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MotoGP, Lorenzo: "Sono stato vicino a tornare con Ducati, è quasi accaduto"

"Dopo diversi giorni di trattative, purtroppo ho dovuto dire di no a Gigi. Mi sono sentito davvero male e mi dispiace ancora adesso, perché l'ho messo in una posizione scomoda con la casa"

MotoGP: Lorenzo: "Sono stato vicino a tornare con Ducati, è quasi accaduto"

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Proprio questa mattina abbiamo pubblicato una videointervista esclusiva con Gigi Dall’Igna che, fra l’altro, ci ha confermato come l’opzione Jorge Lorenzo sia definitivamente tramontata con la decisione di Ducati di puntare sui giovani.

Parlando di Jorge ci siamo riferiti a lui come al ‘fantasma della MotoGP’, visto che il suo nome è stato legato a diverse trattative.

Oggi Autosport.com ha chiarito in una intervista al maiorchino come sono andate le cose.

“Durante il lockdown - ha detto Lorenzo - ho ricevuto una telefonata da Gigi Dall'Igna per il mio compleanno. Abbiamo parlato di questioni personali, familiari e cose del genere, e alla fine della conversazione gli ho chiesto, per curiosità, il futuro della squadra e dei piloti. Poco dopo, Michele Pirro mi ha mandato un messaggio - per metà scherzoso, per metà serio - chiedendomi se volevo tornare in Ducati. Tra la chiamata di Gigi e il messaggio di Michele ho pensato che ci fosse un certo interesse da parte della Ducati, e ho ripreso in considerazione l'idea di correre. Forse perché ero bloccato per quei pochi mesi, o perché mi mancava quella sensazione di vittoria, ma la telefonata mi ha fatto venire in mente il pensiero di un ritorno. Abbiamo iniziato le trattative, ma più ci avvicinavamo alla firma, più i fattori che mi costringevano al ritiro aumentavano di peso. Dopo diversi giorni di trattative, purtroppo ho dovuto dire di no a Gigi. Mi sono sentito davvero male e mi dispiace ancora adesso, perché l'ho messo in una posizione scomoda con la casa e avrei potuto evitarlo. Se ne fossi stato certo fin dall'inizio, non sarei nemmeno entrato in trattativa. La verità è che sarò sempre grato per la fiducia dimostrata in me, ma in quel momento ho sentito che dovevo pensare solo a me stesso, e sono giunto alla conclusione che essere un motociclista non mi si addiceva più”.

Questo mette la parola fine ad ogni illazioni sul suo futuro, dunque. Anche come collaudatore Yamaha Jorge è fermo, ma in questo caso il motivo è un altro. I tecnici giapponesi per situazioni legate al Covid-19 hanno difficoltà a viaggiare, ma il lavoro di tester è fra le priorità di Lorenzo.

“È la mia priorità. Spero che la Yamaha mi voglia ancora e che ci sia ancora il desiderio di creare un team di test che possa aiutare a migliorare la moto. Penso che con la mia esperienza e le mie sensazioni io posso portare molto”.

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