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MotoGP, A. Espargarò: "Vinales? Moto più veloci e i freni non tengono il passo"

"Per fortuna non c'era nessuno davanti a Maverick, le forze in ballo in frenata sono sempre maggiori. Soddisfatto della gara, la moto è migliore dell'anno scorso e voglio dimostrarlo"

MotoGP: A. Espargarò:

Si è chiuso con una 12° posizione il secondo fine settimana in terra austriaca per Aleix Espargarò, con la piccola soddisfazione di aver messo le proprie ruote davanti a quelle di Fabio Quartararo. Una gara non facile per lo spagnolo, che si reputa comunque soddisfatto della propria prestazione.

“In gara 2 ho davvero colto il massimo - spiega - in rapporto al nostro potenziale su questa pista, chiudendo a sei secondi dal leader e facendo un buon passo. Non sono partito in una buona posizione purtroppo, ma non ho chiuso lontano da Rossi e Zarco, quindi è stata una buona corsa per me”.

Nonostante ciò Aleix non nasconde la soddisfazione nel lasciare la Stiria, ed un tracciato considerato ancora una volta pericoloso.

“Per varie ragioni sono felice di lasciare il Red Bull Ring. La prima è che non è la pista migliore per Aprilia, la seconda è che un circuito pericoloso: quando ho visto la bandiera rossa e sapevo che Maverick stava bene ho pensato “Non un’altra partenza su questa pista per favore”. Credo si dovrà parlare del layout di questo tracciato”.

Anche oggi infatti si sono vissuti momenti di paura, a causa del mancato funzionamento dei freni di Maverick Vinales in fondo al rettilineo d’arrivo.

“Ho avuto un problema simile in Giappone anni fa. Anno dopo anno andiamo più veloce, le forze in ballo in frenata sono sempre maggiori ed i freni non sono migliorati di pari passo. Quello che è successo a Maverick è una delle cose più brutte che può capitare ad un pilota, e per fortuna non c’era nessuno davanti a lui”.

In conclusione Aleix pensa al futuro e dunque alla prossima doppia tappa di Misano, in vista della quale lo spagnolo ha le idee chiare.

“Abbiamo alcuni piccoli problemi in ogni weekend, che non ci permettono di esprimere il nostro vero potenziale, ma se analizziamo il mio passo in varie gare il risultato sarebbe potuto essere di gran lunga migliore. Dobbiamo riuscire ad usare la totalità del nostro potenziale in vista del futuro: la moto di quest’anno è dieci volte meglio della precedente, e dobbiamo dimostrarlo al mondo con i risultati”.

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