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Il mercato delle moto a tre ruote è stato inaugurato dalla Yamaha Niken, basata sulla tradizionale naked MT-09 e per il momento non trova rivali. Potrebbero arrivare però presto dopo il brevetto di Aprilia, che sta svilppando il suo trike di grande cilindrata.
Il marchio di Noale, può avvantaggiarsi dell'esperienza di un altro marchio del Gruppo Piaggio, che con lo scooter tre ruote Mp3 ha creato un nuovo segmento e ne è leader indiscusso.
Tra passato e presente
Anche Aprilia è interessata alle moto a tre ruote. Il magazine inglese MotorcycleNews ha pubblicato i disegni del brevetto di un futuro modello Aprilia a tre ruote.
L'ispirazione per l'avantreno viene chiaramente dall'esterno ma per quanto riguarda il retrotreno i tecnici e designer Aprilia hanno guardato in casa propria.
Infatti come si vede dal disegno avrete riconosciuto il posteriore della Aprilia Mana, prima – e unica – moto Aprilia dotata di cambio Sportgear CVT in grado di lavorare in due modalità: completamente automatica o manuale sequenziale a 7 rapporti.
Introdotto nel 2007, è un sistema già utilizzato dalle auto già da tempo e per la prima volta fa la sua comparsa tra le moto, con gestione "manuale-sequenziale" a sette rapporti e ben tre mappature che entrano in funzione in modalità completamente automatica "Drive".
Basculante contro telescopica
Aprilia ha voluto combinare tutto il meglio della capacità produttiva del Gruppo di Pontedera per rispondere alla Yamaha Niken.
La proposta della casa veneta infatti riguarda una sospensione anteriore basculante che si ispirata a quella dello scooter Piaggio MP3.
Ovviamente, l'architettura è stata modificata per rispondere a esigenze diverse: si tratta di un veicolo completamente diverso per peso, cilindrata e velocità con conseguenti diverse sollecitazioni, la Yamaha Niken invece adotta una soluzione nettamente diversa, con una forcella telescopica.
Per il momento il progetto è stato brevettato e potrebbe non essere così prossimo, ma di sicuro riguarda qualcosa che Aprilia è intenzionata a sviluppare, potendo puntare sulla sua esperienza ciclistica e tecnica, combinando praticità d'uso (cambio) e sicurezza (ciclistica).
