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Prova Mercedes GLB 200 d, il SUV versatile per 7 passeggeri

In poco più di 4,6m, l'ultima proposta a baricentro alto della Casa di Stoccarda, offre tanto spazio a bordo e la possibilità di ospitare fino a sette occupanti. Non disdegna qualche divagazione fuori strada grazie alla trazione integrale disponibile a richiesta.

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Non dovrebbe fare più scalpore la dislocazione di stabilimenti, dei vari costruttori, in tutte le parti del mondo, ma una Tedesca - la GLB - prodotta in Messico o a Pechino (per il mercato cinese) desta comunque un minimo di curiosità. 

Al di là della globalizzazione, una Mercedes, su tre immatricolate, è un SUV. Per questo a Stoccarda hanno deciso di ampliare ulteriormente la gamma introducendo a listino l’ottavo modello a baricentro alto. GLB si inserisce tra la più piccola GLA e la GLC. Il rischio di concorrenza interna è scongiurato, secondo quanto riportato dal consiglio direttivo di Daimler. La GLA è la proposta più ‘modaiola’ ed orientata alla clientela più sportiva. Il punto di forza della GLB è, invece, la versatilità. La GLC, pur avvicinandosi per dimensioni esterne, è di una categoria superiore rispetto alla sorella ‘B’. Sia a livello di confort a bordo, essendo disponibili a richiesta le sospensioni pneumatiche, sia di potenza erogata dai motori essendo presenti a listino anche le più nobili versioni sei cilindri. 

SETTE POSTI, A RICHIESTA, E TANTO SPAZIO A BORDO

La carrozzeria della GLB si sviluppa verticalmente non essendosi lasciata abbindolare dalle proporzioni da ‘coupe’ dei SUV più sportivi che sacrificano lo spazio interno a favore di una estetica più dinamica. Volumi squadrati e un interasse di 2829mm permettono di sfruttare molto efficacemente i 4634mm di lunghezza. Lo spazio a bordo non manca, infatti è disponibile anche una versione a 7 posti che implica un aumento delle dimensioni esterne solamente di 4mm in altezza. Anche la terza fila di sedili è predisposta con attacchi ISOFIX ma è adatta a passeggeri di altezza inferiore a 1,68m. Nonostante il limite di statura per gli occupanti, i tecnici tedeschi hanno prestato parecchia attenzione all’ingegnerizzazione di diversi aspetti relativi dell’ultima fila. Sia per le sicurezza con i windowbag estesi anche al sesto e settimo posto, sia per il confort con pratiche soluzioni interne (portabevande, presa USB ecc) che con studi aeroacustici per assicurare un basso livello di fruscii aerodinamici anche per l’ultima fila di sedili. Lo sviluppo degli spazi in verticale permette alla GLB di far registrare, con 1069mm, il miglior valore della categoria per lo spazio disponibile per la testa degli occupanti della prima fila.

Il volume del vano di carico, della ‘canonica’ versione a 5 posti, varia da 570 a 1805 l, in base alla configurazione dei sedili posteriori che possono essere ribaltati nel rapporto 40/20/40. E’ possibile, sia variare l’inclinazione dello schienale (su 8 livelli) della seconda fila di fili sia far scorrere di 140mm longitudinalmente il piano di seduta che è anche frazionabile nel rapporto 60/40 (ad esclusione delle versioni Excecutive/Business). La GLB si adatta, non solo a famiglie numerose, ma anche a chi ha necessità di trasportare oggetti ingombranti. Con il sedile passeggero anteriore ribaltabile (a richiesta) la lunghezza di carico massima raggiunge i 2,67m. Per gli incontentabili dello spazio è disponibile un gancio di traino, sbloccabile elettronicamente, con carico massimo rimorchiabile fino a 2000 kg (versioni con trazione integrale) e 100 kg di carico verticale ammissibile che permette l’utilizzo di portabiciclette multiplo adatto anche alle più pesanti e-bike.  

NON SOLO ASFALTO CON LA 4MATIC

Le linee tese e verticali, oltre a sfruttare a pieno lo spazio interno, strizzano l’occhio all’ off-road. Gli sbalzi corti anteriori e posteriori e la possibilità di scegliere, come optional, la trazione integrale permanente permettono alla GLB di non essere in imbarazzo in alcuni passaggi oltre l’asfalto. Oltre al look, ci sono anche alcuni accorgimenti tecnici che aiutano nel fuoristrada non troppo impegnativo. In primis la possibilità di variare la ripartizione delle coppia tra i due assali, per le versioni 4Matic, da 80/20 (anteriore/posteriore) fino a 50/50 nella mappa off road che impiega la frizione della trasmissione integrale come un bloccaggio longitudinale. Disponibile a richiesta il pacchetto off road che include il display multimediale e luci a LED dedicate (consistono nell’accensione continua delle luci di assistenza alla svolta fino a 50km/h) per riconoscere meglio gli ostacoli aumentando la zona visiva illuminata antistante la vettura. Altro elemento presente nel pacchetto è l’ausilio alla marcia in discesa che intervenendo automaticamente sull’impianto frenante regola la velocità tra i 2 e i 18 km/h. 

MECCANICA, CONDIVISA, MA STUDIATA AD HOC

La meccanica dalla GLB si basa sulla piattaforma ‘MFA 2’, che con un passo di 2.829 millimetri supera di dieci centimetri quello della Classe B. Oltre ai due già citati, la famiglia ‘MFA 2’ si compone di otto modelli in tutto essendo composta anche dalla ‘classe A’ nelle sue numerose varianti di carrozzeria.
La struttura della scocca vanta il 72% di lamiere d’acciaio alto resistenziali e lavorati a caldo. Componenti strutturali con proprietà meccaniche e spessori differenti assicurano una corretta ripartizione e dissipazione dell’energia in caso d’urto. Le lamiere sono accoppiate, oltre che con saldatura a punti e MIG, anche grazie ad adesivi ad alta resistenza che incrementano la rigidità della carrozzeria migliorando il confort acustico e vibrazionale. La parte posteriore dell’auto è formata da due longheroni e due traverse. La struttura è ulteriormente irrigidita da un terzo elemento trasversale tra gli assi posteriori.

Tralasciando l’esuberante versione AMG da 306 CV le motorizzazioni spaziano dai 136 ai 224 CV per le versioni benzina (con cubatura dai 1332 ai 1991cc) e dai 116 ai 190 CV per le versioni diesel proposte con l’unica cilindrata pari a 1950cc. Tutti i propulsori seguono l’architettura quattro cilindri in linea e rispettano la classe di emissione Euro6d.  La versione in prova, la 200 d, rappresenta la proposta intermedia di potenza, tra i diesel, con i suoi 150 CV erogati tra i 3400 e i 4400 giri/minuto. Il ‘duemila’ ha una curva di erogazione della coppia piuttosto piatta. Il picco di 320Nm a 1400 giri/minuto rimane costante fino a 3200 giri/minuto. Il propulsore diesel, con iniezione common rail, è disponibile esclusivamente con cambio a doppia frizione ad otto rapporti. La trasmissione automatica è l’unica proposta per tutte le versioni. Un rapporto in meno, sette, per le versioni a benzina.  Due, invece, le varianti di trazione: anteriore di base e integrale a richiesta (ma non per tutte le motorizzazioni meno prestazionali). Il consumo di carburate della 200 d, secondo il ciclo di guida standardizzato NEDC, si attesta intorno ai 5l/100km ossia circa 20km/l. Moltiplicando quest’ultimo dato per il volume di 52l del serbatoio, si ottiene una autonomia stimata di oltre 1000 km. Nella realtà tale risultato sarà difficilmente replicabile, ma conferiscono alla GLB le carte in regola per essere un’ottima ‘passista’. Le prestazioni, così come la motorizzazione, dell’esemplare in prova non sono esagerate, piuttosto equilibrate. I centocinquanta cavalli devono spingere una massa, non esigua, di 1680 kg. Ne scaturisce un rapporto peso potenza di 11,2 kg/CV, che si traduce in una accelerazione non fulminea, 0-100km/h in 9 secondi e una velocità massima pari a 204km/h. Invece che inseguire le performance pure, meglio sfruttare la coppia disponibile, già, a bassi giri e la trasmissione automatica.

Le sospensioni di base sono denominate ‘confort’ ossia meccaniche con barra stabilizzatrice e ammortizzatori oleopneumatici sui due assi. All’anteriore troviamo il tradizionale schema sospensivo McPherson con braccio trasversale, collocato sotto il centro ruota, in alluminio fucinato per ridurre le masse non sospese e migliorare il comportamento dinamico.  Al posteriore un più pregiato multilink ma nella variante a quattro bracci: tre trasversali ed uno longitudinale. L’asse posteriore è isolato dalla scocca con elementi di disaccoppiamento. Ne guadagna il confort acustico in quanto il telaio trasmette meno vibrazioni alla carrozzeria. A richiesta è disponibile un assetto adattivo che lascia al guidatore la libertà di scegliere il comportamento della vettura in base alle proprie preferenze. La variazione d’assetto è affidata a quattro valvole, una per ogni ammortizzatore, che regolano elettronicamente il flusso d’olio. Diversi sensori ‘leggono’ la situazione di marcia e l’andatura per reagire sempre in maniera puntuale. Ad esempio durante le fasi di accelerazione, frenata o sterzata la taratura diventa più rigida per mitigare i trasferimenti di carico e limitare i movimenti di rollio e beccheggio.

AERODINAMICA: STABILE ANCHE CON VENTO LATERALE

Grazie al rivestimento del vano motore e del sottoscocca si è ottenuto un incremento dell’efficienza aerodinamica. La vettura vanta un Cx pari a 0,3. Gli accorgimenti adottati permettono di ridurre i vortici d’aria nella coda e la portanza sui due assi garantendo una miglior stabilità in presenza di vento laterale. L’ottimizzazione dei flussi è estesa a diverse zone della vettura a partire da una tenuta ermetica nella zona perimetrale dei fari, delle sedi ruota e attorno al radiatore. Su quest’ultimo è presente l’Airpanel, composto da due paratie, che permettono di ridurre ulteriormente la resistenza aerodinamica. L’obbiettivo dell’ottimizzazione dei flussi aerodinamici è stato perseguito anche grazie all’utilizzo di spoiler e appendici disposti lungo la carrozzeria. 

'HEY MERCEDES!': INFOTAINMENT E AUSILI ALLA GUIDA

Di serie è previsto il sistema MBUX (Mercedes-Benz User Experince) e due display da 7”, uno dedicato alla strumentazione e l’altro, touchscreen, al centro della plancia dedicato alla multimedialità. A richiesta è possibile richiedere display di dimensioni maggiori, da 10,25”. Immancabile l’azionamento, anche vocale, dei comandi con la parola chiave “Hey Mercedes”. Il sistema può, inoltre, essere arricchito con la realtà aumentata per la navigazione e head-up display per avere disponibili le informazioni, importanti, proiettate sul parabrezza. E’ possibile anche scegliere anche la grafica dei display tra quattro stili di visualizzazioni. 
Sono presenti anche i sistemi di ausilio alla guida che, grazie all’utilizzo di radar e telecamere, riescono a ‘vedere’ fino a 500m per adottare una guida parzialmente autonoma. Di serie il sistema di assistenza alla frenata ed il sistema anti-sbandamento attivo. Quest’ultimo, tra i 60 e 200 km/h, avverte il guidatore, tramite una vibrazione al volante, di un accidentale abbandono della corsia. Il sistema, riconoscendo la segnaletica orizzontale, varia il livello di intervento in base alla presenza della striscia di demarcazione continua o discontinua e alla vicinanza, o meno, di altri veicoli. Il livello di sicurezza può essere ulteriormente incrementato, a richiesta, con il sistema ‘Distronic’ che regola la velocità in prossimità di curve, incroci o rotatorie. A pagamento disponibile, anche, il ‘Pre-Safe Plus’ che è in grado di rilevare un tamponamento ed intervenire, attivamente, bloccando la posizione della vettura per ridurre la spinta in avanti dopo l’urto.

VERSIONI E PREZZI. SI PARTE DA 37.770 €

La Mercedes GLB è disponibile in cinque versioni dalla Executive alla Premium, passando per Business, Sport e Sport Plus dell’esemplare in prova. Ci sono 17 varianti di cerchi in lega che si differenziano oltre che per il disegno anche per il colore. Le dimensioni vanno dai 17” fino ai 19” con disegno specifico AMG per la versione Premium. Per chi è disposto a sacrificare confort (e portafoglio), sono disponibili a richiesta anche i 20” che invece sono di serie per l’ ‘edition 1’. Allestimento riservato al primo anno di commercializzazione. Ai più attenti ai consumi ed al confort acustico, segnaliamo cerchi in lega da 18" a 5 razze ottimizzati dal punto di vista aerodinamico, verniciati in nero lucido e torniti con finitura a specchio. Gli spoiler all’avantreno e al retrotreno sono stati ingegnerizzati per ottenere il massimo rendimento proprio con cerchi da 18”.  Fari a led e sedili confort sono di serie dalla Sport a salire. Anacronistica la climatizzazione mono zona per le versioni d’ingresso fino alla Sport, compresa.
Come avrete capito la GLB non smentisce la sua origine teutonica, permettendo di attingere da una lista di accessori, pacchetti e optional pressoché infinita, budget permettendo. Il volante in pelle sintetica e la telecamera posteriore sono però di serie su tutta la gamma.  
La porta d’accesso alla gamma diesel è rappresentata dalla 180 d, che con i 116 CV sembra sulla carta sottodimensionato, ad un prezzo di 37.770 €. Poco di più per la 180 benzina (136 CV), 38.380 €. La versione più costosa è ovviamente la AMG, disponibile solo con trazione integrale, a 58.570 €

 

IN 10 RIGHE, di Paolo Scalera

Ho guidato, e portato al traguardo di Dakar, una Mercedes GE SW, e una volta sulla spiaggia del Lago Rosa ho dato un passaggio alla principessa Carolina di Monaco con un camion Astra, quindi direi di non essere particolarmente impressionato dalle dimensioni dei mezzi, ma quando si tratta di città il discorso è diverso.

Questo per dire che così, di primo acchitto, la Mercedes GLB è imponente e mette un po' di soggezione. E' alta e lunga, ma una volta 'saliti' al posto di guida si apprezza immediatamente l'ottima visibilità che permette un ottimo controllo dell'ambiente circostante.

La posizione di guida è comoda ed i comandi dove ci si aspetta che siano, il che permette subito di entrare in confidenza con questo SUV.

Inizialmente ci ha un po' spaesati la leva del selettore del cambio, abituati come siamo ad averla nel tunnel centrale, ma la comodità di averla al volante (un po' com'era nei vecchi cambi manuali delle vetture anni '60) è indubbia.

Rimanendo in tema di comandi qualche difficoltà l'abbiamo trovata per quelli al volante, a sfioramento su entrambe le razze, anche perché l'infotainment ha diversi controlli. Ma ormai è così: la cosa più difficile da imparare sulle vetture moderne è come gestire tutti le funzioni. Questione di abitudine.

La guida è piuttosto intuitiva: nonostante l'altezza la GLB risente di pochissimo rollio, per cui si può andare anche con allegria senza la sensazione di ritrovarsi in barca a vela. Ovviamente lo spirito di questa vettura è la guida rilassata, ed in questo la comodità è quella di una vera Mercedes, Anche la sensazione di guidare una auto di 'classe' è perfettamente appagata anche se non parliamo di uno dei modelli più costosi. Ovviamente ci è rimasta la voglia di provare la versione AMG...ma noi siamo malati sotto questo punto di vista.

Sorpresa piacevolissima, dopo la facilità di guida, quella di parcheggio: grazie alle telecamere ed alla visibilità la si inserisce in spazi di poco superiori alle sue dimensioni con grande destrezza.

Il motore, nella versione diesel da noi provata, non è un mostro ma ha grande coppia e spinge dignitosamente il peso, in realtà non elevatissimo, della GLB. Una unica raccomandazione: quando chiudete gli sportelli spingeteli con decisione perché la precisione della chiusura ed il peso in alcune occasioni non consente la chiusura perfetta, ma ci se ne accorge subito.

In poche parole un commuter su lunghi percorsi, molto comodo, ma che si trova incredibilmente a suo agio anche in città.

 

Immagini e videomontaggio: Andrea Scalera


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