L’amaro in bocca per le due cadute consecutive, a Misano e Barcellona, a Valentino Rossi non è ancora passato. Errori non comuni per un pilota della sua esperienza, che ora pesano come un macigno in un campionato che vede un classifica ancora corta quando mancano ancora sei gare alla fine.
“Vedo molto difficile che io possa lottare per il titolo - ha ammesso il Dottore - Morbidelli e Dovizioso sono ancora in lotta, ma io sono messo peggio. Nelle ultime due gare ho buttato via un sacco di punti che sarebbero stati importanti e ora sono indietro in classifica. La caduta di Barcellona ha reso tutto molto difficile, l’ultima spiaggia per me c’è già stata, non sarà Le Mans”.
Però la pista francese potrebbe comunque essere il posto giusto per un buon risultato.
“Storicamente la Yamaha è sempre andata bene qui - ha continuato - Questo mi rende ottimista, ma quest’anno bisogna aspettare di scendere in pista. La scorsa stagione non era stata una gran gara, ero stato il miglior pilota Yamaha ma ero arrivato 5°, anche se non molto distante dal podio. Perdevo troppo in accelerazione, spero che quest’anno vada meglio”.
Se il campionato è poco più di una chimera, Valentino ora vuole concentrarsi sui risultati di tappa.
“L’obiettivo è quello di cercare di essere competitivo su tutte le piste, fare delle belle gare fino alla fine - ha confermato - Soprattutto sarà importante riuscire a essere veloci ad Aragon e Valencia, due circuiti che aspetto con ansia, perché sono più difficili per me e voglio vedere come andrò dopo i cambiamenti fatti nella squadra e sulla moto. In questo momento bisogna vivere un po’ alla giornata, mancano ancora 6 gare e tutto può succedere”.
L’ultima sarà a Portimao, una pista che il Dottore ha potuto conoscere ieri, anche se solo con la R1 stradale, insieme agli altri piloti della MotoGP.
“È un circuito fantastico, molto meglio di quanto mi aspettassi - ha detto - Vedendola in TV credevo fosse più difficile, penso sia una delle migliori piste su cui andare in moto. Ieri c’erano 25° e un bel sole, condizioni perfette, ma mi hanno detto che dovrebbe esserci una buona temperatura anche a novembre. Spero che rimanga in calendario anche nelle prossime stagioni, è un bel tracciato in un bel posto”.
Ora Rossi sa cosa aspettarsi per il GP del Portogallo.
“Il test di ieri è stato fondamentale, con il livello attuale della MotoGP non puoi permetterti di fare una gara senza conoscere una pista - ha sottolineato - Ho fatto 50 giri, non troppi perché questo fine settimana si corre, ma mi permettono di avere le idee più chiare”.
A Portimao c’era anche Jorge Lorenzo, sulla M1, ma in versione 2019.
“Non penso che sia un grande problema il fatto che abbia girato con la moto dello scorso anno - ha commentato il Dottore - Non cambia molto dalla 2020 e per quello che doveva provare va bene. La cosa importante era che Jorge ci fosse per raccogliere dati che ci saranno d’aiuto per il GP”.
In molti pensano che il campionato si deciderà in Portogallo, in quel caso Valentino sarebbe disposto ad aiutare Quartararo?
“Ordini di squadra? Fabio non è nel mio team quindi non mi aspetto che me lo chiedano - ha riso - Vedremo”.