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MotoGP, CASO IANNONE. Rivola: "La WADA è venuta al TAS a parlare del nulla"

"Non c'è argomento scientifico che non sia a favore di Andrea. Le due alternative per il 2021 sono Crutchlow e Dovizioso, dipenderà anche da loro"

MotoGP: CASO IANNONE. Rivola:

Ieri è arrivata una notizia che nessuno si aspettava: il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna ha comunicato che servirà un mese per avere la sentenza per Andrea Iannone. Questo significa che la sua squalifica continua e bisognerà aspettare metà novembre per conoscere il suo futuro.

Oggi, ad Aragon, Massimo Rivola, Ceo di Aprilia Racing, è intervenuto sul caso attraverso i microfoni di Sky.

Arriveremo a 11 mesi di sospensione per Andrea, speriamo che sia così e basta - si è augurato il manager, che era presente a Losanna - Sono state 12 ore estenuanti a Losanna, non posso dare dettagli, ma sono perplesso di come si è svolta l’udienza. Abbiamo presentato due precedenti clamorosi, di un atleta canadese e un americano, assolutamente simili a quello di Andrea ed entrambi prosciolti. L’avvocato della WADA ci ha risposto che che due sentenze sbagliate non ne fanno una giusta. Secondo me è una cosa assurda da dire in un tribunale.

Rivola è assolutamente convinto dell’innocenza del suo pilota.

Questo ulteriore ritardo è un danno per noi, c’è poco da dire - ha continuato - Il caso Iannone è un danno per Aprilia ma sono sempre più convinto che non è stato  causato da lui. Tutti gli scienziati che hanno accettato di difenderlo lo hanno fatto dopo avere letto le carte. Tra loro c’è Pascal Kintz che da 35 anni lotta contro il doping e dalla parte di Andrea”.

Ora ci sarà un altro mese di attesa e speranze.

Spero che giustizia sia fatta, aspettare 11 mesi è già assurdo, siamo sconcertati e spero non si vada oltre - ha aggiunto Rivola - Io voglio vedere il bicchiere mezzo pieno, siamo stati 12 ore a parlare dopo che i giudici hanno avuto tutto il tempo per leggere carte e ora bisognerà aspettare ancora un mese. In aula ho visto atteggiamenti che mi fanno rimanere perplesso, ma stiamo dalla parte del pilota. Non c’è un argomento scientifico che non sia a favore di Andrea, la WADA è venuta a parlare del nulla, io sono contento di avere supportato il nostro pilota”.

Ora però il problema è per il futuro: Aprilia deve programmare il prossimo anno, potrà aspettare prima della sentenza.

Dipenderà anche da quanto potranno aspettare nostre alternative - ha sottolineato - Almeno che non ci buttiamo sui giovani, ma abbiamo una moto ancora acerba per farlo. Spero che Crutchlow possa aspettare, mentre per quanto riguarda Dovizioso dipenderà se vorrà venire da noi a rimboccarsi maniche, siamo ancora nella fase iniziale di crescita. Queste sono le nostre alternative”.


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