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MotoGP, Rossi: "Zarco? Un pilota non può permettersi errori così gravi"

VIDEO - "Non ha intenzionalmente causato una carambola del genere ma l'incolumità nostra e degli avversari è più importante di guadagnare una posizione"

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Giovedì Franco Morbidelli e Johann Zarco verranno convocati dagli Steward della FIM per decidere su eventuali colpe nell’incidente che li ha visti coinvolti la scorsa domenica al Red Bull Ring. Nella carambola scatenatasi, due dei piloti che hanno rischiato di più sono stati Valentino Rossi e Maverick Vinales, sfiorati dalla moto di Franco, che è passata fra loro quasi al millimetro.

A caldo, il Dottore aveva accusato Johann di avere volontariamente provocato una situazione di pericolo. A qualche giorno dell’incidente, Valentino è tornato parlare del fatto, o meglio a scrivere, sui suoi profili social, corredando le parole con il video che vedete qui sopra.

Queste le sue parole, in cui riconosce l’involontarietà di Johann pur non giustificandolo.

Le immagini dalla mia telecamera sono quelle che mi fanno più paura, perché da qui si può capire la velocità con cui la moto di Franco ha attraversato la pista proprio davanti a me. È passata talmente forte che io non l’ho neanche vista, quando sono tornato ai box ero già abbastanza scosso per aver visto la moto di Zarco letteralmente volare sopra la testa di Maverick. Miracolosamente non si è fatto male nessuno ma spero che questo incidente faccia riflettere tutti, soprattutto noi piloti. Zarco non ha intenzionalmente causato una carambola del genere, ma resta comunque un grave errore di valutazione, che un pilota di MotoGP non può permettersi, soprattutto in una staccata da 310 km/h. Spostandosi velocemente sulla destra e frenando “in faccia” a Franco, non gli ha lasciato il posto per rallentare, quindi Morbidelli non ha potuto fare altro che centrarlo a tutta velocità. Capisco che in gara ci si gioca tanto e tutti danno il massimo per stare davanti, ma non dobbiamo dimenticarci che il nostro è uno sport pericoloso e l’incolumità nostra è dei nostri avversari è molto più importante che guadagnare una posizione”.

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