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Moto2, Bastianini: "Ho vinto grazie alle serenità e so di poterlo rifare"

"A fine 2019 non ero in forma e avevamo lavorato male, tutto parte dalla testa. La MotoGP? Tutti voglio andarci ma sarà dura trovare un posto per il 2021"

Moto2: Bastianini:

Enea Bastianini è tornato nella sua Rimini con una coppa in più da aggiungere alla sua collezione. Per adesso è un pezzo unico, perché è la prima per una vittoria in Moto2. Se l’è guadagnata a Jerez, con una gara comandata dall’inizio alla fine, tanto da potere tagliare il traguardo in solitaria. Dopo il podio in Qatar e il passo falso del primo round spagnolo, Enea è stato un Bestia di (sopran)nome e di fatto.

Come si sta? Si sta bene. Lì per lì non te ne rendi conto, il giorno dopo te ne rendi conto e due giorni dopo dici: adesso bisogna rifarlo” scherza Bastianini.

Prima delle partenza ti aspettavi di vincere?

Dopo le qualifiche avevo capito di avere un buon passo, ma non pensavo fosse sufficiente per vincere la gara. Poi, dopo il warm up, che avevo chiuso 4° usando gomme usate e portandole alla distanza di gara, ho iniziato a dirmi: forse ci siamo. In gara sono partito per vincere”.

Farlo andando in fuga è più semplice o difficile che in volata?

È stato bello vincere così (ride). Non dico che l’ultimo giro ti possa rilassare, altrimenti combini solo dei casini, ma puoi mollare un po’ la presa e arrivare più tranquillo. Mi è piaciuto molto vincere con distacco, non mi spiacerebbe prenderci gusto (ride). Gli ultimi giri mi sono sembrati infiniti,  poi all’ultima curva mi sono girato, ho visto che non c’era nessuno. Era fatta”.

Un podio nella prima gara, un 9° posto nella seconda gara e una vittoria nella terza. Qual è il vero Bastianini?

Ero competitivo anche lo scorso lo fine settimana ma eravamo andati un po’ fuori strada. Nei test di mercoledì ero stato veloce, ci siamo rilassati un po’ troppo e non ero stato competitivo domenica Nel fine settimana successivo ci siamo ripresi, sono tornato all’assetto del Qatar, ho cercato di adattarmi alle condizioni della pista e questo ha pagato”.

Dopo l’infortunio in Austria, lo scorso anno avevi avuto un finale di stagione non entusiasmante. Cosa era successo?

Era andata male, perché io non ero in forma e avevamo lavorato male, sono sincero. Quest’anno, ho ingranato da subito, fin dai test. Siamo riusciti a creare una grande sintonia all’interno del team, nel box c’è tranquillità e serenità. Adesso mi sento bene e sono sicuro che potremo ripetete certi risultati in tutte le gare”.

Ora sei secondo nel Mondiale a 2 punti da Nagashima, pensi già al titolo?

No, preferisco guardare gara e per gara e non la classifica. Vorrei vincere il più possibile e non scendere mai del podio”.

Domenica sera abbiamo commentato il Gran Premio di Andalusia con Luca Cadalora, ci ha detto che hai un grande talento ma in passato ti è mancata la costanza.

È tutta questione di testa, parte tutto da lì. Quando hai serenità di conseguenza arriva anche la costanza. Ho sbagliato la prima gara di Jerez, ma ho capito subito da dove derivava il problema e ho cercato di rifarmi riprendendo in mano le redini della situazione. Sono riuscito subito a ritrovare la strada. Come ho detto, bisogna gestire le cose, avere serenità e ora sono molto fiducioso”.

Sul podio con te c’erano Marini e Bezzecchi, che fanno un grande gioco di squadra in prova. Ti manca avere una spalla al tuo livello nel team, essendo Dalla Porta un debuttante?

Dalla Moto3 mi sono abituato a fare tutto da solo, non sono mai stato aiutato molto dal mio compagno di squadra per vari motivi. Il gioco di squadra può pagare ma non è detto che sia sempre un vantaggio. È bello vedere Luca e Marco uscire sempre insieme nei vari turni, se sono davanti lo sono entrambi ma lo stesso succede anche quando sono indietro, ci sono pro e contro”.

Quali sono i rivali più pericolosi quest’anno?

Penso che abbiamo corso poche gare, quindi è difficile da dire. Vedo molto in forma Nagashima, sta dimostrando di essere sempre veloce. Sicuramente anche Marini e Bezzecchi saranno della partita e non escluderei neanche Martin.

In Moto3 avevi avuto l’occasione di correre contro Quartararo, ti ha sorpreso la sua doppietta a Jerez?

A dire la verità mi aveva sorpreso di più lo scorso anno, aveva fatto qualcosa di incredibile, non è facile salire così tante volte sul podio in MotoGP al debutto. Sicuramente ha trovato una moto e delle condizioni che gli permettono di stare bene e questo fa sì che lui sia sempre al 100%. Ha fatto due gare, se ci fosse stato Marquez forse non le avrebbe vinte, ma guida molto bene”.

Pensi di raggiungerlo presto in MotoGP?

Non lo so, sembra che le porte si stiano chiudendo. Chiaramente l’obiettivo di ogni pilota è arrivare in MotoGP, credo che se farò bene in Moto2 mi arriverà qualche proposta interessante, o quest’anno o il prossimo. Per ora non ho nessuna fretta, il mercato è stato un po’ strano quest’anno. Chissà, non si sa mai.

Ti peserebbe stare in Moto2 per un’altra stagione?

Se non vincessi il campionato, non sarebbe male fare un altro anno. Nel caso ci riuscissi, invece, sarebbe bello passare in MotoGP, però so che sarà non impossibile ma sicuramente dura trovare un posto per il 2021.

 

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