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PROVA Estrima Birò: amore e odio aldilà dei pregiudizi

 Racconto di una settimana con lo scooter elettrico a quattro ruote. Ultracittadino, fresco e sicuro, con qualche "ma"

Moto - Test: PROVA Estrima Birò: amore e odio aldilà dei pregiudizi

Sulla metropolitana verde di Milano, con mascherina indossata e un tentativo di distanziamento sociale, ripercorrevo tutto il mio scetticismo sul mezzo che stavo per andare a ritirare in pieno centro, zona Brera. Avete presente uno di quei cinquantini a quattro ruote tanto rumorosi quanto brutti che notavate soprattutto quando voi e tutti i vostri amici avevate il motorino? Ecco, io l’Estrima Birò, pur avendolo visto varie volte in giro per Milano, lo immaginavo un po’ così. E mi sbagliavo. 

Senza soffermarci troppo su schede tecniche, dati, peso, eccetera partiamo subito con il dire che questo Birò si ama e si odia, come tanti dei mezzi mainstream di maggior successo. Questo “cinquantino a quattro ruote” anche se, come detto, è riduttivo chiamarlo così, è ultracittadino, pensato per il centro della city. Per intenderci con i nordici: la cerchia dei Bastioni (spingiamoci fino alla Stazione Centrale) a Milano. Ecco tutti i motivi per cui lo ho amato in una settimana di utilizzo intenso:

PARCHEGGIO EASY

Quando in Birò al momento del ritiro mi hanno detto: “tu vai tranquillo che lo parcheggi come uno scooter” ancora una volta ero scettico. E anche qui mi sbagliavo (parzialmente). Evidentemente con le sue dimensioni da microcar il Birò ingombra più di un cinquantino ma la semplicità di sosta e fermata è uno dei punti chiave anche del marketing dell’azienda. In un posto auto ci stanno 4 Birò, si fa manovra in un “fazzoletto” e certamente è più comodo del SUV in Via della Spiga. 

ESTATE FRESCA 

Noi abbiamo provato la Black Edition, una versione limitata del Birò. Ad ogni modo la gamma di Estrima, al momento visualizzabile sul sito (QUI IL LINK DIRETTO) è composta da: SUMMER, WINTER, BIG, BOX. Tutti e quattro hanno caratteristiche leggermente differenti. Il SUMMER non ha in dotazione le portiere mentre negli altri modelli sono removibili. La cosa ad un primo impatto fa un po’ storcere il naso ma la sensazione a bordo non è male, soprattutto per la sicurezza. Con il Birò senza portiere non ci si sente mai in pericolo (soprattutto in centro città) e l’abitacolo è arieggiato durante l’estate. Per quanto riguarda gli altri modelli di certo il BIG ed il BOX sono un po’ più confortevoli per due persone vista la maggiorata capacità di carico e le dimensioni più generose. 

RICARICA SEMPLICE: DAL GARAGE ALLA PALESTRA

Uno dei punti a favore di questo mezzo è di certo il motore elettrico. Tutte e quattro le versioni hanno un doppio motore brushless da 48V che spinge il Birò fino a 45km/h. Il bello dell’elettrico è la coppia che con la modalità “power” è maggiorata per le salite e anche per avere un guizzo migliore al semaforo. L’autonomia cittadina si attesta sui 50/60 km e scende, come per tutti i mezzi elettrici, se si percorrono tratti “a tavoletta”. Una comodità è la ricarica che avviene con l’ausilio di una semplice presa tedesca così da poter caricare il Birò in diversi contesti. La batteria è estraibile e permette di caricare anche lontani dal mezzo, un altro grande punto a favore. 

GUIDA E SENSAZIONI 

Chiudiamo questa lista con il racconto delle sensazioni a bordo del Birò per quanto concerne la guida e gli spostamenti. Il mezzo si manovra bene, soffre un po’ sul pavé e forse i 45 km/h sono un limite nelle strade più veloci ma come detto questo è un mezzo ultra-cittadino, fatto per il centro delle grandi città. All’interno si sta comodi da soli, in due ci si può spostare ma a meno di non avere la versione BIG servirà qualche sacrificio, anche qui, però, essendo il Birò un mezzo da centro città gli spostamenti per i quali è pensato sono abbastanza brevi e quindi anche in questo caso ne esce promosso. 

CONCLUSIONI, PREZZI E RISPARMIO

Lasciato il Birò dopo una settimana di utilizzo al posto della metropolitana ho scelto uno scooter elettrico in sharing per tornare verso casa e pensavo a quanto la libertà delle due ruote non possa essere pareggiata da nessun mezzo. Però il Birò mi ha comunque trasmesso un senso di futuro: è piccolo, elettrico, non si può correre ma si è agili in ogni circostanza, si è al sicuro perché la scocca è in acciaio indeformabile, frena bene grazie ai 4 freni a disco. Non si paga Area C, si può parcheggiare quasi ovunque senza sborsare un centesimo e, con le portiere chiuse, si può utilizzare anche con la pioggia e il freddo. Un compromesso? Assolutamente si, ma ci ha stupiti. 

Per i prezzi vi rimandiamo al bel sito di Birò che ha anche un simulatore di risparmio al suo interno. Ad ogni modo i prezzi partono da 7.990€ grazie agli ecoincentivi sulla rottamazione per il SUMMER, fateci un pensiero se vi muovete sempre in città, potrebbe valerne la pena. 

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