Tu sei qui

Suzuki Swift Sport Hybrid: l’ibrida che debutta nei Rally cat. R1

VIDEO PROVA La Suzuki Swift Sport Hybrid R1 rappresenta la prima auto ibrida nel mondo del rally. Una vettura derivata dalle versione stradale Suzuki Swift, che abbiamo avuto l’occasione di provare nelle varianti Hybrid e Sport Hybrid

Iscriviti al nostro canale YouTube

Share


Una giornata in Kartodromo a Busca (CN) per scoprire la 2° generazione ibrida della Suzuki Swift. La Swift precisamente è alla sua 5° generazione e rinnova completamente il proprio cuore ibrido, come del resto tutta la gamma di Hamamatsu.

La hot hatch nipponica non cambia nell’estetica, che si impreziosisce però di alcuni elementi che danno un tocco di stile in più alla vettura, sia negli esterni che negli interni. Ad esempio troviamo la nuova griglia frontale più profonda, un listello cromato inglobato nella griglia, i fari con tecnologia full LED di serie su tutta la gamma, i rinnovati cerchi in lega da 16 pollici in variante BiColor sull’allestimento Top. All’interno dell’abitacolo vediamo nuovi inserti su portiere e plancia caratterizzati da una finitura silver. Anche la Sport Hybrid vanta una nuova calandra con presa d’aria maggiorata, spoiler anteriore, minigonne laterali e l’estrattore posteriore con effetto carbon, doppi scarichi cromati e cerchi da 17 pollici.

Gli interni mostrano sedili sportivi con poggiatesta integrato, cuciture rosse e logo Sport, elementi rossi anche per il contagiri, per le cuciture di volante e cuffia cambio. Altri elementi di design che sottolineano sportività li vediamo nella trama sfumata sulla plancia, tunnel centrale e pannelli porta.

La due volumi giapponese mantiene le dimensioni compatte di 384 cm di lunghezza e 173 cm di larghezza per la Hybrid e di 389 cm di lunghezza per la Sport Hybrid.

LA SWIFT HYBRID PER GODERE DELLA CITTA’ NEL RISPETTO DELL’AMBIENTE

Le vetture del Sol Levante sono conosciute per essere dei pesi piuma, ma capaci di sferrare colpi da mediomassimi alle motorizzazioni più potenti della concorrenza. Il nuovo sistema mild-hybrid noto anche come ibrido leggero è stato abbinato alla motorizzazione termica 1.2 Dualjet (1242 cm³), aspirato benzina dalla potenza di 83 CV sprigionati a 6.000 giri/min.

Pur perdendo un po’ di potenza rispetto alla versione precedente, acquista una erogazione più pronta in basso, visto che alla soglia dei 2.800 giri offre una coppia massima di 107 Nm. Il tutto però è maggiormente supportato dal sistema ibrido, che beneficia di una batteria più capace. Adesso è da 10Ah (6 kg di peso, posizionata sotto il sedile conducente), con una tensione di esercizio di 12 Volt, abbinata al motore elettrico da 1.94 kW. Avendo a disposizione più carica sarà più facile supportare per maggior tempo la parte termica, il che si traduce non solo in una ripresa o accelerazione più prestanti e più pronte, ma vi è anche una diminuzione dei consumi e delle emissioni. Il sistema denominato ISG (Integrated Starter Generator) svolge anche le funzioni di motorino di avviamento e alternatore.

Alla guida la versione 2WD col cambio manuale ha confermato ciò che già conoscevamo della Swift precedente. È infatti un’auto piacevole da guidare, che si sposta con agilità e quel po’ di grinta quanto basta. Il peso di 940 kg (con conducente), riesce a far esprimere il meglio della vettura sia nella ripresa che nell’agilità. Di certo non abbiamo una accelerazione fulminea, ma per un 1.2 benzina aspirato è più che soddisfacente. Rispetto ad altri sistemi ibridi in cui durante la fase di frenata si presenta una certa “latenza” per via della carica rigenerativa, a bordo della nuova Swift la frenata è pronta, potente e ben modulabile. La vettura rimane stabile anche nelle frenate più decise. Per ciò che riguarda i sistemi ADAS, la giapponesina vanta la tecnologia più avanzata di Hamamatsu. Disponibili la frenata di emergenza automatica (attento frena), l’Adaptive Cruise Control, il mantenimento corsia (guidadritto), il monitoraggio degli angoli ciechi (guardaspalle) e tanto altro ancora. Tecnologicamente il sistema infotainment è lo stesso che troviamo su tutta la gamma, con la differenza che il quadro strumenti è a “binocolo” e vanta al centro uno schermo LCD a colori da 4,2 pollici.

Così come buona è la guidabilità, altrettanto buona è l’abitabilità. Spazio sufficiente per quattro persone, il quinto è un po’ sacrificato, ma l’accesso alla vettura non è compromesso, anzi. Buona visibilità sia dall’anteriore che da lunotto posteriore ed essendo compatta nessuna difficoltà di manovra. Eventualmente in aiuto vi sono sensori di parcheggio e telecamera posteriore. Il bagagliaio resta invariato con i suoi 265 litri, espandibili a 579.

SWIFT HYBRID CAMBIO MANUALE O AUTOMATICO CVT

È alquanto strana questa nostra opinione, o per meglio dire, quando abbiamo guidato la nuova Suzuki Ignis il CVT non ci ha convinti del tutto, mentre a bordo della Swift abbiamo apprezzato molto di più questa soluzione. Sarà la conformazione dell’auto, un diverso bilanciamento, ma pur avendo caratteristiche tecniche simili se non uguali, l’ago della bilancia si sposta in un questo caso sull’automatico da 7 rapporti. Ovviamente la sensazione è la stessa, affondando tutto il pedale dell’acceleratore, il numero di giri resta fisso a circa 6.000, con il suono del motore che entra forte all’interno dell’abitacolo e l’auto che accelera con l’effetto “sfrizionata” tipico dei sistemi a variazione continua, con la differenza che potendo intervenire sui paddle shift al volante, il gusto alla guida è molto più soddisfacente e l’effetto è meno fastidioso.

Quindi con razionalità dovremmo dire che il CVT se non ha soddisfatto su Ignis non poteva soddisfare su Swift, ed invece con stupore ribadiamo che sulla Ignis vi consigliamo il cambio manuale a 5 rapporti che ha innesti precisi anche se un po’ duri, mentre sulla Swift preferiamo la soluzione automatica.

UNA SWIFT HYBRID 4WD? SE SI HA L’ESIGENZA, PERCHE' NO!

Perché acquistare una Swift 4WD se non ha proprio le caratteristiche di un SUV? La gamma Suzuki offre modelli più indicati sui percorsi da fuoristrada, ma la risposta è semplice. La trazione 4WD non è solo indicata su percorsi tortuosi, ma è una trazione che consente di avere la massima aderenza in condizioni sfavorevoli. Il sistema è l’ormai noto AllGrip che, grazie allo schema a giunto viscoso, automaticamente trasferisce la coppia alle ruote posteriori, non appena quelle anteriori perdono aderenza.
Durante la nostra prova abbiamo guidato la Swift Hybrid 4WD su un tracciato realizzato appositamente per mettere a dura prova la hot hatch. Possiamo solo aggiungere a suo favore che hanno lavorato benissimo le sospensioni, non abbiamo mai toccato con la scocca a terra e abbiamo avuto sempre aderenza. Anche se, nel caso dovessimo acquistare una Swift, punteremo tutto sulla Sport Hybrid.

SWIFT SPORT HYBRID PER DIVERTIRSI SFRUTTANDO AL MASSIMO IL BOOST DELL’ELETTRICO

Abbiamo avuto l’occasione di guidare la Swift Sport Hybrid direttamente in circuito, luogo ideale per scatenare la piccola peste da 129 CV. Ciò ha permesso di apprezzare l’accelerazione, la ripresa e l’assetto della nipponica.

La Swift Sport Hybrid è una sportiva a tutti gli effetti, dall’estetica alla motorizzazione che vanta il 1.4 Boosterjet che, grazie al turbocompressore, offre una spinta molto forte e che viene aiutato anche dal sistema ibrido, che contribuisce maggiormente ad aumentare la performance della vettura. Pensate che il motore elettrico è da 10 KW, la batteria ha un’autonomia di 8Ah, ma la tensione di esercizio qui è di 48V (quadruplicata rispetto la versione “normale”). Più spinta, più ripresa, più pronta, più divertente.

I consumi beneficiano del sistema, ma ciò che più entusiasma alla guida della Sport Hybrid è la piena confidenza che riesce ad offrire in curva. Inseriamo la vettura in curva, forte e decisa la frenata, cerchiamo di farla scorrere e di aprire tutto il gas. L’elettrico entra veloce, fulmineo, immediato così come il turbo. La coppia di 235 Nm è già disponibile dai 2.000 giri. A detta del pilota/navigatore che ci affianca, rispetto alla versione precedente, si riesce a fare più strada. Si sfrutta meglio il potenziale, che è sempre enfatizzato dalla leggerezza della vettura e che, grazie alla piattaforma "Heartect" garantisce una maggiore rigidità torsionale, contenendo al tempo stesso i pesi, permettendo di ottenere un valore a vuoto di soli 1.020 kg. È pur vero che la vettura in prova, utilizzata in circuito con la livrea Rally Italia Talent, è stata gommata con pneumatici Toyo da 16 pollici, che hanno fornito un grip maggiore.

SUZUKI E ACI RALLY ITALIA TALENT RINNOVANO LA STAGIONE 2020

L’ACI Rally Italia Talent permette a tutti di avvicinarsi al mondo dei rally e consente ai più talentuosi di partecipare ad una gara gratuitamente, nelle vesti di veri piloti. Questo è lo spirito di Renzo Magnani ideatore del talent che sin dal 2014 consegue stagioni di successo.

Siamo arrivati alla settima edizione, tutti possono partecipare, con categoria di fascia di età e più una categoria femminile” – Spiega Renzo Magnani – “Vi sono 9 selezioni regionali, poi una semifinale ed una finale ed i vincitori delle sette categorie potranno partecipare ad una gara gratuitamente in veste di piloti ufficiali sempre con Suzuki. Quest’anno, nonostante il Covid abbiamo superato il record degli iscritti con 10.538.

Altra novità importante di quest’anno è il Rally Italia Talent Ability, dove si dà la possibilità di partecipare al talent anche alle persone con disabilità.

Da quest’anno, grazie alla collaborazione con Renzo, Aci e Suzuki, diamo la possibilità a chi ha delle patologie di disabilità di partecipare al mondo del rally” – racconta Fabio Ferraris Responsabile di Handytech – “E’ un progetto pilota, abbiamo allestito la vettura compatibile con la paraplegia o con amputazioni degli arti inferiori. In futuro, magari potremo strutturarle anche per altre implementazioni”.

Venerdì 31 luglio a domenica 2 agosto, con questo casting conclusivo si completerà l’elenco dei concorrenti che saranno poi ammessi alle prove successive. La finale farà emergere i più bravi tra loro, che potranno poi partecipare gratuitamente a gare valide per i Campionati o i Trofei titolati ACI Sport come piloti o come navigatori ufficiali del Team di Rally Italia Talent.

Per tutte le info vi invitiamo a cliccare sul seguente (link).

SUZUKI SWIFT SPORT HYBRID, DEBUTTA NELLA CATEGORIA RALLY R1

Ultima novità nella categoria R1, da quest’anno la Suzuki Swift Hybrid rappresenta la prima auto ibrida nel mondo dei rally. Ha già debuttato al 33° rallyLANA gareggiando nella classe Sport Hybrid, una categoria creata ad hoc dalla Federazione nell’ambito della R1 nazionale. Con un lancio di tutto rispetto, vedendola in classifica generale chiudere al 45° posto su 123 partenti.

Ricordiamo che la categoria R1 vede vetture che derivano da quelle di serie e sono ammesse solo alcune modifiche e allestimenti come: il Roll-bar, paracoppa e attacchi sedili realizzati da Nova Alves, sedili anatomici, volante, cinture di sicurezza a sei punti forniti da HRX, freno a mano idraulico e altra componentistica forniti da Tecno 2, differenziale autobloccante Quaife, serbatoio di sicurezza Wita Team, impianto di scarico racing realizzato da Aros, ammortizzatori Scalenghe e Livrea realizzata da Gruppo4.

PREZZI E CONCLUSIONE

Gli argomenti di questa giornata sono stati davvero molti e, forse, non siamo riusciti ad apprezzare a fondo ogni sfumatura e dettaglio che meritava. Ad esempio, non è stato possibile verificare effettivamente il consumo reale di carburante, ma in conclusione, per chi ha l’animo sportivo consigliamo la Swift Sport che parte da un prezzo di 23.850 euro. Per chi ha invece esigenze più vicine ad utilizzo prettamente cittadino e vuol consumare ancora meno, allora la versione più confortevole è proprio la 2WD col cambio CVT ed il prezzo parte da 19.790 euro. Se poi si preferisce il manuale 2WD in allestimento Cool si scende a 17.290 euro, mentre per la 4WD Top servono 20.090 euro. 

SCHEDA TECNICA SWIFT HYBRID

- Alimentazione motore Benzina Hybrid / EURO 6D_ISC-FCM
- Trazione anteriore 4x2
- Cilindrata 1.197
- Numero cilindri 4
- Tecnologia Dualjet
- Potenza massima 61 kW (83 CV) a 6.000 giri/min
- Coppia massima di 107 Nm da 2.800 giri/min
- Motore elettrico Potenza 1,94 kW
- Batteria 10 Ah – Tensione 12 V
- Cambio manuale a 5 rapporti + retromarcia
- Velocità Max 175 km/h
- Consumo medio 3,9 l/100 km (dichiarato)
- Lunghezza 384 cm; larghezza 173 cm; altezza 148 cm
- Capacità bagagliaio 265 litri espandibili a 579
- Peso con conducente 940 kg

SCHEDA TECNICA SWIFT SPORT HYBRID

- Alimentazione motore Benzina Hybrid / EURO 6D
- Trazione anteriore 4x2
- Cilindrata 1.373
- Numero cilindri 4
- Tecnologia Boosterjet
- Potenza massima 95 kW (129 CV) a 5.500 giri/min
- Coppia massima di 235 Nm da 2.000 - 3.000 giri/min
- Motore elettrico Potenza 10 kW
- Batteria 8 Ah – Tensione 48 V
- Cambio manuale a 6 rapporti + retromarcia
- Velocità Max 210 km/h
- Consumo medio 4,7 l/100 km (dichiarato)
- Lunghezza 389 cm; larghezza 173 cm; altezza 149 cm
- Capacità bagagliaio 265 litri espandibili a 579
- Peso con conducente 1.020 kg

Articoli che potrebbero interessarti