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MotoGP, Dovizioso: "Brno decisiva per il mio futuro? Certo, ma so cosa voglio"

"I risultati in pista influenzano sempre il futuro di un pilota. La mancanza di Marquez in pista apre un'occasione per tutti, ma ogni stagione è una storia a parte"

MotoGP: Dovizioso:

Andrea Dovizioso ha senza dubbio una grande chance a questo punto della propria carriera. Le tre prossime gare saranno decisive sotto tantissimi punti di vista, perché si correranno su piste senza dubbio favorevoli alla Ducati e soprattutto senza avere in pista il mattatore che nelle ultime tre stagione l'ha relegato al secondo posto della classifica iridata in MotoGP. L'infortunio di Marquez ha letteralmente aperto un'autostrada per Dovizioso, che però non è apparso nella conferenza stampa di Brno particolarmente rilassato. 

Il contratto per il 2021 con Ducati non è ancora stato firmato, la Desmosedici non ha ancora perfettamente digerito le nuove Michelin e la crescita della Yamaha è sotto gli occhi di tutti. Dovizioso ha senza dubbio una grande occasione, ma è anche vero che le condizioni in cui la dovrà sfruttare non sono esattamente da sogno. Tre gare per decidere tanto, se non proprio tutto. Vincerle o almeno risalire in classifica sarà fondamentale, come altrettanto pericoloso potrebbe essere non farsi trovare perfettamente pronto alla prova del fuoco. Dovizioso ha dimostrato in passato di avere le spalle larghe per reggere questa pressione, ma probabilmente sentire il pieno supporto della Ducati avrebbe reso il compito meno gravoso. 

"Di certo le prossime gare saranno importanti per il campionato e le correremo su piste che sono favorevoli per noi, almeno sulla carta. I risultati della pista influenzano sempre il futuro, quindi anche queste gare lo faranno. Non conosco il mio futuro adesso, anche se so molto bene cosa voglio. Adesso sono a Brno e voglio restare concentrato su questo". 

La mancanza di Marquez in pista è anche per Dovizioso un'opportunità. 

"Di certo quest’anno è un’opportunità per tutti. Marquez ha vinto tanti titoli ed ora è fuori dai giochi per queste gare. Ma ogni anno ha una storia diversa, le prime gare ci hanno detto che i piloti Yamaha sono i più forti in questo momento, ma in realtà abbiamo corso solo su una pista e con una temperatura elevatissima. La stagione è lunga, ci saranno altre piste ed altre temperature, quindi vedremo come andrà realmente". 

Il pilota Ducati non è troppo entusiasta del proprio rendimento a Jerez, ma è ben consapevole delle cause che l'hanno portato a vivere due fine settimana positivi ma non esaltanti. 

"Non posso essere troppo felice di come ho guidato a Jerez nelle prime due gare, ma alla fine il mio punteggio in classifica non è poi così male. Sono felice di correre a Brno, penso sia una pista migliore per noi, ma sarà importante migliorare anche la mia condizione fisica. Mi sono allenato duramente per arrivare davvero pronto a questo fine settimana di gara, ma potrò capire solo durante le sessioni in pista come sto realmente. Certe cose le capisci solo quando sei in moto. Qui è sempre difficile dal punto di vista del grip e quest’anno abbiamo anche la nuova gomma da far lavorare. Mi aspetto molto dalle Yamaha, sono curioso di capire se saranno forti qui come lo sono state a Jerez".

Le prime due tappe sono anche state una sorta di test aggiuntivo per Ducati, che ha portato avanti tanti esperimenti sulla GP20. 

"Abbiamo provato molte cose nella seconda tappa di Jerez, ma non sono riuscito a mettere tutto il meglio assieme per la gara e questa è la ragione per cui non sono stato abbastanza veloce domenica. Ho avuto problemi nuovi in gara e penso fosse una conseguenza dei molti cambiamenti che abbiamo fatto sulla moto. Abbiamo studiato molto i dati dell’ultimo fine settimana, sulla carta abbiamo capito tutto! Ma quando poi sei sulla moto a volte non è proprio come ti aspettavi. Sono felice di essere a Brno, perché questa pista può aiutarci a capire il pacchetto che abbiamo".

Dovizioso ha individuato un aspetto in particolare su cui occorre lavorare. 

"Non sto sfruttando la frenata come vorrei e questo genera una serie di problemi per me, perché tuto parte da lì. In MotoGP si deve giocare su piccoli dettagli, devi adattare tutto alle gomme. Anche lo stile di guida del pilota deve cambiare, perché anche questo influisce molto sul consumo delle gomme. In questa stagione sto ancora lottando per capire, ma penso che faremo dei passi in avanti. In passato saper sfruttare bene le gomme era un nostro punto di forza, dobbiamo tornare a quella situazione". 

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