A volte il sospetto ricade sul gommista di zona, ma non questa volta. Il "simpatico" autore dello spargimento dei chiodi su di un tratto di strada tra Berceto e Pontremoli, sulla Statale della Cisa, ha compiuto infatti il gesto di sabato, con le attività chiuse. Oltre al danno la beffa, perchè non sempre con un chiodo nella gmma si riesce a proseguire la marcia e qualcuno avrà passato decisamente un brutto sabato, grazie a questa "mastalzonata".
Ecco alcune testimoniaanze raccolte dai colleghi della Gazzetta Di Parma. Alessandro Cao: "Verso mezzogiorno percorrendo in auto la Statale 62 da Berceto in direzione Pontremoli, appena dopo il ristorante Tugo ho visto un motociclista che mi aveva appena superato fermo sul ciglio, come se cercasse qualcosa sull asfalto. Dopo poco ho sentito un rumore di ferro provenire dalle gomme. Mi sono fermato a Montelungo, passato il valico della Cisa, dove ho un terreno, e ho visto un chiodo conficcato sulla ruota anteriore sinistra. Ho cercato di avvisare un ragazzo in moto che passava di lì che sulla strada. Probabilmente prima del Passo qualcuno deve essersi divertito a gettare chiodi sull'asfalto. Ho cercato intanto un gommista avendo paura che la gomma cedesse ed era pure sabato. Trovato infine un soccorso stradale a Villafranca, l’ho raggiunto in auto molto lentamente per evitare di sollecitare il pneumatico".
Un'altra sorpresa: "Lì c'era una coppia di fidanzati di Milano con la moto a terra. Anche loro erano passati per la Cisa. In officina hanno trovato ben tre chiodi da sellaio sulla gomma. Per fortuna i miei sono pneumatici spessi e quindi la camera d'aria si è salvata. Ho avvisato poi i Carabinieri del fatto. Mi è andata bene, ho perso una giornata ma poteva finire male". Alessandro Cao ha poi espresso il suo personale parere sul perché la strada fosse disseminata di chiodi: "Anche a me spesso capita di vedere i motociclisti correre in maniera spericolata sulla Cisa e capisco che con tanti villeggianti e anche bambini qualcuno abbia deciso di farsi giustizi da sé ma questo non si fa, è troppo pericoloso! ".
Fonte : Gazzetta Di Parma