Johnny Rea non ha vinto il Mondiale a Magny-Cours. Grazie al successo di Redding e il terzo posto di Davies, Johnny ha dovuto rinviare la festa iridata all’Estoril, tra due settimane. Gli basteranno però soli tre punti.
Dal canto suo, Scott Redding può comunque consolarsi per essere tornato alla vittoria. Una Gara 2 da incorniciare quella andata in scena sulla pista francese, dove il portacolori Aruba ha vinto in solitaria. Di più non poteva proprio aspettarsi.
“Sono davvero felice per questo risultato – ha esordito Scott - come ben sapete questa era la mia prima volta a Magny-Cours, per lo più sul bagnato. Durante il weekend ho faticato con le gomme e anche in fase di accelerazione. Appena la gara è partita ho visto che Rea non era troppo distante, così ho capito che dovevo attaccare. Ho colmato il gap dai piloti che mi precedevano, in seguito mi sono avvicinato a Rea”.
Poi l’attacco decisivo.
“Quando l’ho passato sapevo che la pista era piena di insidie e di conseguenza non potevo prendere rischi eccessivi. Ho però cercato di spingere, evitando di perdere concentrazione e mantenendo il mio ritmo. Alla fine sono riuscito a vincere e sono entusiasta per questo risultato”.
Per Redding il risultato rappresenta una grande iniezioni di fiducia.
“Dopo tante difficoltà questa vittoria è senza dubbio importante, perché mi regala ulteriore consapevolezza. So che il gap in Campionato da Johnny resta grande, dato che gli mancano 3 punti per vincere il titolo, ma nelle moto può succedere di tutto”.
Il weekend ha comunque messo a dura prova il numero 45.
“Questa stagione mi ha aiutato per capire tanti aspetti della Superbike, come ad esempio le gomme e ovviamente le condizioni dei vari tracciati, in questo caso Magny-Cours. In confronto a me, Rea può fare affidamento su una maggiore esperienza, ma soprattutto su una moto che è sempre la stessa da cinque anni a questa parte”.
L’ultima vittoria di Scott risaliva alla Superpole Race di Aragon.
“Non nego che nei miei confronti c’era della pressione per ottenere un risultato importante dopo Aragon e Barcellona. È stato complicato per me questo weekend trovare la fiducia necessaria. Penso ad esempio alla battaglia con van der Mark, dove ho provato a resistere, ma non sono riuscito a precederlo. Al tempo stesso, ho sempre avuto la consapevolezza di essere un pilota veloce sul bagnato e oggi l’ho dimostrato”.
Ieri ci hai detto che a scuola non eri molto bravo, ma di sicuro oggi meriti un voto alto.
“Come ho già detto a scuola non ero il massimo e non so se meritare un voto alto, ma quando sulla moto mi dicono cosa fare cerco di soddisfare ogni richiesta”
Adesso testa rivolta al round conclusivo di Estoril.
“Sono stato tanti anni fa su quel tracciato, ho una pessima memoria a riguardo. In Portogallo nessuno ha mai corso prima di oggi e sarà interessante per i piloti capire cosa accadrà e quali saranno i valori in campo. Ma al tempo stesso il discorso vale anche per il pubblico da casa che ci seguirà”.