Il caso dell’ingegnere Yamaha positivo al Covid-19 che ha costretto altri cinque a mettersi in autoisolamento è sola l’ultima delle sfortune capitate alla Yamaha in questo insolito campionato.
Anche se infatti la casa di Iwata è quella che ha conquistato più vittorie in MotoGP, quest’anno - 3 con Quartararo, due a Jerez ed una a Barcellona, 1 ciascuno per Vinales a Misano2 e Morbidelli, Misano1 - ed attualmente ha tre piloti fra i primi cinque in classifica dopo 8 Gran Premi su 14, con Ed Diablo a +8 su Mir, la situazione non promette nulla di buono.
A seguito di tre rotture capitate a Morbidelli, Rossi e Vinales in Giappone si sono infatti accorti di aver montato sulle M1 2020 una selezione di valvole appartenenti ad una partita difettosa. Dopo un tentativo di ottenere dalla MSMA l’autorizzazione a sostituirle, non ottenuta per il rifiuto di fornire maggiori informazioni tecniche, il regime del motore è stato temporaneamente ridotto di 500 giri/min. E ora anche Fabio Quartartaro ha il suo quinto e ultimo motore in uso dopo le FP3 di Montmeló.
A questo punto se un pilota Yamaha dovrà utilizzare un sesto motore aggiuntivo, sarà costretto a partire dalla corsia dei box o a scontare una penalità in gara. La decisione spetterà alle squadre.