Pol Espargarò sta prendendo il vizio del podio, per cui non ci sono particolari controindicazioni, se non un netto miglioramento dell’umore. Nelle ultime 5 gare per 3 volte ha salito quei gradini, riprendendosi quel ruolo di prima guida in KTM che sembrava avere perduto dopo le vittorie di Binder e Oliveira.
“A me però non interessa essere il migliore pilota della KTM, voglio essere il migliore di tutti - ha chiarito lo spagnolo - Nel 90% dei turni sono più veloce dei miei compagni di marca, ma io lavoro con l’obiettivo di stare davanti a tutti. Però avere giovani competitivi mi aiuta a migliorare”.
Che la competizione interna faccia bene a Pol lo dimostrano anche i suoi risultati, ma la sua gara a Le Mans non è stata così facile come potrebbe apparire.
“Le Ducati sono state incredibili nei primi giri, riescono a portare in temperatura le gomme molto velocemente - ha raccontato - Per me a inizio gara è stato impossibile seguirle, l’unica mia preoccupazione è stata quella di rimanere in piedi. Poi da metà gara in poi è andata meglio, ho avuto la situazione sotto controllo e riuscivo a tenere un buon ritmo. Frenavo più tardi e recuperavo terreno, allora ho iniziato a pensare che il podio sarebbe stato possibile. Negli ultimi giri mi sono accorto che Dovizioso stava faticando, la mia accelerazione era migliore della sua”.
Espargarò ne ha approfittato, ma gli rimane un dubbio.
“Forse ho sbagliato a non montare la gomma media all’anteriore - ha spiegato - Non ho avuto abbastanza fiducia per sceglierla. Mi avrebbe aiutato nel finale, ma forse a inizio gara sarebbe stato peggio. Questo è il mio 3° podio in 5 gare, il campionato si sta facendo divertente, ma devo imparare a essere più costante. Comunque la moto sta migliorando, anche sull’asciutto sarei stato competitivo, forse non sarei riuscito a salire sul podio, ma ci sarei arrivato vicino”.
Ora è Aragon la prossima tappa.
“Una pista che mi piace, lì ho vinto in 125 e Moto2 - ha ricordato - Però due anni fa mi ruppi la clavicola e lo scorso il polso, sarà bello riuscire a correre. Magari riuscirò a salire di nuovo sul podio”.