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MotoGP, Yamaha sulla sanzione: "solo un malinteso, nessuna malafede"

Il costruttore giapponese si difende: "c'è stata un'errata comprensione del regolamento da parte nostra, non faremo ricorso"

MotoGP: Yamaha sulla sanzione:

A seguito della comunicazione della FIM relativa alla sanzione per il mancato rispetto del protocollo che richiede la preventiva approvazione unanime dell'MSMA quando si utilizzano valvole di due diversi produttori nei motori delle moto del Monster Energy Yamaha MotoGP e Petronas Yamaha Sepang Racing Team nella stagione 2020, Yamaha Motor Co, Ltd. condivide la sua posizione.

Yamaha Motor Co., Ltd. riconosce, rispetta e accetta la decisione della FIM in merito ai protocolli non corretti che sono stati seguiti. Non farà ricorso contro le sanzioni della FIM.

A causa di una supervisione interna e di un'errata comprensione della normativa vigente, Yamaha ha omesso di dare notifica preventiva e di ottenere l'approvazione dell'MSMA per l'uso delle valvole da parte di due produttori.

Yamaha desidera chiarire che non vi è stata alcuna malafede nell'utilizzo delle valvole di due diversi fornitori che sono state prodotte secondo una specifica di progetto comune.

A seguito della sanzione comminata dalla FIM giovedì 5 novembre, Yamaha rimane pienamente impegnata a sostenere i suoi piloti del MotoGP e i due team nella loro ricerca del titolo. Farà sforzi straordinari per competere ancora per i trofei del Campionato del Mondo Costruttori e Piloti del MotoGP 2020.

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