Prima il sole, poi la pioggia, in seguito il cielo che torna a coprirsi, tenendo tutti sotto scacco per l’intera durata della gara. Quello di Le Mans è stato a tutti gli effetti un GP thriller per la Moto2 tra delusioni, conferme e colpi di scena. Andiamo però per ordine, partendo dal problema tecnico accusato in griglia da Joe Roberts pochi minuti prima del via, a tal punto da essere costretto a dover partire dal fondo dello schieramento. Come buttare via quindi una pole costruita con tanti sforzi al sabato pomeriggio.
Con l’americano costretto ad accodarsi al gruppo i big non hanno saputo approfittarne. È il caso di Luca Marini, autore di una gara condita da difficoltà e sofferenza, tanto da non riuscire ad andare oltre il 17° posto. Un tappa da dimenticare per l’attuale leader della classifica iridata, che si è sciolto come neve al sole.
E che dire di Enea Bastianini, che in Francia aveva la grande occasione di ridurre in maniera importante il gap dal portacolori dello Sky Racing Team VR46. Alla fine l'alfiere Italtrans deve consolarsi con l'undicesima posizione, dopo aver rimediato tra l'altro 3 secondi di penalità per un taglio di chicane nel corso dell'ultimo giro.
Tra i due il boccone più amaro lo deve però mandare giù Jake Dixon, finito a terra quando era al comando della corsa a quattro tornate dal termine. L'inglese serve quindi su un vassoio d’argento il successo a Sam Lowes, che centra il primo trionfo di questa stagione a distanza di quattro anni dall'ultimo. L’alfiere Marc VDS conferma quindi le sue qualità con pista umida, guadagnando punti preziosi nella classifica iridata ai danni di Luca Marini, adesso è distante solo 22 lunghezze.
Un discorso che accomuna anche Marco Bezzecchi, che fino a poche curve dal traguardo stava assaporando la seconda posizione. Già, perché il romagnolo ha dovuto duellare per gli ultimi nove giri con Gardner, poi all’ultima tornata l’australiano ha piazzato la zampata vincente, senza che Bezzecchi riuscisse a rispondere. Chi resta giù dal podio è Fernandez, quarto davanti a Luthi e Joe Roberts, quest’ultimo capace di risalire dall’ultima fino alla sesta posizione.
Da registrare poi il settimo posto di uno stoico Di Giannantonio, poi Lorenzo Baldassarri. Per quanto riguarda gli altri italiani, 14° Manzi, 16° Corsi, 18 Dalla Porta, mentre ritirato Bulega. Oltre a Dixon, da registrare le cadute di Navarro, Vierge e Martin.