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Targhe originali per i veicoli storici, si dalla Camera dei Deputati

Auto e moto d'epoca vengono toccate positivamente da una novità, sarà infatti possibile richiedere il rilascio di targhe uguali a quelle originali della prima immatricolazione 

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Chi è appassionato di auto e moto d'epoca ben conosce il problema. Da sempre (o quasi) un mezzo con targa e documenti originali ha un valore maggiore, ma in alcuni casi questi sono stati cambiati, magari anche senza che il veicolo sia passato di mano. Fino agli anni '80, ad esempio, un cambio di residenza obbligava a chiedere una nuova targa, in caso di variazione della Provincia. Ora si apre alla concreta ipotesi di ripristinare le targhe originali anche per moto e auto che negli anni le hanno avute sostituite.  

Il deputato leghista Massimiliano Capitanio è il firmatario di un ordine del giorno al Decreto Legge Semplificazioni - presentato e approvato lo scorso 10 settembre alla Camera - che permetterebbe il recupero delle targhe originali per i veicoli storici. “Con questa approvazione - ha spiegato Capitanio - sarà possibile apportare modifiche al Codice della Strada per consentire l’immatricolazione dei veicoli di interesse storico con l’utilizzo della targa della prima iscrizione al PRA, ovvero ottenere una targa nel formato e nella grafica del periodo storico di costruzione o circolazione”. Si tratta di un obiettivo da tempo perseguito dall’Automotoclub Storico Italiano (ASI), che finalmente si sta concretizzando: un ulteriore segno di sensibilità da parte delle forze politiche per la valorizzazione dei veicoli storici conservati in Italia. “I veicoli storici – ha dichiarato il deputato Giovanni Tombolato - sono un patrimonio da preservare: consentire ai collezionisti l’utilizzo della targa di prima immatricolazione è un modo per andare incontro a questo mondo di cultura e passione. Insieme ai senatori della Lega Maria Gabriella Saponara, Ugo Grassi e Stefano Corti e con la preziosa collaborazione dell’ASI abbiamo steso un testo che mira alla piena fattibilità dell’iniziativa”. “Dopo aver ottenuto la conservazione dei documenti originali anche con l’entrata in vigore del Documento Unico di Circolazione – ha evidenziato Alberto Scuro, presidente ASI – ecco un’altra bella notizia per gli appassionati, a riprova che la Federazione è un punto di riferimento serio e competente per il legislatore. La strada che stiamo percorrendo vuole portare a normative nazionali che tutelino sempre di più e sempre meglio i veicoli storici”.

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