QJMotor, azienda sorella di Benelli, ha solo pochi mesi ma ora grazie proprio all'esperienza e al patrimonio della casa pesarere, ha a disposizione una gamma di moto completa.
È successo il contrario di quello che alcuni temevano: l'azienda cinese ha ribrandizzato alcuni modelli Benelli e li ha resi appetibili al mercato interno.
Tutto in un volta
Dopo tutte le anticipazioni sui possibili modelli con il marchio QJ Motor nel serbatoio, tra foto spia brevetti e illazioni, il CIMA (China International Motorcycle Trade Expo) è stato teatro della presentazione della prima gamma dei modelli QJ Motor, azienda cinese del Gurppo Qianjiang, che detiene la proprietà anche di Benelli.
Come si vede nelle immagini pubblicate da BikeSocial, proprio dallo storico marchio pesarese traggono origini le nuove moto cinesi: a parte un modello inedito infatti si tratta di una operazione di rebranding, con necessarie modifiche tecniche ed estetiche per rendere i modelli QJ Motor attraenti al merctato cinese.
E così in poco tempo QJ Motor si trova ad avere a disposizione un'intera gamma che va dalla naked alla cruiser, dalla adventure alla classic bike, coprendo una buona parte del mercato.
Il fatto di far parte del Gurppo Qianjiang e di poter sfruttare l'esperienza di Benelli è stato di enorme vantaggio, potendo attingere a diversi modelli e componenti per sviluppare la propria gamma 2021.
La supersportiva media
La SRG 600 si basa sul motore e sul telaio della potente naked Benelli TNT600i, che eroga una potenza di 80 CV a 11.000 giri e una coppia di 54 Nm a 8.000 giri.
Numeri non entusiasmanti, pensando all'origine del modello, ma quanto basta per il mercato cinese e per raggiungere i 190 km/h di velocità massima.
La dotazione include gruppi ottici a LED, quick shift (solo per il cambio di marcia e non le scalate) e una frizione antisaltellamento.
Tutta la parte elettronica della QJ SRG 600 è gestita dalla centralina Bosch, l'impianto frenante è Brembo mentre il reparto sospensioni proviene da KYB.
Le informazioni necessarie al funzionamento e alla gestione della SRG 600 appaiono sul display TFT da 5 pollici, con schermo adattabile a seconda delle necessità.
Dalla SRG 600 il Gruppo Qianjiang intende ricavare la supersportiva per Benelli, che come abbiamo già scritto dovrebbe chiamarsi 600RR.
Le adventure bike
Un listino che si rispetti non può fare a meno dell'immancabile adventure bike e il neonato listino QJ Motor ne presenta anche due.
La SRT 750 è il modello di maggior cilindrata per il costruttore cinese, al quale avevamo già dato spazio.
In questo caso si tratta di un rebranding inverso rispetto alle altre moto: infatti è ormai certo che da questo modello prenderà vita la Benelli TRK 800, come abbiamo già visto in alcune anticipazioni.
È dotata dello stesso motore bicilindrico parallelo da 754 cc delle Benelli 752S e Leoncino 800 e sono previste due versioni: una stradale con cerchi in lega da 17” (120/70 davanti e 180/55 dietro) e una più votata a leggeri fuori strada con ruote a raggi da 19” all'anteriore (110/80) e da 17” al posteriore (150/70).
Anche la SRT 750 dispone di dotata di fari con luci a LED, accensione keyless go e un cruscotto TFT da 7 pollici.
La QJ SRT 500 è la sorella minore, dotata del motore della Benelli TRK 502, rispetto alla quale sembra più curata, con gruppi ottici a LED, freni Brembo, impianto frenante con ABS Bosch, forcellone in magnesio e display TFT da 5” che include anche la presa USB e comandi retroilluminati.
Il motore invece non è stato alterato ed eroga 48 CV e 45 Nm, mentre la moto pesa 225 kg, compreso il pieno di carburante da 19,5 litri.
La cruiser
Era apparsa anche una anticipazione sulla QJ SRV 500, una cruiser in chiave cinese derivata dalla Benelli 502C, con un faro anteriore ovale che rende l'aspetto più sportivo.
Il motore è l'attuale bicilindrico Benelli da 500 cc, che eroga 48 CV a 8.500 giri e 47 Nm a 5.500 giri, supportato da un telaio in tubi di acciaio.
Semplice il reparto sospensioni, con una forcella inclinata e un mono posteriore, quel che basta per gestire 198 kg.
La naked per tutti
Scendendo di un livello, arriviamo alla SRK 350, evoluzione della Benelli 302S.
Come suggerisce il nome, la cilindrata passa da 300 cc a 353 cc, spingendo la potenza a 36 CV a 9000 giri e la coppia a 31 Nm a 7.000 giri.
A completare il pacchetto c'è l'ABS Bosch, l'illuminazione completamente a LED, un cruscotto TFT e comandi retroilluminati, oltre a uno stile più moderno e aggressivo rispetto al suo equivalente pesarese.
La QJ SRK 350 ha un peso di appena 176 kg e grazie al baricentro basso, con un'altezza da terra della sella di 800 mm, è facilmente manovrabile anche dai motociclisti cinesi.
La modern classic
La gamma QJ Motor si conclude con una inedita classic bike, la Turismo Sport 250, che dovrebbe fare da base anche per una versione Benelli nel prossimo futuro.
Si tratta di un bicilindrico retrò raffreddato ad olio dalle prestazioni non esaltanti ma quanto bastano per il mercato cinese: 17 CV di potenza che però vengono compensati da un aspetto generale di qualità superiore a quella che normalmente assoceresti a una 250 cinese.
È dotata di un cruscotto con display LCD tondo monocromatico ma dall'aspetto retrò, freni a disco con ABS e una silhouette in stile scrambler grazie a un anteriore da 18 pollici e un posteriore da 15 pollici.