Tu sei qui

SBK, Giornalisti della Superbike al tempo del Covid-19: istruzioni per l'uso

Come dice Jonathan Rea "Sicuramente non è semplice viaggiare in questi paesi nella situazione in cui siamo adesso, ma questo è il nostro lavoro e continueremo a farlo”  

SBK: Giornalisti della Superbike al tempo del Covid-19: istruzioni per l'uso

Il weekend di Aragon della SBK ci ha portati in Spagna. GPOne.com, infatti, è una delle poche testate giornalistiche invitate da Dorna all’interno del blindato paddock delle derivate di serie ed il viaggio in Aragona ci ha mostrato una realtà che sembra davvero lontana rispetto a quello che si sta vivendo nel nostro Paese. I numeri del contagio da Coronavirus della penisola iberica, e più in particolare nelle regioni della Catalogna e dell’Aragona, sono in aumento, e in tutta la Spagna si sono contati 23 mila positivi nell’arco di 72 ore, contro i quasi 3 mila del nostro paese, un numero circa 7 volte più alto. 

Parlando con ristoratori ed albergatori in Aragona ma anche in Catalogna (per arrivare ad Aragon siamo atterrati a Barcellona) è saltata fuori una parola che qui da noi sembra ormai lontana anni luce: “Fase Due”. Si, perché in Spagna non c’è un vero e proprio lockdown ma le persone sono comunque invitate a stare nelle loro case, le mascherine ovviamente sono obbligatorie e l’economia, ci racconta la gente del posto, è in ginocchio. Ristoranti chiusi, bar falliti, insomma un disastro per un paese che vive anche di turismo. 

Le sfide di Dorna: Una stagione troppo Spagna-dipendente?

Ma Dorna come sta affrontando questa situazione? Ricordiamo che delle 13 gare totali che mancano a chiudere i campionati di SBK e MotoGP, 7 si correranno in Spagna e cinque tra Aragon e Barcellona. Per ora, da quello che filtra, la situazione non preoccupa troppo gli organizzatori dei campionati forti dei protocolli sia nel blindatissimo paddock della MotoGP che in quello della SBK.

Proprio da Aragon abbiamo potuto vedere tutte le precauzioni messe in atto da Dorna per evitare il contagio, ricordando che nel protocollo delle derivate di serie non c’è l’obbligatorietà del tampone negativo per accedere alla pista, cosa che invece è richiesta in MotoGP.  "Ognuno ha una responsabilità in questa particolare situazione e tutti devono prenderla sul serio" ci aveva detto Gregorio Lavilla.

La questione tamponi, però, è più complessa di quanto sembra visto che tutti i top team, a partire da Kawasaki, come ci ha raccontato Jonathan Rea, fanno il test ai propri dipendenti per permettere l’ingresso nelle aree del box. Questo ovviamente preclude gli spostamenti ai pochi giornalisti presenti che possono girare nelle aree del paddock "solo per quanto necessario" ed ai quali non viene permesso l'ingresso nei box. Parlare con i piloti è comunque, ovviamente, possibile in delle duove forme che assicurano il distanziamento sociale. L'intervista avviene in una stanza ai margini della sala stampa. quasi come fosse una riunione post gara a mascherine indossate. Un altra precauzione, è l'ormai consueta misurazione della febbre avviene ogni volta che si entra in circuito direttamente nella propria auto. Per chi dorme nel paddock è stata allestita un’apposita area nella quale bisogna recarsi tutti i giorni per un controllo. 

Dorna è sicura dei suoi protocolli ma questi prossimi sette round spagnoli (ai quali vanno aggiunte anche le gare di Magny Cours e Le Mans da correre in una Francia con indici di contagio in risalita) siamo sicuri che saranno da gestire in maniera particolare. Forse è stato un errore proporre un calendario Spagna-dipendente? E non per antipatia nei confronti della penisola iberica, la stessa domanda ce la saremmo fatta nel caso in cui si fossero organizzati così tanti GP in Inghilterra, Francia, Germania e Italia. Forse in una situazione del genere sarebbe stato meglio diversificare le proposte, ma ad ogni modo bisogna applaudire Dorna per aver fatto ripartire i campionati in sicurezza“Sicuramente non è semplice viaggiare in questi Paesi nella situazione in cui siamo adesso, ma questo è il nostro lavoro e continueremo a farlo– parola di Jonathan Rea, e noi siamo totalmente d’accordo.

PHOTO: COURTESY OF PROSECCO DOC

Articoli che potrebbero interessarti