe le sue chance di salire su una moto aggiornata allo stesso modo di quelle ufficiali. 

"Affronterò questo fine settimana dando il 100% come sempre - ha esordito Morbidelli - sono stato sfortunato domenica, ma proverò a spremere il massimo il mio pacchetto dando tutto quello che ho. Voglio divertirmi in queste ultime due gare e finire bene questo mondiale". 

Correre di nuovo a Valencia ed in condizioni che dovrebbero essere diverse cambierà parecchio i valori in campo?

"Penso che andrà meglio per tutti, ci sarà più gomma sull’asfalto, potremo lavorare meglio sull’assetto delle moto, potremo sistemare bene l’elettronica e saremo tutti più veloci. Credo che ci sarà una sorta di differenza naturale, perché la pioggia ci ha penalizzato nello scorso fine settimana, ma noi di Yamaha in particolare abbiamo sofferto perché non abbiamo potuto lavorare sui nostri punti di forza, ovvero la velocità a centro curva". 

Sai già su cosa ti concentrerai per l'assetto della Yamaha?

"Ci sono diversi aspetti su cui dobbiamo lavorare, difficile individuarne uno in particolare. Penso che ci sia un bel po’ di lavoro da fare sulla moto, tutto quello che non abbiamo potuto fare domenica". 

Sembra che l'ipotesi di vedere Dovizioso in Yamaha come tester sia sfumata. Un'occasione persa secondo te?

"Avere un grande pilota come Dovizioso come tester sarebbe stato un valore aggiunto, sicuramente. Però abbiamo anche visto che con la situazione che stiamo affrontando adesso, i tester non possono girare molto e non possono dare il massimo del loro aiuto alle Case, non si possono fare tanti test in generale. Sarebbe stato sicuramente un grandissimo aiuto in una situazione normale, ma con questo Covid secondo me tutti i tester rischiano di essere  a mezzo servizio". 

Questa settimana ci ha anche dato la brutta notizia della squalifica di Iannone. 

"Mi dispiace molto per Andrea Iannone. E’ un ragazzo che conosco molto bene da tanto tempo e mi dispiace che gli sia successa una cosa così brutta. Credo nella sua innocenza e buona fede. Gli mando un forte abbraccio ed un in bocca al lupo per la sua lotta". 

Stamattina sembrava quasi che Rossi fosse a rischio per questa gara, poi la situazione si è normalizzata. Ci hai parlato?

"Ho parlato con Valentino domenica dopo la gara, mi ha spiegato un po’ come è stato passare tutto quel tempo chiuso in casa da solo. Ha passato parecchio tempo al simulatore di guida! Direi che la Playstation l’ha aiutato. Ho sentito che deve ripetere i test e non è una situazione tranquilla. Quando devi fare una gara, dovresti stare sereno, invece lui non può solo concentrarsi sulla gara, ma deve avere a che fare con positività, negatività, fare tamponi. Una cosa che destabilizza, ma un pilota esperto come Vale riesce a gestire questa situazione senza problemi". 

Tornando per un attimo alla gara scorsa, avete capito da cosa è dipeso il problema di pressione alla tua gomma? Vi sta capitando spesso. 

"Non so se il problema legato alla pressione è solo nostro. Magari è successo anche agli altri piloti Yamaha e non lo abbiamo saputo. Non ci è successo solo ad Aragon e Valencia, ma anche su altre piste in maniera magari meno grave. Onestamente non ho mai investigato su questa cosa. Ci siamo fatti qualche idea sul perché accade, però una vera spiegazione dobbiamo ancora trovarla, ci stiamo lavorando".

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