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Lambretta con motore (2 tempi) Yamaha RD350: la follia diventa moda!

Da 55 ad oltre 60 CV, "profumo" di olio ricinato ed estetica ricercata per il famoso scooter. Moda o follia?

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Chi ama il 2 Tempi, sa di cosa parliamo. La puzza di olio ricinato, è... "profumo". Un po' come la vecchia benzina Super, alzi la mano chi se la annusava ad ogni rifornimento! Faceva male, malissimo, ma di qualcosa si deve morire, e quindi almeno una volta durante il rifornimento, si inspirava profondamente. Ancora, il profumo del olio ricinato del 2 Tempi, è ineguagliabile, e quando si parla di questo ciclo di motori, viene subito in mente una sportiva: la Yamaha RD 350! In Inghilterra, in inverno fa freddo, piove e dunque c'è più tempo da passare in garage. Cosa fare? Ad esempio preparare una Lambretta con motore... RD350!

Yamaha RD 350 e la valvola YPVS

La Yamaha RD 350 fu commercializzata dal 1974 al 1994. Ne furono prodotte quattro serie, con diversi aggiornamenti, fino alla sua pensione, quando fu sostituita dalla più moderna TZR. Fu però dalla terza serie che la RD 350 diventò un bel mezzo da guidare. Era il 1983, ed il telaio e le sospensioni irrigidite facevano la differenza. Il serbatoio era più capiente (20 litri) e le carene consentivano di aver più comfort e aerodinamica (versione F). La vera differenza però, la fa il motore, poiché dotato della famosa YPVS, ovvero la Yamaha Power Valves System, dotata di valvole che parzializzano lo scarico (furno così incrementati la coppia ai bassi e medi regimi). C'era poi il doppio disco all'avantreno, il disco al posteriore e la moto raggiungeva quasi 200 km/h. La potenza? 43,5 kW ovvero 59,1 CV a 9.200 giri.

Da 55 CV a oltre 60 CV

La prima Lambretta 125 Ii aveva circa 5 CV. La 175 TV, 8,5 CV. Agli inglesi, è venuta l'idea di elaborarle, ed è "partita" una vera a propria moda. Si è capito che il motore più facile da adattare era quello della Yamaha RD 350. Detto fatto, con qualche modifica molti hanno iniziato ad elaborare le Lambretta. Una bella vernificiatura, qualche modifica alla carrozzeria, bucandola, per far "respirare" il radiatore, e qualche bella tinta, magari "Replica", per non passare inosservati.

Ore di garage per ottenere dei mezzi che superano tranquillamente le 140 miglia orarie, ovvero oltre i 200 Km/h, praticamente della bare di latta! Del resto, si parla di potenze che vanno da 55 ad oltre 60 CV, per un peso prossimo ai 110/120 Kg ed una autonomia di poco più di 50/60 km. Qualcuno ha chiaramente installato degli impianti freno maggiorati, per cercare di fermarle, ma il mezzo ha ovviamente i suoi limiti. Basta cercare su google per trovarne di ogni. Nella gallery abbiamo selezionato le più pittoresche, mentre nel video ne trovate una che gira in pista, con il motore che strilla come un'aquila.

 

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