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MotoGP, Dovizioso: "Non posso giocarmi il mondiale, mi girano i coglioni"

"Se non si ha la velocità anche le strategie non servono. Oggi con Miller ci siamo messi d'accordo ma, appunto, non è servito"

MotoGP: Dovizioso:

Se dopo il GP della scorsa settimana Carlo Pernat nel nostro Fast by Prosecco Doc aveva voluto definire il weekend di Ducati come “disastroso” ci immaginiamo solo cosa possa pensare di questo sabato di qualifiche al Motorland. Una risposa Pernat la darà alle 20.30 nel corso della ormai consueta LIVE sui nostri canali di Facebook e You Tube (QUI IL LINK), intanto però, Andrea Dovizioso ha provato a trovare le parole giuste per spiegare il difficile momento della Rossa ed il suo personale sconforto. Ed il Dovi non è di certo andato per il sottile. 

“Mi fa girare i coglioni non potermi giocare il campionato – ha detto Andrea – Il resto non ha molta importanza perché se non si ha velocità non si può fare nessuna strategia e non si può nemmeno pensare al titolo. Io approccio le gare allo stesso modo di sempre ma non ho il potere di decidere niente”. 

La Ducati è sprofondata in questo fine settimana nelle ultimissime posizioni con Danilo Petrucci che scatterà 17° davanti solo a Rabat e Smith, mentre Dovizioso occuperà la 17° casella con al suo fianco Bagnaia ed appena di fronte a lui, in 14° ci sarà Miller. Proprio l’australiano nel corso del Q1 ha provato a trainare il Dovi alla ricerca di un posto in Q2, gesto che, dopo un weekend di polemiche in Ducati per l’assenza di una strategia comune, non ha comunque aiutato nessuno. 

“Con Miller ci siamo messi d’accordo, poi lui ha detto di aver avuto un problema alla gomma e che non ha funzionato bene, a parte quello, però, se non si ha la velocità anche la strategia serve a poco. Qui ad Aragon girare la moto è importante e noi nel modo in cui dobbiamo guidare con queste gomme non riusciamo ad avere grip al massimo angolo di piega e dobbiamo aspettare ad aprire il gas. La cosa brutta è che i nostri rivali sono migliorati molto rispetto alla scorsa settimana mentre noi non ci siamo riusciti”. 

A riuscire in questo passo in avanti è stato Zarco che partendo dal Q1 è riuscito a mettere la GP19 in seconda fila, spingendosi addirittura in 5° casella. Come si spiega un così ampio divario tra le prestazioni del francese e della sua moto rispetto a quelle degli altri piloti Ducati?

“Penso che Zarco non sia stato avvantaggiato dalla moto 2019 oggi, sta tutto nel suo stile di guida. Se si analizzano i dati si possono vedere molti alti e bassi nella stagione da parte di molti piloti. Nessuno ha la situazione sotto controllo”. 

Oggi Stefan Bradl ha detto che secondo lui Marc Marquez non tornerà prima dell’inizio della prossima stagione e arrivano sempre più voci in merito ad un’altra operazione alla spalla. Cosa ne pensi?

“Non so i dettagli di Marquez ma è strano che si debba rioperare, nel caso ci sarà di certo qualcosa che non va e non è bello. Ripeto, non conosco i dettagli e quindi mi viene difficile commentare. Tutti ci saremmo aspettati un suo ritorno qui ad Aragon o a Valencia e credo che anche lui avesse queste gare nei suoi piani. Ora solo lui può sapere cosa è successo e se quello che ha è un dettaglio o una cosa importante”. 

Sembra che la Ducati non migliori nelle gare doppie e che anzi le prestazioni della Casa di Borgo Panigale peggiorino. C’è una spiegazione?

“Non so perché la Ducati peggiori nelle gare doppie, è strano sinceramente. Secondo me negli ultimi anni con la squadra siamo diventati bravi a prendere decisioni nel poco tempo che si ha a disposizione in un weekend di gara e quello fa la differenza a volte. Se si ha più tempo per lavorare tutti vanno molto forte e c’è più tempo anche per chi è più lento di trovare il ritmo. Potrebbe essere per questo ma non è detto che sia la risposta corretta. Magari abbiamo solo meno margine di miglioramento”. 

Non ci sono state delle novità tra la scorsa settimana e questa? Pirro ha provato a Valencia e sembrava avesse trovato qualcosa per voi.

“Quello che si può fare nei weekend di gara sono solo regolazioni di assetto, non modifiche grandi o cambiamenti importanti. Bisognerebbe anche sapere cosa cambiare, se Pirro a Valencia ha provato qualcosa non mi è arrivata ma credo che anche lui abbia fatto prove di assetto”. 

La gomma dura di questa stagione è la media del 2019, potreste provare ad utilizzare quella?

“Non direi perché le mescole nuove sono comunque potenzialmente più veloci. I nostri rivali riescono ad andare forte mentre noi no. Con la dura saremmo comunque più lenti, con quelle nuove bisogna cambiare modo di guidare ma si può andare più forte”. 

Domano cosa servirà per recuperare in gara? È possibile piazzarsi in una posizione favorevole?

“Servirebbe velocità e una guida che non consumi la gomma, ma al momento non ho velocità. Molti avversari sono migliorati, sono più forti di noi e potranno gestire la gomma, francamente la vedo dura”. 

 

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