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SBK, BSB, la nuova vita di Gino Rea con Buildbase Suzuki

Gino Rea è stato uno dei grandi protagonisti del round di Donington Park, culminato con la quarta posizione in Gara 2. Dopo aver vinto il titolo Europeo Stock 600 nel 2009, ha vissuto stagioni travagliate. Adesso lotta per il podio nel BSB

SBK: BSB, la nuova vita di Gino Rea con Buildbase Suzuki

Il caotico fine settimana di Donington Park ha ribaltato ulteriormente i valori in campo nel contesto del British Superbike. Con tre vincitori diversi nelle altrettanti gare domenicali e quattro piloti racchiusi in soli 19 punti, la finalissima di Brands Hatch si prospetta più incerta che mai. Tuttavia, il campionato d'oltremanica regala spesso sorprese e l'ultimo round non è stato da meno per via delle sensazionali prestazioni di Gino Rea. Il baluardo di Buildbase Suzuki si è rivelato uno dei grandi protagonisti del week-end appena concluso, culminato con la quarta posizione in Gara 2 a pochi decimi dal podio. Al miglior risultato di carriera nel British Superbike, il Campione Europeo 2009 SuperStock 600 si è messo in luce anche dopo diverse stagioni piene di alti e bassi.

La vittoria nell'Europeo SuperStock 600 e il passaggio in Moto2

Conquistato il titolo Europeo Stock 600 nel 2009 sulla CBR 600RR di Ten Kate Racing, Gino Rea è passato al palcoscenico internazionale della Moto2 al termine di un breve parentesi nel World SuperSport 600 (due podi e una vittoria) con il Team Intermoto Czech. Il primo a dargli una chance di tale caratura è stato un italiano: Fausto Gresini. Il due volte Campione del Mondo 125cc, fondatore dell'omonima compagine, ci aveva visto lungo nello scommettere sul pilota inglese. Per sua sfortuna, per svariate vicissitudini (una stagione iniziata con una Moriwaki MD600, salvo poi passare in corso d'opera ad una Suter MMX), Gino Rea non è mai stato in grado di mostrare il suo reale potenziale, nonostante una strepitosa seconda posizione sotto il diluvio nel GP della Malesia.

Il ritorno nel World SS600

Dopo aver corso nella categoria intermedia del Motomondiale per altre due stagioni, con moto però non all'altezza per competere per le posizioni di vertice, nel 2015 è poi tornato nel World SuperSport 600. Prima con CIA Landlords Insurance Honda, passando per il Team GRT Racing MV Agusta e concludendo con Kawasaki Go Eleven. Tre moto diverse in tre anni, con tre miseri terzi posti in 36 gare disputate e una sesta posizione come miglior piazzamento in campionato. Dei risultati troppo altalenanti e sicuramente non degni delle aspettative iniziali. Gino Rea aveva bisogno di cambiare decisamente aria.

Il debutto nel BSB

Nel 2018 ecco l'approdo nel British Superbike. Tra le fila dell'allora neonato OMG Racing, "Speedy Ginox" ha avuto modo di prendere confidenza con le prerogative di guida della top class del Regno Unito con la Suzuki GSX-R 1000 R, riuscendo a scoprire i segreti dei tracciati "old style"  della terra d'Albione. A causa di un brusco scambio di opinioni con OMG Racing, Gino Rea è rimasto a piedi per la prima parte del 2019. A Cadwell Park la svolta, con la chiamata del Team Bike Devil Sweda MV Agusta. Sebbene il progetto con una F4 ex-Reparto Corse ed ex-Leon Camier fosse in salita, il 31enne di Londra ha saputo portarla a lottare per la zona punti. Il team manager Dave Tyson aveva dunque deciso di dargli un'ulteriore opportunità in vista della stagione corrente, ma, complice la crisi sanitaria legata al COVID 19, Bike Devil ha dovuto rivedere i suoi piani accantonando il progetto Ducati Panigale V4-R in favore di una Kawasaki ZX-10RR. Molto simile a quella utilizzata da Leon Haslam nel 2018, la fase di adattamento si è dimostrata più difficile del previsto. Al termine del primo round di Donington 'National' si è altresì registrato un fulmine a ciel sereno: il divorzio consensuale per ragioni di sponsorizzazione.

La firma con Buildbase Suzuki

Come si suol dire, chiusa una porta si apre un portone. A Gino Rea è accaduta la stessa cosa, firmando con Buildbase Suzuki in sostituzione (in un primo momento) del convalescente Keith Farmer. Presente dalla tappa di Snetterton, ha dapprima cercato di prendere nuovamente la mano con la GSX-R 1000, per poi migliorare di gara in gara, aspetto che gli è valso la conferma fino al termine della stagione. Sempre a ridosso della top-10, il definitivo salto di qualità è arrivato nell'ultimo round di Donington Park. Se in Gara 1 ha concluso al sesto posto per aver azzardato la gomma intermedia al posteriore in condizioni assai particolari, in Gara 2 ha decisamente impressionato: partito perfettamente dalla quinta casella dello schieramento, si è subito inserito nella lotta per il podio. Con il lusso di aver guidato per la prima volta la contesa per alcuni giri, nel finale di gara ha poi dovuto alzare bandiera bianca contro Josh Brookes e le due McAMS Yamaha di O'Halloran e Mackenzie terminando in quarta posizione. Nell'ultima, invece, un'altra manche da protagonista con la quinta posizione sotto la bandiera a scacchi.

Un week-end formidabile per Gino Rea, dimostratosi di gran lunga la miglior Suzuki della griglia. L'ex pilota Moto2 sta vivendo un'effettiva seconda vita nel campionato d'oltremanica. In attesa della finalissima di Brands Hatch (16-17-18 ottobre), con ben cinque piloti effettivi in lotta per il titolo, saranno da tenere sott'occhio i possibili outsiders, a partire dallo stesso Gino Rea. Ottenuto il miglior risultato in gara, adesso andrà a caccia anche del primo podio.


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