Johann Zarco era senza dubbio uno degli uomini sotto la lente d’ingrandimento oggi, e tutto è andato nel verso giusto. La (prima) corsa del francese è iniziata come annunciato dalla pit lane, ma questo non gli ha impedito di recuperare posizioni su posizioni.
“Il piano della prima gara era quello di impormi un passo e recuperare piano piano. Ho impiegato cinque o sei giri per arrivare sul gruppo: il commissario di gara che doveva darmi il via credo si fosse addormentato, dato che ci ha messo davvero tanto”.
In seguito è poi arrivata la bandiera rossa, un toccasana per Zarco, e la successiva ripartenza, che ha permesso al francese di chiudere 14°.
“Ho senza dubbio beneficiato della bandiera rossa. Dopo 15 giri consecutivi infatti ho cominciato a sentire il dolore, mentre al secondo start l’adrenalina mi ha fatto tornare in forma, cosa che mi ha sorpreso dato che ieri ero molto preoccupato. Non ho preso antidolorifici, perché volevo avere il pieno controllo sulla mano. I due punti più duri della carriera? L’anno scorso ho colto risultati simili faticando molto di più quindi direi di no”.
A fronte di una gara di questo tipo Zarco può ovviamente recriminare, dato che senza penalità sarebbe (forse) potuto essere uno dei contendenti per il podio.
“Senza infortunio e senza penalità sarei partito dalla prima fila, e non so dove sarei potuto arrivare. Ieri sono stato sorpreso dalla mia velocità, dato che sono stato quasi più veloce da infortunato che da sano, ma ho imparato tante cose utili nel corso del weekend”.
Tante cose imparare dunque, ed un punto debole da sistemare per essere davvero pronto a cogliere dei risultati di alto livello.
“Attualmente il mio punto debole è l’essere efficace in gruppo. Mi sento a mio agio in sella e sono veloce da solo, ma in gruppo fatico ad esserlo altrettanto nel corpo a corpo in gruppo. Sul finale ho lottato con Fabio, io ero forte sul dritto e lui in frenata, ed alla fine non sono riuscito a batterlo nonostante mi sentissi più forte”
Impossibile poi non parlare del “ritorno” di Zarco in curva 2 durante una gara, con Johann arrembante ma cauto.
“Ho avuto tre volte la possibilità di passare in quel punto e l’ho fatto, ma ho chiuso leggermente il gas dato che la moto si muoveva tanto e non ero in grado di piegare come avrei voluto, per questo più volte mi hanno passato alla tre in frenata. In quella curva ho anche fatto di tutto per restare sulla sinistra, ed anche per questo ho subito dei sorpassi”.