Un vecchio saggio diceva che il cambiamento non porta sempre crescita, ma non c’è crescita senza cambiamento. Questo è il caso di Glenn Irwin. Al termine di un autentico annus horribilis, si è ritrovato clamorosamente in testa alla classifica del British Superbike. Lo scorso fine settimana è stato in grado di tornare sul gradino più alto del podio a Snetterton, un successo che mancava da quasi due anni. Grazie all'ottimo feeling trovato con la nuova CBR 1000 RR-R, il portacolori Honda Racing UK si candida a rivestire un ruolo da protagonista gestendo un buon margine di vantaggio rispetto ai diretti inseguitori.
Al debutto nella top class del Regno Unito nel 2016 con Be Wiser PBM Ducati dopo un biennio passato nel British SuperSport 600, Glenn Irwin ha fatto il salto di qualità nel 2018 con la prima personale qualificazione allo Showdown e la vittoria in Gara 1 nel round conclusivo in quel di Brands Hatch. Parallelamente, il periodo nero è però iniziato proprio durante tale stagione. Malgrado l'annuncio del rinnovo contrattuale con Be Wiser PBM Ducati, i rapporti tra l'allora 28enne e il team manager Paul Bird non sono stati più gli stessi. Una serie di dichiarazioni hanno sancito il divorzio tra le parti, con il conseguente approdo di Glenn Irwin alla corte di JG Speedfit Bournemouth Kawasaki.
Vuoi per le tre stagioni trascorse in sella alla Panigale V2, vuoi per la pesante eredità lasciata dal campione 2018 Leon Haslam, con la Ninja ZX-10RR non si è mai trovato. Conclusa anzitempo questa parentesi, per il vincitore del Macau Grand Prix 2017 si sono aperte le porte di TAS BMW. Nonostante i risultati sempre più in crescendo, l'esperienza con la compagine di Hector e Philip Neill è poi durata solamente quattro round, con un comunicato stampa uscito dopo il week-end di Assen, come un fulmine a ciel sereno. Chiusa in anticipo la stagione 2019, Glenn Irwin ha trovato nuova linfa in Honda Racing UK. Voluto fortemente da Havier Beltran per ricomporre l'accoppiata della seconda metà del 2018 in PBM Ducati con il fratello Andrew, i risultati si sono visti fin dalle prime apparizioni in pista.
Sebbene il debutto sia avvennuto in netto ritardo rispetto alla concorrenza per problematiche logistiche, l'inaspettato lockdown ha sicuramente aiutato in questo senso. La chance Honda ha rappresentato una concreta opportunità di riscatto. Ripartire da Honda Racing UK, con annesso supporto della casa madre, era proprio quello che ci voleva. Pronti via e la CBR 1000RR-R ha stupito tutti per velocità e costanza. Nel corso del debutto stagionale di Donington Park, il pluri-vincitore della North West 200 ha conquistato ben tre secondi posti. Rispetto agli errori del fratello più giovane Andrew, col passare delle gare è emersa la maggior esperienza e tenecia di Glenn.
Mancava solamente una nuova affermazione per interrompere il digiuno di due anni. Questa non si è fatta attendere più di tanto, arrivando già nel successivo appuntamento di Snetterton. In Gara 3 si è dimostrato imprendibile per chiunque, con una vittoria giunta quasi in scioltezza al compimento di una bellissima battaglia con il trio Ducati composto da Iddon - Bridewell - Brookes. Il 30enne di Carrickfergus, al contempo, si è ritrovato in testa alla classifica di campionato con 118 punti. Le lunghezze di vantaggio su Christian Iddon sono 23, addirittura 32 su Tommy Bridewell. Un buon margine da gestire in attesa del giro di boa del British Superbike, soprattutto se si considera che quest'anno non verranno disputati i consueti playoff di stagione.