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SBK, Redding: "Odiavo me stesso, ora ho ritrovato normalità e vittorie"

"Fare un passo indietro e andare nel BSB mi ha aiutato molto, ora sono tranquillo anche se parto dalla pole. Il campionato? Non è finita, Rea lo ha dimostrato nel 2019"

SBK: Redding: "Odiavo me stesso, ora ho ritrovato normalità e vittorie"

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Dopo il weekend di Phillip Island dove, chiudendo con tre terzi posto, aveva dimostrato di essere in una forma straordinaria e di avere anche una costanza di rendimento degna di nota, Scott Redding ha mostrato gli artigli anche a Jerez, lasciando la terza casella del podio per salire sul gradino più alto in Gara 1 e 2 ed arrendendosi al solo Jonathan Rea nella Superpole Race. Scott ha anche fatto sue le qualifiche del sabato portando la Ducati Panigale V4 R ad un livello che si era visto solo nelle prime gare della scorsa stagione con il filone di vittorie di Alvaro Bautista. 

Scott, sei primo in classifica mondiale, hai vinto due gare questo weekend e sei partito dalla pole in Gara 1 e nella Superpole Race. Il tutto alla tua stagione di debutto in questo campionato, come ci si sente?

“Sono davvero contento per quanto ho fatto in questo fine settimana - ci ha detto Scott in sala stampa dopo Gara 2 - Devo dire che correre lo scorso anno nel campionato British Superbike mi ha aiutato molto. Ieri, quando ero in pole sulla griglia di partenza mi è sembrata una cosa normale e questo è grazie a ciò che ho fatto nel 2019. Solitamente, quando si è davanti a tutti, si è a disagio, si sente la pressione, ieri ero tranquillo”. 

Da dove arriva tutta questa tranquillità? Hai parlato del BSB, ma sembra un percorso iniziato molto prima di un anno fa. 

“Tutto quello che sto facendo ora, tutta questa tranquillità e concentrazione deriva dal salto indietro che ho fatto nella mia carriera. C’è stato un momento in cui le cose non andavano bene, odiavo me stesso e tutti intorno a me, nessuno mi voleva in MotoGP o in SBK, così ho fatto un passo indietro. Mi sono messo alla prova e ora voglio dimostrare di potercela fare”

Che gara è stata quella oggi pomeriggio?

“Calda e difficile, era la prima volta che guidavo una gara di SBK praticamente dall’inizio alla fine e devo dire che è stato molto provante, sia per me che per le mie gomme. Questo tipo di corse mi fanno crescere perché sto iniziando a capire il campionato, tutte le informazioni e le sensazioni che ho raccolto in sella oggi mi serviranno molto per il futuro”. 

Ti stupisce vedere le Ducati così forti in un tracciato dove la potenza del motore non conta così tanto?

“Non so perché siamo andati così bene in questo weekend, la cosa che mi ha sorpreso è l’essere stato veloce e l’essermi sentito bene anche quando guidavo dietro qualcuno, ero al mio livello. Sapevo di poter spingere anche in quelle circostanze mentre gli altri piloti hanno avuto dei problemi”. 

A Portimao, invece, il rettilineo è molto lungo. A questo punto ti senti il favorito per il prossimo weekend?

“Portimao non è fatto solo di un rettilineo, ci sono anche molte curve ed è un tracciato difficile e che richiede un grande sforzo fisico, soprattutto con il caldo”

Come abbiamo detto prima sei al comando della classifica mondiale con 24 punti di vantaggio su Rea. Un bel distacco dopo solo due weekend e soprattutto pensando ad una stagione corta come questa. 

Il campionato non è finito finché non è finito, e Rea ce lo ha dimostrato lo scorso anno riuscendo a vincere contro Bautista. Ora sono primo ma è ancora presto e il mio compito è continuare ad essere veloce e costante”.

Audio raccolto da Riccardo Guglielmetti

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