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MotoGP, La crisi di Dovizioso: "Il contratto? Sono umano, tutto mi influenza"

"Ma il problema qui sono le Michelin, l'unica differenza con la moto precedente. Questa  è l'unica cosa chiara che ho in testa". Petrucci: "Le Yamaha saranno favorite domani ma ne vedremo delle belle da metà gara in poi"

MotoGP: La crisi di Dovizioso:

A Brno c’è una Ducati che gioisce, ma forse è quella sbagliata. Nel box del team Avintia si festeggia alla caduta di Fabio Quartararo che, di fatto, ha consegnato la pole position nelle mani di Johan Zarco. Ci si abbraccia e si esulta mentre nel box Ducati Ufficiale il morale è diametralmente opposto a partire dal lato di Andrea Dovizioso, fermo al Q1 e che domani partirà dalla 18° casella, sesta fila. Il suo peggior risultato in top class su una pista che lo ha visto vincitore nel 2018 e secondo nel 2019.

“L’unica cosa diversa dallo scorso anno è la gomma – ci ha detto Dovi – ed i problemi alla gomma sono anche l’unica cosa chiara nella mia testa. Questa situazione va avanti dai test invernali e con il team non siamo ancora riusciti a trovare una soluzione. Abbiamo provato a cambiare molto ma non guido come negli anni passati”. 

Oggi, è stata una delle più brutte giornate, sportivamente parlando, da quando sei in top class. La situazione contrattuale incide su questo?

“Tutto incide, anche noi piloti siamo umani”.

Qualcuno vede nel tuo caso una similarità con quello di Vettel con la Ferrari. Anche le sue prestazioni sono scadute dopo la crisi contrattuale.

"Io cerco di concentrarmi solo su ciò che ritengo importante in quel momento, senza lasciarmi troppo coinvolgere, ma scusatemi non voglio rispondere a questa domanda".

Cosa non sta funzionando rispetto alle scorse stagioni?

“Non riesco a controllare la frenata a partire dall’inizio fino all’uscita. Non ho il controllo dello scivolamento e nemmeno della stabilità, è per questo che vedete così tanti movimenti sulle nostre moto. La cosa più complicata è che solitamente so esattamente il perché del mio essere veloce o lento. Questa volta no”.

Davanti a tutti, però, c’è una Ducati, quella di Zarco. Come giudichi questa sua pole position?

“Zarco ha fatto un gran giro dietro ad un altro pilota ma alla fine ha fatto la pole, bisogna riconoscerlo e fargli i complimenti. Però è solo un gran giro, voglio vedere che passo avrà domani". 

Che effetto fa vedere tre moto satellite nelle prime tre posizioni? 

"Ora come ora i team satellite e i team ufficiali lavorano in modo diverso. In tanti hanno un trattamento da ufficiale anche nei team privati e poi la moto, almeno la nostra, non è così cambiata rispetto al 2019". 

Per la giornata di domani che gara ti aspetti?

“Non so davvero cosa pensare, tutti avremo dei problemi con le gomme e sarà interessante vedere quale sarà il ritmo. Dovremmo correre una gara intelligente, vedremo come andrà”. 

Petrucci: "Yamaha favorita"

Dall’altra parte del box, invece, Danilo Petrucci è riuscito a qualificarsi per il Q2 chiudendo il suo sabato in ottava posizione. Petrucci ha pagato però quasi 8 decimi da Zarco e dal suo giro da pole. 

“Zarco ha usato traini tutto il weekend ma non conta niente perché è stato bravo a fare la pole position, un giro si fa domani dovrà essere bravo a non calare. Io non sono contento delle mie prestazioni con gomma usata, l’aderenza cala giro dopo giro in modo davvero sensibile e domani sarà durissima”. 

Cosa non sta funzionando sulla GP20?

“Abbiamo bisogno di supporto dal posteriore per fermare la moto e girarla al meglio e al momento non ne abbiamo. La situazione è questa ma io ricordavo che Brno fosse un tracciato migliore per la Ducati, negli scorsi anni potevamo guidare in modo più fluido”. 

Questi problemi in frenata derivano dalla nuova gomma?

“Credo proprio di si, non abbiamo ancora capito questa gomma posteriore, a Jerez il problema era che non riuscivamo a far scivolare la moto, qui si scivola troppo, manca aderenza e il posteriore ci lascia troppo spesso”.

Che gara ti aspetti domani?

“Dopo la metà gara ci saranno delle sorprese, i tempi si alzeranno di circa un secondo e mezzo ma vedo la Yamaha favorita per la vittoria. KTM e Suzuki sono messe bene e lotteranno per il podio, io sono preoccupato per il degrado".

 


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