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MotoGP, Petrucci: "Ducati mi ha scaricato, corro per me. Ordini? Obbedirò se arriveranno"

"La verità è che non ho ricevuto indicazioni oggi, se non fare del mio meglio. Mi dispiace per Dovizioso ed è un peccato che Ducati mi abbia mollato prima che iniziasse la stagione"

MotoGP: Petrucci: "Ducati mi ha scaricato, corro per me. Ordini? Obbedirò se arriveranno"

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Danilo Petrucci è stato protagonista di una buona qualifica ad Aragon. Ha centrato il passaggio alla Q2, si è preso una terza fila tutto sommato positiva in griglia, soprattutto considerando le premesse di ieri. Eppure l'episodio al centro dell'incontro con i media non riguarda direttamente le sue prestazioni in pista, quanto piuttosto il mancato accesso alla Q2 di Dovizioso, quasi che la cosa fosse dipesa da un comportamento sbagliato di Petrucci.

Danilo ha solo sfruttato la scia di Dovizioso, che gli è capitato davanti due volte in pista. L'ha fatto come avrebbe fatto con qualsiasi altri pilota ed indicare in questo comportamento la mancata qualifica alla Q2 di Dovizioso sembra come minimo ingeneroso nei confronti di un pilota che ha dato il massimo in una situazione difficile, perché dobbiamo sempre tenere a mente che Petrucci ha corso l'intero 2020 da separato in casa con Ducati. Una situazione che lo stesso Danilo ha spiegato perfettamente. 

"Nel 2019 correvo per Ducati. All’inizio del 2020 sono stato mandato via, quindi corro per me - ha dichiarato Petrucci - chiaro che se ricevo qualche indicazione da Ducati la rispetterò fino all’ultima gara. Ma come ho detto, qui non ho ricevuto indicazioni e devo fare il mio meglio. E’ un peccato essere stati scaricati prima dell’inizio della stagione".

 Quindi confermi che non c'è stato alcun accordo con Dovizioso?

"Non abbiamo parlato, io e Dovi. Penso che noi siamo liberi di correre, questa è una qualifica. Ho usato tutte le mie armi per entrare in Q2. Di certo stiamo soffrendo, Come non abbiamo fatto a Le Mans. Ma non abbiamo ordini di squadra, mi dispiace molto che Andrea sia fuori. Io corro per me stesso, sto recuperando dopo una prima parte di stagione deludente e devo sfruttare tutte le opportunità che ho. Ho solo pensato a fare il massimo e nient’altro. Di certo ho sfruttato Andrea come traino, ma se fosse entrato lui in Q2 adesso starei rispondendo alla domanda ‘perché non sei in Q2?’. Non ho ricevuto ordini, ma solo quello di fare del mio meglio". 

Dall'esterno sembrava chiaro che ci fosse una strategia andata forse male. 

"State parlando di ordini di scuderia per una qualifica di una gara su 14 - ha risposto un piccato Petrucci -  state montando il caso perché io ho preso Andrea come riferimento perché la mia moto va 10 km/h più piano. State facendo tutto perché io ho preso la scia di Andrea e lui è rimasto fuori? Sicuramente sono dispiaciuto per Andrea. Non abbiamo ordini, ho sfruttato le mie armi. A Le Mans ero più veloce, non mi servivano scie. Qui invece mi serviva e mi dispiace che sia stato Andrea a darmi la scia. Sono molto dispiaciuto per lui, ci parlerò. Domani però è un altro giorno, faremo la nostra gara e basta".

Almeno tu stai vivendo un momento positivo, sei tornato costantemente su buoni livelli. 

"Ho trovato un buon assetto con la moto nei test di Misano ed a Barcellona mi sentivo molto a posto con la moto, come pure a Le Mans. Qui ho un ottimo feeling in frenata ma ci manca qualcosa, ci manca il grip necessario a far scorrere la moto dentro la curva. Stiamo faticando tutti con le Ducati, ma io sono nel mezzo. Le temperature basse mi aiutano, ma il problema è che qui c’è poco grip ed abbiamo sempre sofferto molto in queste circostanze". 

Cosa ti aspetti domani, almeno non c'è il temuto vento ad infastidire ulteriormente. 

"Con meno vento è facile, ma oggi non c’era proprio. Il problema è che l’asfalto è molto vecchio qui, non è mai stato rifatto. Noi dipendiamo troppo dalla gomma posteriore e dobbiamo aspettare che questa abbia una buona trazione prima di inserire la moto in curva. Perdiamo molta velocità in curva, è difficile tenere un buon ritmo. Non conosco il passo dei migliori, ma so che adesso stiamo soffrendo troppo e dobbiamo lavorarci". 

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