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SBK, Magny-Cours: il Bello, il Brutto, il Cattivo

Rea resta con lo Champagne in mano senza riuscire a stapparlo, Redding tira fuori la testa dell’acqua, dove Honda e BMW affondano

SBK: Magny-Cours: il Bello, il Brutto, il Cattivo

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Magny-Cours, ovvero freddo e pioggia, riassunto in sole due parole. Scordiamoci infatti il caldo della Spagna che ci ha accompagnato fino a qualche settimana fa, perché in Francia tocca mettersi le pinne per provare a rimanere a galla senza finire sott’acqua.

Ne sa qualcosa Johnny Rea, che ha provato a danzare sul bagnato. Una tecnica che un passo o una bracciata alla volta ha imparato anche Scott Redding, centrando una vittoria che mancava da quasi due mesi. Quel successo che anche Loris Baz sognava di centrare in Patria, ma che alla fine non è riuscito a realizzare.

Almeno loro hanno mostrato di saper navigare sul bagnato, perché c’è chi invece è sprofondato. È il caso di Honda e BMW, protagoniste di un weekend da dimenticare a tutti gli effetti.    

IL BELLO – Non avrà vinto, ma un podio merita sempre di essere festeggiato. Ne sa qualcosa Loris Baz, che davanti al pubblico di casa si è rivelato la migliore delle Yamaha. Giù quindi il cappello di fronte alla prestazione del pilota transalpino a cui è mancato soltanto il successo sul tracciato della Nievre. Una citazione la merita anche Scott Redding, perché vincere alla prima gara sul bagnato su una pista per lo più sconosciuta, non è  cosa semplice e scontata.

IL BRUTTO – Non vogliamo essere nei panni di Alvaro Bautista, ma Magny-Cours è uno di quei round da cancellare il prima possibile e magari non tornarci per qualche anno. Un fine settimana dannatamente complicato per il pilota spagnolo, condito da difficoltà e sofferenze in sella alla Honda. La pioggia ha messo in mostra tutti i limiti di Bau Bau, che si è ritrovato a combattere con il posteriore della CBR. Siamo convinti che le aspettative fossero ben altre. Serve fare qualcosa, perché il 2021 è già alle porte e questo non può certo essere il potenziale dell’accoppiata.

IL CATTIVO – Eppure è un personaggio che ci piace! Sempre solare e spontaneo il Garrett Gerloff. Peccato che nel weekend l’americano di GRT abbia ricevuto non poche lamentele. Prima ci hanno pensato i due piloti BMW, secondo cui lo statunitense è il colpevole della caduta innescata al via di Gara 1. Poi è stata la volta di Rinaldi, anche se si è trattata di una semplice tirata d’orecchio per essere tornato in pista nel corso della Superpole Race con fare garibaldino.

LA CONFERMA La Ducati ha ritrovato Redding a Magny-Cours, ma al tempo stesso può consolarsi anche con Chaz Davies. A quanto pare il gallese sembra aver trovato la giusta direzione da seguire e il podio di domenica ne è la conferma. Speriamo quindi che la strada sia tracciata in vista dell’Estoril.

LA DELUSIONE – Non vogliamo mettere il dito nella piaga, ma dalla BMW ci si aspettava molto di più dopo quanto visto sabato in qualifica. Invece Sykes e Laverty sono naufragati nel nulla senza saper riemergere. Siamo convinti che Tom non veda l’ora che questo Mondiale giunga presto al capolinea, perché così non si può certo andare  lontano.

L’ERRORE – Anche i campioni sbagliano e Andrea Locatelli ne sa qualcosa. Peccato per quella scivolata rimediata nel warmup lap di Gara 2 che ha costretto il bergamasco a depositare le armi ancora prima di impugnarle. Scommettiamo che arriverà all’Estoril affamato di rivincita?

LA SORPRESA – Qualche settimana fa la vittoria gliel’hanno tolta, questa volta invece è tutto vero! Marc Garcia regala al team 2R il primo trionfo di questo 2020 nella SuperSport300. Roberto Antonellini, dopo una stagione a tir poco travagliata per le vicende che non vogliamo ricordare, può finalmente godersi il sapore della vittoria.  

IL SORPASSO – Redding e van der Mark ci hanno fatto divertire non poco nel finale della Superpole Race con un duello incandescente tra sorpassi e controsorpassi. Lasciamo a voi la scelta di quello che più ha emozionato.

LA CURIOSITA’ – Sarà anche scivolato nel warmup lap, ma Andrea Locatelli ha scritto un nuovo record in terra francese. Già, perché con 288 punti il bergamasco del team Evan Bros ha infranto il record di 276 nella categoria che apparteneva a un certo Kenan Sofuoglu, stabilito nel 2007.

IO L’AVEVO DETTO“Chi vince a Magny-Cours? Io”. Così ci ha detto giovedì pomeriggio con fare scherzo Loris Baz. Per poco non ci ha azzeccato!

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