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MotoGP, Zarco:"Su KTM nessun rimpianto, da Ducati supporto superbo"

"Sono felice per loro, ma non ho ripensamenti. Binder ha fatto per KTM quello che avrei dovuto fare io. La Ducati mi sta aiutando. Il podio mi aiuta per il futuro, ma voglio confermarmi in Austria"

MotoGP: Zarco:

Johann Zarco ha messo a segno una vera impresa a Brno, riuscendo prima a conquistare la pole position al sabato per poi concretizzare anche un podio assolutamente inaspettato in gara. Che il francese potesse essere molto veloce sul giro secco, era apparso già abbastanza chiaro. Ma che addirittura potesse reggere i 21 giri di gara con un passo da podio non era assolutamente lampante. 

Zarco c'è invece riuscito, arpionando una terza piazza assolutamente incredibile ottenuta dopo aver anche scontato una penalità sotto forma di long lap penalty in seguito all'incidente che l'ha visto coinvolto con Pol Espargarò, caduto rovinosamente in curva 1 per una incomprensione con il francese. Johann ci ha messo poco a prendere le misure alla Ducati GP19, una moto che sulla carta sarebbe potuta essere ostica quasi quanto la KTM del 2019 e che invece sta interpretando in questo momento meglio dei piloti ufficiali, visti i risultati di Brno di Dovizioso, Miller e Petrucci. Questo podio si aggiunge alla pole di ieri nel rafforzare la posizione di Zarco in Ducati in vista del futuro. Una sella in Pramac sembra il minimo per lui nel 2021, ma di questo passo potrebbe anche arrivare a scalzare Dovizioso nel team Factory.  

"E’ bene sognare a volte - ha dichiarato Zarco - oggi il podio sembrava un sogno, invece ce l’abbiamo fatta. Devo dire grazie alla Ducati per quello che sto vivendo, da quando abbiamo iniziato a conoscerci a dicembre. Questa gara è stata incredibile, già la pole è stata una bella sorpresa ieri. L’unica cosa che volevo fare oggi era partire bene e cercare di avere subito un ritmo veloce, perché sapevo che senza una buona partenza sarebbe stato difficile prendere il ritmo".

Adesso che hai visto vincere la KTM, hai qualche ripensamento riguardo la tua scelta del 2019? Magari avresti dovuto aspettare. 

"Sono felice per Brad e anche per KTM. Lui è riuscito a fare quello che io non sono riuscito a fare per loro l’anno scorso. Hanno fatto un grande passo in avanti durante l’inverno sulla moto. Lui è arrivato sulla moto a mente fresca, senza aver guidato altre moto prima e questo lo sta aiutando a fare le cose nel modo giusto. Era già stato veloce a Jerez e gli altri piloti sono stati fortunati che lui abbia avuto problemi lì, perché sarebbe senza dubbio salito sul podio. Oggi è stato bravissimo con le gomme!".

Quindi nessun rimorso.

"Non ho nessun rimorso per la mia scelta di lasciare KTM. In quel momento nel 2019 stavo soffrendo troppo ed avevo bisogno di un cambiamento, soprattutto per me stesso. Sentivo di avere bisogno di altro, sentivo che nonostante stessi guadagnando bene non era quello che volevo. Dovevo anche essere onesto con KTM, e gli ho detto che avrei preferito fermarmi piuttosto che essere così lento con la loro moto. E’ stato un passo enorme, ma quando a dicembre ho iniziato a conoscere la Ducati ho iniziato a riprovare quale buone sensazioni che avevo in Moto2. Non so se dipende dalle persone, dalla squadra, dalla moto. Di fatto però la Ducati mi ha dato subito grande confidenza a Sepang ed ho potuto iniziare a spingere subito. Per KTM va benissimo oggi avere Brad, ha mostrato chi è già l’anno scorso in Moto2, quando avevano problemi con la moto e lui riusciva ad andare oltre i problemi. La MotoGP non riesce mai ad essere una moto perfetta, quindi è merito suo se è riuscito a sfruttarla e vincere". 

Racconta la tua gara di oggi, una grande impresa. 

"La mia partenza non è stata buona, ho dovuto subito recuperare. Ho capito che avrei potuto tenere il ritmo di Morbidelli, ma non sono riuscito a restare subito con lui. Dopo qualche giro invece mi sono liberato del gruppetto di piloti che stavano nel mezzo ed ho potuto spingere. Pol Espargarò nel frattempo mi aveva attaccato perché aveva più ritmo e poteva riprendere quelli ancora più avanti. Però ha commesso un piccolo errore per la foga andando largo alla prima curva. Io mi sono messo in traiettoria, ho pensato che potesse vedermi, ma mi sbagliavo".

Ti sei accorto subito della sua caduta?

"Ho sentito che ci siamo toccati ma non l’ho visto cadere. Me ne sono accorto dopo perché ho smesso di sentire il rumore della sua moto. Ero anche preoccupato che potesse capitare qualche penalità, perché adesso le regole sono molto severe in caso di contatto. Mi aspettavo di ricevere una penalità che però non arrivava, poi mi è apparsa la scritta del long lap penalty. Lì mi sono detto che avrei perso il terzo posto. Poi ho visto che sono riuscito tenere il terzo posto, quindi ho pensato solo a spingere. Magari il fatto di usare per strada la Multistrada mi ha aiutato per fare velocemente il long lap penalty!"

Durante la gara hai pensato che magari avendo una gomme media avresti potuto lottare per vincere?

"Se avessi messo la media anche io all’inizio non avrei potuto tenere quel ritmo gara. Il mio stile di oggi mi ha aiutato perché calzava perfettamente con le gomme morbide. Ma se dovesse essere necessario spingere ed essere più aggressivi, devo farmi trovare pronto". 

L'anno scorso eri in difficoltà, come hai fatto a resettare e farti trovare così pronto per il 2020?

"Ho fatto il vuoto nella testa in inverno, avevo tantissima voglia di fare bene con questa moto, avevo davvero una voglia incredibile di guidare bene questa moto. Visto il tempo che ho segnato in qualifica, mi sono detto che avrei potuto tenere un passo più lento ma sarebbe stata la stessa cosa per tutti. Ho pensato che sarebbe stato difficile per me e per gli altri tenere un passo di alto livello e devo dire che partire davanti aiuta molto. La prima metà di gara stacchi già quelli dietro, quindi è fondamentale poter partire così avanti in griglia. Oggi ho anche imparato che devo capire come sfruttare bene la partenza, perché è fondamentale. In alcuni giri mi sentivo fortissimo in ingresso curva ed anche in percorrenza, quindi non so dire se per quanto riguarda la guida oggi ho imparato qualcosa di nuovo, ma so per certo che ho confermato alcune cose che già sapevo riguardo quello che è necessario per andare forte con la Ducati". 

Nella classifica 'virtuale' delle preferenze Ducati, oggi hai guadagnato parecchi punti.

"Non voglio pensare troppo al perché qui io sia stato il più veloce tra i piloti Ducati, ma di certo sono felice di aver guadagnato punti nella testa di Ducati, in chi decide. Mi stanno dando un supporto superbo, a me ed alla squadra. Spero di meritarmi qualcosa di buono, questo risultato è arrivato per fortuna prima del previsto. Ora però devo confermare questa velocità anche in Austria e so di averne la chance perché su quella pista la Ducati va sempre forte. Ma non creco che sarà facile". 

Il Red Bull Ring è una pista che ti piace, pensi di poterti ripetere?

"E’ una delle piste migliori per me, in Moto2 ho avuto subito grandi sensazioni. Al Red Bull Ring feci un evento per KTM l’anno scorso e mi diedero una Super Duke 1290 e non volevo più scendere dalla moto. La pista mi piace moltissimo. Sono curioso di vedere cosa si può fare con una Ducati lì. In ogni caso dovrò puntare a fare il massimo, perché su una MotoGP se non punti a fare il massimo sei indietro. Ma il massimo della Ducati a Spielberg, sembra essere interessante". 


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