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Prova Mazda CX-30: Skyactiv-X da 180 CV con Mild-Hybrid. Consumi, foto e video

Il crossover che si pone nella terra di mezzo tra la CX-3 e la CX-5. In questa versione full optional scopriremo caratteristiche e dettagli del suo X-factor.

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Mazda CX-30 ha debuttato nel 2019 e, nel suo mese di lancio, ha fatto registrare il più alto numero di vendite nella storia di Mazda in Italia. Questo tanto atteso crossover ha colmato il vuoto che vi era tra il piccolo ed il grande SUV di Hiroshima. Le dimensioni compatte e la linea filante da SUV coupé rendono la giapponese comoda, versatile ed alla moda. È capace di attirare i più giovani e di soddisfare le esigenze di un pubblico più maturo. Tecnologia e sistemi di sicurezza sono di ultima generazione e sono disponibili tre tipologie di motorizzazioni: lo Skyactiv-G, lo Skyactiv-D ed il rivoluzionario Skyactiv-X, che coniuga i vantaggi di un motore a benzina ad accensione a scintilla con quelli di un motore diesel ad accensione per compressione.

Roberto Pietrantonio, AD di Mazda Italia, così commentò il lancio del nuovo CX-30: “Siamo felici di questo debutto memorabile sul mercato della nostra CX-30, un’auto costruita sui bisogni di una moderna clientela, dotata di tecnologie rispettose dell’ambiente e dall’approccio non convenzionale, che rispecchiano pienamente la filosofia di Mazda, un brand capace di innovare seguendo strade inconsuete, mettendo al centro di ogni suo progetto il piacere di guida. Credo questo prodotto possa regalare grandi soddisfazioni a Mazda Italia e alla propria rete di concessionari che meritano questo riconoscimento per il grande lavoro qualitativo e la grande passione profusa in questi anni per il nostro marchio“.

La CX-30 è una vettura pluripremiata. Eletta novità dell’Anno 2020 sul palco del Quattroruote Day e tanti altri riconoscimenti tra cui il Red Dot “Product Design 2020”. Per Mazda si tratta del nono modello “Kodo” ad aver vinto i premi Red Dot, a testimonianza del successo di questo design, che piace un po’ a tutti.

 

La CX-30, tra l’altro, è il primo modello con cui Mazda Motor Italia ha adottato la soluzione “social” per dialogare con i potenziali clienti, tramite il gruppo Facebook Mazda CX-30 Community Lab. Tutti gli iscritti hanno la possibilità di rapportarsi direttamente con la filiale italiana e poter scambiare informazioni con tutti i possessori ed appassionati del marchio di Hiroshima.

DESIGN SVILUPPATO SUL “CHARGE AND RELEASE”

La Mazda CX-30 si è ispirata al concetto del “Soul of Motion” del Kodo design, puntando su un’estetica minimalista, nella piena filosofia “less-is-more”. Il Crossover enfatizza le linee delle sorella Mazda 3. Le forme sono più robuste, ma conservano la caratteristica nel saper esprimere un forte senso di dinamismo. Per raggiungere questo obiettivo i maestri Takumi si sono ispirati al linguaggio stilistico “Charge and Release”, un linguaggio che deriva dalla pennellata utilizzata nella calligrafia giapponese.

La possente calandra è di forma triangolare ed i fari sono tanto eleganti quanto funzionali, con tecnologia Full LED adattiva a matrice (ALH). Gli indicatori di direzione a LED hanno una firma luminosa che inizia alla massima potenza e si attenua a impulsi sequenziali.

Il profilo è da crossover sportivo, con la parte posteriore rastremata. La linea filante è da SUV coupé. Tanta eleganza ci lascia qualche dubbio sulla scelta di mantenere il classico aspetto da SUV con le plastiche nere che contornano tutta l’auto dai passaruota ai fascioni laterali, fino a congiungersi con i paraurti anteriore e posteriore. La colorazione Machine Gray, rende meno evidente questa cosa, ma con altre colorazioni (ad esempio l’Artic White), potrebbe non piacere a tutti per l’effetto di forte contrasto, soprattutto per le dimensioni generose dei fascioni neri. Il posteriore si conclude con lo spoiler, fari rigorosamente con tecnologia LED e doppio terminale di scarico.

INTERNI ESSENZIALI, REALIZZATI CON FILOSOFIA UMANO-CENTRICA

Realizzata sulla base della Mazda 3, la CX-30 mostra un abitacolo dalle linee ancora più pulite, più orizzontali e che esaltano alla perfezione ogni singolo dettaglio.

Il cockpit è incentrato sul conducente, con tutti e tre gli strumenti nel quadro e il display centrale correttamente angolati verso il posto di guida. Tutto è progettato, realizzato e posizionato nel punto esatto dove deve essere. Il conducente è il fulcro dell’auto.

La plancia è composta da un triplo strato, come se suddividesse in parti orizzontali i vari elementi. La zona superiore della plancia presenta una seconda palpebra a forma di ala. Si sviluppa in orizzontale lungo la parte superiore della plancia sino al rivestimento della porta lato passeggero.

L’abitacolo è premium (materiali di qualità e platiche morbide). Il quadro strumenti si divide in tre elementi conici, con al centro un display TFT da 7 pollici. Sul parabrezza vengono proiettate le informazioni dall’Active Driving Display, comprese quelle di navigazione. Il display centrale è widescreen (non touchscreen) da 8,8 pollici. Il sistema infotainment è un po’ macchinoso quando si consultano i vari menu e sottomenu, ma immediata è l’attivazione delle applicazioni di tipo Android Auto ed Apple CarPlay. Sul tunnel è posto l’HMI Commander, da cui si gestisce il sistema centrale.

Il comando vocale, invece, patisce il confronto con i moderni sistemi degli smartphone, risultando meno rapido e preciso nelle risposte e/o azioni.

Il vano portaoggetti, situato dinanzi al porta bibite nella zona anteriore del tunnel centrale, diventa scomodo nel caso vi fossero presenti delle bottigliette d’acqua. In compenso, la trama metallica che si intravede sul pannello (tecnologia a doppio strato) è davvero ben realizzata.

Lo spazio a bordo non manca, ampio è il vano cassetto lato passeggero. I passeggeri posteriori sono a proprio agio. Sono presenti bocchette d’aria posteriori, anche se non vi sono prese USB di supporto a chi siede dietro.

Il bagagliaio offre una capacità di carico di 430 litri, espandibili a 1.406. All’interno del sotto vano vi è lo spazio per la ruota di scorta, che nel nostro caso è impegnato dal subwoofer del sistema audio Bose, il che riduce la capacità di carico (422 litri espandibili a 1.398). La soglia di carico è un po’ alta, non agevola l’accesso al van di carico, cosa che si paga un po’ con i bagagli pesanti.

SKYACTIV-X: IL BENZINA CHE GIOCA AD ESSERE UN DIESEL

Lo Skyactiv-X è il primo motore benzina di serie al mondo a disporre dei vantaggi dell’accensione per compressione, proprio come un diesel. La tecnologia SPCCI, (Spark Controlled Compression Ignition) è infatti in grado di passare dalla combustione convenzionale all’accensione per compressione. Il processo d’iniezione è sdoppiato e crea due zone distinte di miscela aria-benzina all’interno della camera di scoppio. Nella fase d’aspirazione viene iniettata una miscela molto povera di benzina (miscela magra) ed in fase di compressione viene effettuata un’iniezione di carburante nebulizzato, direttamente attorno alla candela di accensione. Quando la candela emette la scintilla, incendia l’ultimo nucleo di aria e benzina generato. Aumenta la pressione nella camera di scoppio a un punto tale da incendiare rapidamente la miscela magra.

Il sistema SPCCI interviene a tutti i regimi del motore, tranne che nell’avviamento a freddo, nelle fasi di riscaldamento iniziale e quando si è a pieno carico. In tali circostanze il motore passa al funzionamento normale, innescando la combustione di una convenzionale miscela aria/benzina con il rapporto stechiometrico di 14,7:1.

Abbinato al motore vi è il sistema Mild Hybrid a 24V che contribuisce a ridurre ancora di più i consumi, riciclando l’energia recuperata in decelerazione ed in frenata, alimentando un motore elettrico da 7,9 CV. Il sistema è composto da un generatore-motorino d’avviamento integrato (B-ISG) azionato a cinghia, che converte in energia elettrica l’energia cinetica recuperata in decelerazione e la immagazzina in una batteria agli ioni di litio dalla capacità di 600kJ (0,16 kWh). Tramite un convertitore CC-CC (kW 1,7 - max 120A) l’energia viene trasformata ad una tensione appropriata per alimentare l’impianto elettrico della vettura (fari, climatizzatore, sistema audio, navigazione, etc). In questo modo si riduce la necessità di bruciare carburante extra.

Il sistema Mazda M Hybrid supporta il motore termico nelle sue fasi più comuni. Quando la vettura parte, accelera o si ferma, le transizioni avvengono in maniera dolce e naturale. La coppia del motore elettrico supporta la coppia del motore termico, ottenendo la stessa accelerazione di un sistema meramente termico, ma consumando meno carburante. Inoltre, quando si passa alla marcia superiore, il regime del motore viene rapidamente regolato per migliorare l’innesto dei rapporti. Anche il riavvio del motore è rapido e silenzioso, dopo l’arresto automatico del sistema “start and stop”, ovvero l’i-Stop. E’ realizzato talmente bene che si è increduli che possa funzionare così rapidamente.

Il consumo medio su percorso misto si è attestato a 6,5 l/100 km. In città è stato di 8,3 l/100km, mentre in extraurbano abbiamo rilevato questo dettaglio:

- a 90 km/h, numero giri 1.950, consumo medio 4,2 l/100km (sesta marcia)
- a 110 km/h, numero giri 2.400, consumo medio 4,6 l/100 km (sesta marcia)
- a 130 km/h, numero giri 2.750, consumo 5,4 l/100 km (sesta marcia)

Cosa possiamo dedurre da questi risultati? Lo Skyactiv-X riesce a dare il meglio di se in termini di consumo a velocità costante e se si ha l’attenzione di non superare i 2.000 giri ad ogni cambio marcia. In città dove è facile effettuare continui stop & go e relativi scatti di accelerazione, il consumo risulta essere un po’ inferiore ad un “normale” motore benzina da 180 CV. Il dato più eclatante è quello a velocità da codice in autostrada, vicino ai 20 km/l, un valore che alcuni anni fa non era ipotizzabile per un SUV a benzina, ma difficile anche per uno a gasolio.

TENUTA DI STRADA E COMFORT ACUSTICO ECCELLENTI. IL MOTORE E’ UN PO’ TIMIDO, BISOGNA SPINGERE PER DIVERTIRSI

Essendo un crossover, la seduta è più comoda e alta, ma mantiene comunque un’impostazione sportiva. Il “Jinba ittai” di Mazda si fa sempre valere. Una volta chiusa la portiera si è in un ambiente completamente ovattato ed isolato dal mondo esterno. L’abitacolo ha infatti un ottimo isolamento acustico, qualità che si apprezza ancor di più in marcia. Uno dei tanti accorgimenti per ridurre il rumore esterno all’interno dell’abitacolo è la struttura “a doppia parete”. Prevede che venga creata una intercapedine tra la tappezzeria del pavimento ed il sottostante pannello del pianale.

Il motore all’accensione ha un sound meno “corposo” rispetto allo Skyactiv-G da 150 CV. Lo Skyactiv-X ha un approccio più mite sulle sue prestazioni, essendo un aspirato ha bisogno che lo si tenga alto nel numero di giri per divertirsi. Una caratteristica che però non si sposa bene con una vettura che viene utilizzata in gran parte in città. 

Ai bassi giri, ovviamente, è un po’ pigro. Superata la soglia dei 2.500/3000, mostra una progressione notevole, con un allungo “da urlo” fino a toccare la zona rossa. Precisamente la cambiata “sportiva” può spingersi sino a 6.500 giri. Rispetto allo Skyactiv-G, lo Skyactiv-X è più pronto. Pensate che la coppia è di 224 Nm disponibili già a 3.000 giri. Se per avere la miglior risposta occorre tenerlo allegro, l’elasticità del motore è comunque impressionante. Lo dimostra il fatto che a bassa velocità e ad un numero di giri di circa 1.100, si può tranquillamente mantenere la 6° marcia per poi man mano aumentare la velocità gradualmente senza alcuna difficoltà. Il cambio manuale è un’opera d’arte che invita a guidare. Lo si utilizzerà spesso sia ai bassi giri (per consumare meno) che agli alti per sfruttare la massima potenza con estremo piacere.

Le sospensioni sono un po’ più indirizzate verso una guida sportiva. All’anteriore troviamo uno schema MacPherson e un ponte torcente al posteriore. Pur non adottando un multilink dietro, troviamo raffinato e ben realizzato l’assetto nel suo complesso.

Risulta ottima la tenuta di strada, permette di spingere in curva senza alcun problema e difficilmente si va in crisi. Questa buona regolazione per l’andamento allegro, risulta però meno confortevole quando col posteriore si possono inavvertitamente prendere buche o dissesti di un certo spessore. Invece, sul normale pavè nessun problema, assorbe bene.

La stabilità della vettura è assistita anche dal sistema G-Vectoring Control Plus, che agisce direttamente sui freni delle ruote esterne alla curva, tenendo sotto controllo gli effetti d’imbardata, rollio e beccheggio.

La frenata è ben modulata, giusta, sicura con un buon controllo della stessa.

Nelle manovre di parcheggio lo sterzo è un po’ duro, ma la corona larga consente un buon movimento. La visuale dal parabrezza è buona, in quanto lo spessore e la forma dei montanti sono stati ottimizzati per ridurre quanto più possibile i punti ciechi. In retromarcia la telecamera a 360° offre una qualità di risoluzione sullo schermo davvero notevole (con la possibilità di cambiare le visuali). Il lunotto però non offre un’ampia visuale, ma siamo assistiti dai sensori di parcheggio (personalizzabili) e dagli specchietti retrovisori, che automaticamente si reclinano per facilitare le manovre. La telecamera posteriore non è coperta in caso di pioggia.

I sistemi di ausilio alla guida “i-ACTIVSENSE” sono tutti presenti. Il controllo di mantenimento di corsia ci sarebbe piaciuto tarato diversamente, anticipando il suo azionamento e la frenata d’emergenza in retromarcia è un po’ troppo sensibile.

SKYACTIV-X SI O NO? SCEGLIERE TRA PREZZI E CARATTERISTICHE

Lo Skyactiv-X è stato lanciato sulla Nuova Mazda3. Si tratta di un motore che coniuga i vantaggi del motore benzina con quelli del diesel, bisogna però ben riflettere su ciò che ci si aspetta.

E’ un benzina da 180CV, ma essendo più sofisticato consente di consumare meno rispetto ad un “normale” motore benzina di pari potenza. Tra l’altro, gli ultimi diesel con potenze simili non è che consumino tanto meno, ma con una erogazione tutta diversa, che può piacere di più o meno, è questione di gusti. Da un lato un diesel sovralimentato ha molta più coppia in basso, ma si sogna l’allungo di questo aspirato a benzina.

La Mazda CX-30 è indubbiamente un crossover molto valido, con un ottimo rapporto qualità prezzo. Il prezzo parte da € 24.750 e per la vettura che abbiamo in prova (allestimento Exclusive + optional), si raggiungono i € 35.758 €.

Detto ciò, rispetto allo Skyactive-G da 150 CV, il prezzo è di circa 3.000 euro in più. Soldi che possono fare la differenza in fase di acquisto, in quanto sono entrambe alternative valide. Per ciò che riguarda la versione diesel, invece, entrano in gioco valutazioni più complesse e le esigenze del singolo. Il futuro dei diesel è ancora molto incerto, con alcune amministrazioni comunali d’Italia che minacciano di metterli al bando. Nel dubbio, lo Skyactiv-X è la soluzione più indicata per evitare rischi.

CI PIACE

– Motore innovativo e raffinato. Un passo avanti alla concorrenza
– Dotazioni di serie complete di molti sistemi di ausilio alla guida indispensabili
– Un SUV alla moda, sportivo che non passa inosservato grazie ad un design distintivo

NON CI PIACE

– Il sistema infotainment è un po’ macchinoso da utilizzare durante la guida
– La frizione potrebbe essere regolata meglio. Qualche spegnimento in partenza a freddo
– La ricarica wireless nel bracciolo centrale è poco comoda. Bisogna rimuovere eventuali oggetti già presenti

SCHEDA TECNICA

- Alimentazione motore Benzina M Hybrid SKYACTIV-X / Euro6D
- Trazione anteriore 4x2
- Cilindrata 1.998
- Numero cilindri 4 - 16 Valvole
- Rapporto di compressione 16,3:1
- Potenza massima 132 kW (180 CV) a 6.000 giri/min
- Coppia massima di 224 Nm da 3.000 giri/min
- Motore elettrico Potenza 7,9 CV
- Batteria 0,16 kWh – Tensione 24 V
- Cambio manuale a 6 rapporti + retromarcia
- Accelerazione da 0-100 km/h, in 8,5 secondi
- Velocità Max 204 km/h
- Consumo medio WLTP 5,9 l/100 km (dichiarato)
- Lunghezza 439 cm; larghezza 179 cm; altezza 154 cm
- Capacità bagagliaio 430 litri espandibili a 1.406
- Capacità bagagliaio 422 litri espandibili a 1.398 con impianto Bose
- Peso a vuoto 1.368 kg


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