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MotoGP, Joan Mir: "Non penalizzare Espargarò è stata una vergogna"

"Io sono stato penalizzato per essere andato sul verde e Martin ha perso la vittoria in Moto2. Anche Zarco e Dovizioso dovevano essere penalizzati nel corso del weekend. Sono molto arrabbiato"

MotoGP: Joan Mir:

Nel caos della sicurezza e dell’applicazione del regolamento in questo doppio weekend al Red Bull Ring si è aggiunto anche un nuovo capitolo aperto dalle pesanti parole contro la direzione gara pronunciate da Davide Brivio al termine della corsa (TROVATE L’ARTICOLO COMPLETO QUI). 

Casus belli per Suzuki, la mancata penalizzazione a Pol Espargarò, andato molto largo fuori dall’ultima curva durante la battaglia con Miller. La manovra ha poi favorito Oliverira, lanciandolo verso la vittoria. Dietro al pilota KTM, secondo Suzuki, Joan Mir era pronto a sfruttare l’uscita di pista per mettere ancora (dopo il secondo posto della scorsa settimana) la GSX-RR sul podio. 

“Sono davvero arrabbiato – ci ha detto Mir dopo la gara – Oggi io sono stato penalizzato giustamente perché ero andato sul verde e ho dovuto cedere una posizione e anche Martin ha perso la vittoria per lo stesso motivo in Moto2 e Bezzecchi non era così vicino a lui. Perchè non si è fatto lo stesso per Espargarò? E' una vergogna e così non è per nulla onesto, non ho ancora parlato con Davide Brivio ma sicuramente faremo qualcosa, non so se un appello o altro, ma ci muoveremo”.

Pensi che lo Steward Panel in questi due weekend abbia peccato di affidabilità?

“Una cosa del genere non è davvero possibile, stamattina nel warm up Zarco era in mezzo alla pista durante il mio giro buono e la stessa cosa è successa con Dovizioso nel Q2. Nessuno se ne è preoccupato e nessuno mi ha chiamato in Safety Commission. La dinamica di ciò che è successo è molto chiara, basta vedere le ultime due curve: Pol rimane esterno e se Miller avesse allargato portandolo fuori non ci saremo lamentati per una mancata penalità ma Jack non ha fatto nulla, solo che quando si è a quelle velocità e così esterni si esce di pista. Cosa sarebbe successo se fuori dalla curva ci fosse stata la ghiaia? Lui va sul verde e giustamente apre tutto il gas, io non sono arrabbiato con Pol perché lui non ha fatto nulla di male, ma con la direzione gara”. 

Mir è in fiume in piena e chiede l'intervento della Direzione di Gara anche per l'incidente di Vinales che ha causato la bandiera rossa.

"Ho adottato le pastiglie dei freni più piccole, come sempre, perché non ho avuto problemi di frenata per tutto il weekend, mentre la Yamaha ha deciso di non cambiare nonostante le difficoltà incontrate dall'inizio del weekend. Ho sentito che Maverick ha avuto problemi dal quarto giro in poi e questo è un comportamento irresponsabile perché ha messo in pericolo tutti gli altri piloti. Di solito quando qualcuno causa una bandiera rossa viene messo sotto inchiesta. Spero che ci sarà un'indagine su quanto è successo".

 

Ad ogni modo le prestazioni di questo weekend e anche della scorsa settimana confermano i grandi passi in avanti fatti dalla Suzuki. Potete giocarvi il mondiale?

“Sicuramente siamo una forza del campionato, lottare per il podio e per la vittoria qui in Austria con tanti cavalli in meno rispetto alle altre moto, significa che abbiamo un pacchetto davvero bilanciato. Sono orgoglioso della mia squadra, possiamo lottare per il titolo”. 

Oltre al disappunto per il podio mancato cosa puoi dirci di questa gara?

“Non devo dare troppe spiegazioni, come ho detto prima è stata una vergogna. Abbiamo lavorato tanto, avevamo la velocità e il passo per vincere ma per qualche motivo non è successo. Sono stato sfortunato con la bandiera rossa perché con meno benzina a bordo KTM e Ducati andavano davvero forte sul rettilineo. In queste due settimane siamo migliorati davvero tanto”. 

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