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SBK, Portimao: il Bello, il Brutto, il Cattivo

In Portogallo Rea fa la caccia grossa, trasformandosi da Cannibale in Squalo, ma c’è qualcuno che riesce a salvarsi dalle sue fauci 

SBK: Portimao: il Bello, il Brutto, il Cattivo

Sarà forse la vicinanza dell’Oceano, quella che ha consentito la metamorfosi di Johnny Rea da Cannibale a Squalo. In Portogallo il nordirlandese si è rivelato infatti un predatore a tutti gli effetti, a tal punto da non risparmiare quasi nessuno nella sua caccia nei profondi abissi. Qualcuno però, anche se soffrendo, è riuscito a salvarsi dalle fauci del cinque volte iridato.

Cosa che invece non è accaduta nella SuperSport, dove un certo Andrea Locatelli continua a fare di tutti i suoi avversari un solo boccone. È una storia che dura dall’Australia, che è continuata in Spagna fino ad arrivare in Portogallo e che rischia di proseguire tra tre settimane ad Aragon a meno di clamorosi colpi di scena.      

IL BELLO - Bello, bellissimo! Cosa chiedere di più a Johnny Rea dopo un weekend del genere? A dir la verità fatichiamo pure noi a trovare le giuste parole di fronte alla superiorità manifesta del nordirlandese sui saliscendi di Algarve. Il cinque volte iridato arrivava a Portimao con 24 punti da recuperare nei confronti di Redding e ha salutato il britannico rifilandogli quattro lunghezze di distacco. Se qualcuno ha i termini giusti per definire il suo weekend è pregato di contattarci.      

IL BRUTTO – E pensare che dopo Jerez la strada sembrava essere imboccata. A quanto pare Marco Melandri è finito completamente fuori percorso. Un fine settimana da dimenticare a tutti gli effetti quello del portacolori Barni, costantemente lontano dalle posizioni che contano e chiamato a indossare la veste di spettatore.  

IL CATTIVO – A Jerez si è rivelata la moto da battere, a Portimao invece sembrava una lontana parente. I saliscendi di Algarve hanno infatti messo a dura prova le qualità della Ducati V4, il cui weekend è stato salvato in extremis da Scott Redding. Adesso che si a va ad Aragon, tra tre settimane, si spera che il vento cambi nell’immediato.   

LA CONFERMA – La SuperSport regala gare entusiasmanti e avvincenti dalla seconda posizione a seguire. Già, perché davanti a tutti c’è sempre un certo Andrea Locatelli, il quale sta recitando un copione a parte, senza che nessuno riesca ad avvicinarsi. Un vero e proprio dominio per colui che è lo Squalo della 600, che in questo Campionato ha fatto 5 su 5. La categoria gli sta già andando stretta.  

LA DELUSIONE – Quello di Midori Moriwaki è senza dubbio uno dei sorrisi più apprezzati del paddock. Una persona gentile e disponibile, nonché dotata di una grandissima intelligenza e sensibilità. Non vogliamo però essere nei suoi panni nel vedere i propri portacolori costantemente in fondo al gruppo. Una situazione iniziata lo scorso anno e che non sembra trovare la parola fine. Una persona del suo calibro, che proviene da una delle famiglie considerate un’istituzione nel mondo delle corse, non merita un simile spettacolo.   

L’ERRORESe Toprak Razgatlioglu vuole giocarsi il Mondiale non può permettersi certi errori! La caduta in Gara 2 pesa infatti come un macigno nella corsa del turco al titolo, tanto da essere sprofondato a oltre 30 punti da Rea. Possiamo apprezzare sicuramente la sua rimonta, che gli ha consentito di risalire fino all’ottava piazza, ma il conto da pagare è ben salato.

LA SORPRESA – In SuperSport c’è un giovane ragazzo spagnolo arrivato dalla 300, che sta cercando di mettersi in luce. Giù il cappello di fronte al rookie della 600, ovvero Manuel Gonzalez, che a Portimao ha conquistato un sesto posto di quelli da incorniciare. Non possiamo augurargli che sia di buon auspicio.

IL SORPASSO – Gara 1, Rinaldi su Redding. Il pilota Go Elven si è trovato davanti quello ufficiale, ma lui ha messo da parte ogni tipo di timore riverenziale. Attacco secco e deciso, che gli ha consegnato il quinto posto al sabato pomeriggio.

LA CURIOSITA’ – Ovviamente non vogliamo tirargliela, ma Scott Redding è l’unico pilota nelle prime dieci posizioni  a non aver ancora collezionato un solo ritiro. Una nota di merito quindi per il pilota Ducati, che in questo 2020 sta sfidando Rea all’insegna della costanza. Come abbiamo detto, il nordirlandese ha fatto la caccia grossa a Portimao, ma il britannico è riuscito in parte a cavarsela. Sarà anche vero che ha visto evaporare il proprio bottino di 24 punti, ma la sfida non è ancora finita. Anzi, è appena iniziata.

IO L’AVEVO DETTO – A Jerez abbiamo domandato a Rea: “Johnny, vista la costanza di Redding, come pensi di recuperare 24 punti?”. Risposta: “Secondo me è inutile preoccuparsi. A Portimao le cose potrebbero cambiare”. Mai contraddire il Cannibale!

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