Tu sei qui

MotoGP, P.Espargarò: "Quando tornerà Marquez capirò il vero livello della KTM"

"Lui è il migliore pilota in griglia e senza di lui non sono certo che la nostra moto sia realmente migliorata così tanto. Zarco? Ha ragione Valentino, dobbiamo usare la testa a 320 km/h"

MotoGP: P.Espargarò:

Pol Espargarò si è confermato oggi il pilota da battere al Red Bull Ring. Domenica scorsa la vittoria gli è stata probabilmente portata via da una strategia sbagliata che l'ha costretto a ripartire per la seconda parte di gara con gomme diverse rispetto alla prima, che fino a quel momento aveva dominato. C'è stato poi l'incidente con Oliveira che non solo l'ha tolto dalla lotta per la top five, ma ha anche aumentato la tensione nei box KTM.

Lo spagnolo oggi ha però rimesso subito le cose a posto, conquistando la prima posizione nella classifica combinata delle libere del venerdì e dimostrando ancora una volta che il 2020 è senza dubbio l'anno della definitiva maturazione del progetto MotoGP per la Casa di Mattighofen. Espargarò ha tuttavia voluto sottolineare nell'incontro con i media che in pista manca il riferimento, ovvero quel Marc Marquez con cui condividerà il box in Honda dal 2021. 

"E’ stata un'ottima giornata, forse anche migliore di come era partita la scorsa settimana. Ho fatto il miglior tempo nel pomeriggio - ha commentato Espargarò - che è anche più difficile perché la temperatura è leggermente aumentata. Sono stato vicinissimo al mio miglior tempo di sempre qui e anche il lavoro sulle gomme da gara è andato bene. Sembra che sia tutto pronto per arrivare in condizioni perfette al warm up e pensare subito alla gara dopo". 

La KTM è oggi una delle migliori moto in pista. Quando hai realizzato che la moto 2020 rappresentava un così grande balzo in avanti?

"Non è andata proprio così perché non abbiamo fatto una moto completamente nuova da una stagione all’altra. Abbiamo cambiato tanti pezzi sulla moto, dal telaio all’elettronica, fino a dettagli sul motore. Poi c’è anche da dire che le nuove Michelin funzionano molto bene per noi, rispetto a quanto non facciano su altre moto. In realtà non c’è stato un momento in cui mi sono detto ‘Questa moto è incredibile’ anche perché non abbiamo cambiato poi troppo".

Quindi è stata una sorta di sorpresa per te ritrovarvi così veloci?

"A volte in realtà ho quasi difficoltà a credere che noi siamo così veloci. Non voglio essere negativo, sono sempre positivo ma so che il miglior pilota in griglia non è qui. Marquez è a casa ed a me piacerebbe confrontarmi con il miglior pilota che c’è, perché vorrei capire lui cosa potrebbe fare. Nakagami è abbastanza veloce ultimamente e Marc di solito è parecchio più veloce di lui. Siamo migliorati e questo è innegabile, ma vorrei capire se siamo davvero così veloci come sembriamo e questo ancora non lo so. Voglio prima provare questa moto su altre piste e capire il nostro livello, perché ad esempio a Jerez il nostro livello non è stato lo stesso che abbiamo tenuto a Brno e qui. Voglio restare tranquillo e con i piedi a terra". 

Siete anche tra gli unici ad aver davvero compreso al 100% le nuove Michelin.

"In realtà abbiamo anche chiesto a Michelin come mai noi usiamo gomme che altri non usano. Rispetto all’anno scorso noi quest’anno possiamo usare gomme che l’anno scorso non potevamo neanche immaginare di usare in gara. Oggi pomeriggio ho usato la gomma dura e sono andato fortissimo, la Honda al momento non può usarla, non la sfrutta. E’ strano, ma in realtà non conosciamo la ragione per cui questo accade". 

Dopo il diverbio con Oliveira avete fatto un incontro con tutti i manager KTM. Come è andata?

"La cosa migliore da fare in questi casi è sedersi con tutti, con i manager, con i tecnici e parlare apertamente. Alla fine è anche meglio quando i problemi accadono con i propri compagni di squadra perché basta parlarne e risolvere tutto tra di noi. Era la cosa migliore da fare per poi tornare a lavorare e l'abbiamo fatto". 

La Suzuki sembra molto veloce qui. Può essere una sfidante per la vittoria domenica?

"La Suzuki è stata velocissima sia la settimana scorsa che oggi. In gara loro hanno dovuto fare le cose al contrario di noi, perché sono stati costretti a montare le medie e si sono resi conto in gara di essere velocissimi con quelle. Rins era davvero competitivo ed anche oggi sono stati entrambi velocissimi e penso che siano tra i piloti da battere domenica. La moto sembrava già ottima in Qatar, ma fino a questo momento non erano stati in grado di mostrare tutto il potenziale. Secondo me ci stanno riuscendo qui per la prima volta in stagione". 

Come giudichi la decisione riguardo Zarco, la trovi equilibrata?

"Giudicare manovre come quelle di Johann non è il mio lavoro, ma di certo per le velocità che tocchiamo in pista dobbiamo stare molto attenti. Quando le cose accadono, lo fanno in modo molto veloce e pericoloso. Dorna sta facendo di tutto per migliorare la conformazione della pista, le via di fuga, ma alla fine la responsabilità di quanto avviene in pista è tutta nostra. In quel punto noi siamo davvero velocissimi, e come ha detto Valentino è importante essere molto responsabili". 

Pensi che il posizionamento di quelle barriere all'interno della curva aumenti la sicurezza?

"Hanno messo un muro nella via di fuga e se lo colpisci, non sembra poi così sicuro. Non vorrei finire in quella situazione, ma di certo la Dorna ha fatto il massimo per metterci in una situazione di maggiore sicurezza dopo quanto accaduto la scorsa settimana. L’unica altra cosa che si può fare è parlare tra noi piloti in safety commission, perché siamo noi che non dobbiamo creare queste situazioni in pista. Ci sono tante cose di cui parlare sulla pericolosità della pista, ma non lo sarebbe senza gli errori umani". 

Il Red Bull Ring è un tracciato pericoloso secondo te, oppure si sta forse esagerando?

"Secondo me troppi hanno puntato il dito contro la pista quando si è trattato di un errore umano quanto accaduto la scorsa settimana. Siamo noi piloti a dover stare attenti e pensare bene a quello che facciamo. I muri sono ovunque nelle piste su cui giriamo e sappiamo che Dorna fa il massimo per migliorare. Ma ribadisco, resta a noi la responsabilità, tutto avviene nella nostra testa e possiamo fare molto di più noi con la nostra testa di quanto possa fare Dorna con gli air fence in giro per il mondo". 

 


Articoli che potrebbero interessarti