È stata una gara di gruppo, una bagarre dalla prima all’ultima curva. L’unica costante di tutta la corsa è stato Albert Arenas: sempre tra i primi e in testa per buona parte della gara. Il leader del mondiale, però, ha commesso un solo errore all’ultimo giro entrando per primo nel rettilineo finale del Motorland di Aragon e venendo passato da ben tre piloti che gli hanno soffiato la vittoria, il podio ed anche quello che poteva essere il primo piccolo sigillo per la lotta mondiale.
A vincere è stato, dopo il successo della scorsa settimana, Jaume Masia che con questa doppietta si è portato in quarta posizione nel mondiale a -24 punti da Arenas. La Honda del team Leopard ha mostrato una velocità incredibile nel rettilineo, cosa che è anche stata sottolineata da Gino Borsoi ai microfoni di Sky: “Contro quella moto è impossibile, va troppo forte rispetto alle altre. Hanno qualcosa in più e sono stati bravi a farla andare così forte ma non credo che sia tutto normale. Ci sono tanti tecnici Honda all’interno del paddock che sono capaci di fare delle moto competitive e quella è l’unica Honda che va realmente di più”.
Comunque non dovrebbe esserci nessun reclamo contro il team Leopard che con Masia oggi ha fatto ottenere a Honda la 800° vittoria nel motomondiale dopo che lo spagnolo era stato la scorsa settimana il 100° diverso pilota a vincere con una moto della Casa di Tokyo.
Dietro a Masia hanno chiuso il podio le KTM di Sasaki e Toba con Arenas, appunto, 4° e marcato stretto da Celestino Vietti. Il pilota dello Sky Racing Team ha vissuto una gara in sofferenza, soprattutto nella fase centrale dove è stato risucchiato dal gruppo salvo poi recuperare nel finale. Celestino rimane terzo nel mondiale a 20 punti da Arenas, quando mancano tre gare al termine della stagione.
6° posizione per McPhee davanti a Oncu, Binder e Ai Ogura che aveva iniziato questa gara malissimo nel retro del gruppo. Il giapponese si è risollevato ed è riuscito a portare a casa punti importanti per rimanere il primo inseguitore in classifica mondiale a -19.
10° posto per Tony Arbolino mentre ha chiuso nella ghiaia all’ultimo giro Suzuki caduto insieme a Garcia. 16° Foggia con Migno in 18° davanti a Fenati e Nepa, Antonelli 22°.