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MotoGP, Bagnaia: "Studierò Miller per imparare a guidare la Ducati in queste condizioni"

"Stamattina non è andata male: oggi è stato il mio debutto sul bagnato con la MotoGP. Sono stato più veloce degli altri Rookie del 2019, mentre in condizioni miste dovrò imparare da Jack"

MotoGP: Bagnaia:

Pecco Bagnaia ha scoperto oggi cosa significa guidare una MotoGP sul bagnato. Sembra infatti paradossale, ma di fatto oggi è stata per Bagnaia la prima volta in cui ha sperimentato la guida della sua Ducati in condizioni di asfalto completamente bagnato, ovvero quelle presenti in FP1 stamattina. La sessione del mattino è andata tutto sommato bene, con il futuro pilota ufficiale Ducati che è stato in grado di chiudere in 11a posizione. 

Nel pomeriggio le cose sono però andate in modo leggermente diverso. La pioggia ha infatti smesso di cadere, lasciando modo all'asfalto di Le mans di asciugarsi e soprattutto creando i presupposti perché ad emergere fosse Jack Miller, compagno di Bagnaia presente e futuro e grandissimo mastino quando si tratta di sfoderare controllo della moto in condizioni miste. Uno scenario perfetto per l'australiano quello della FP2, ma molto difficile per Bagnaia che ha chiuso 15° nella combinata ad oltre 1,5 secondi da Miller. 

"Non direi che sono in difficoltà - ha voluto tranquillizzare Bagnaiain realtà oggi è stata la prima volta che giravo con una MotoGP sul bagnato. Stamattina ho chiuso 11° davanti ad altri piloti che erano rookie con me nel 2019. Devo dire che sul bagnato non mi sono trovato male. Oggi invece sono stato in pista per adattarmi alle condizioni, ho fatto 20 giri di fila in condizioni un po’ difficili che non mi hanno neanche portato a rischiare più di tanto, quindi va bene così. La moto funzionava bene ed io mi sono trovato bene, non penso di essere in difficoltà".

Ma cosa porti a casa dopo una giornata così, visto che domani e domenica dovrebbe esserci un meteo migliore?

"Io direi che si porta poco a casa in una giornata di questo tipo. Le condizioni erano strane e soprattutto non dovrebbero ripetersi nei prossimi giorni. Ma era importante girare sull’acqua per fare esperienza. Le sensazioni sono state molto buone, prima che mi fermassi ai box dopo il primo run eravamo primo, secondo e terzo con la Ducati. Poi sulla MotoGP girare sul bagnato è molto particolare, come tutte le altre cose che si fanno in MotoGP. Era dal 2018 che non ci giravo, è stato strano. Ho faticato un po’ nel secondo run ma ho comunque migliorato abbastanza stamattina finendo 11° e non lontano. Oggi pomeriggio invece abbiamo girato in queste condizioni giusto perché in gara potrebbero esserci condizioni simili, però penso che non sarà così". 

Miller ha dettato il passo. Sarà importante studiare i suoi dati?

"Jack è da tanti anni in MotoGP e conosce molto bene queste gomme, sa già come sfruttarle. E’ molto utile seguirlo in queste condizioni metà e metà. Sul bagnato ogni pilota ha uno stile diverso, quindi è più complicato imparare qualcosa. Invece in queste condizioni puoi vedere dove ha fatto la differenza ed è una cosa fondamentale. Mi servirà molto perché magari domenica in gara potrebbe essere come oggi e sarà importante farsi trovare pronto. Di certo studierò molto bene i suoi dati oggi, devo capire molte cose". 

Sul bagnato è apparso chiaro che la Ducati possa essere la moto da battere. Sull'asciutto secondo te come saranno i valori in campo?

"Di solito quando fa freddo, le Yamaha vanno forte perché riescono a portare prima in temperatura le gomme. Però c’è da dire che questa è una pista molto adatta alla Ducati. Qui è andata spesso forte, non penso ci sia una differenza forte con le altre moto. Secondo me c’è un certo equilibrio su questa pista tra le varie moto".

In generale che prospettive hai per la gara, ti senti messo bene?

"Si, mi sento in ottime condizioni per questo fine settimana. Mi piace la moto, penso che andremo forte anche sull’asciutto. Oggi in tutte le curve era asciutto in frenata, mentre la pista era bagnata in percorrenza ed uscita. Quindi ti trovi bene in ingresso curva, ma quando poi esci dalla curva la moto si muove tanto. Un qualcosa su cui dobbiamo lavorare, Jack è stato molto forte. Devo imparare da lui ma non mi sento lontano". 

Sappiamo tutti del tuo accordo con Ducati, ma non della sua durata. Hai un contratto di un anno o di due anni?

"Mi ha chiamato Dall’Igna per dirmi tutto, mi sembra fosse martedì o lunedì mattina. Mi ha detto che sarei stato nel team ufficiale l’anno dopo. E’ stato un momento molto bello, un sogno che si è realizzato. Io con Ducati ho un contratto di due anni, nel team ufficiale"

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