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MotoGP, Morbidelli: "Il motore? mi preoccupo solo di ciò che posso controllare"

"Il mio lavoro è salire sulla moto e dare il massimo. Intorno a me ci sono meccanici ed ingegneri che lavorano sulla moto. Le tante cadute? Jerez è una pista difficile, non c'entrano con la condizione fisica"

MotoGP: Morbidelli: "Il motore? mi preoccupo solo di ciò che posso controllare"

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Nel giorno della tripletta Yamaha sul podio di Jerez, dopo una gara esemplare di Fabio Quartararo che ha vinto per distacco la seconda corsa della stagione davanti a Vinales e Valentino Rossi, rimane un po' di amaro in bocca dalle parti di Iwata perchè il tris di oggi sarebbe potuto essere un poker se la M1 SpecA di Franco Morbidelli non si fosse fermata, proprio come quella di Rossi, dopo il rettilineo della pista andalusa. Una vera sfortuna per il Morbido, che si stava rendendo protagonista di una bella gara e un campanello d'allarme per Yamaha. 

"E' stata una bella gara - ha detto Franco in una conferenza Zoom - ero in sintonia con la moto e dopo un inizio complicato mi sono riportato tra i migliori. Poi ho fatto un paio di errori quando ero dietro a Valentino e ho perso tempo. Ad ogni modo anche in quel momento sono riuscito a mantenere il mio passo, a recuperare ed ero pronto per la fine della gara”. 

Poi che cosa è successo?

“C’è stato un problema tecnico con il motore. Non sappiamo ancora a che cosa è dovuto, il motore non andava più sul rettilineo e io ho dovuto spegnere la moto perché non sapevo cosa stesse succedendo. Non ho avuto nessuna avvisaglia nei giri precedenti”. 

Il tuo stop di oggi, sommato a quello di Valentino della scorsa settimana e all’utilizzo da parte di Vinales di tutti i motori a disposizioni fa venire a galla un “caso motori” in Casa Yamaha. La cosa ti preoccupa per il resto della stagione?

Io mi devo preoccupare solo delle cose che posso controllare e questa non è una di quelle. Il mio lavoro è salire sulla moto, dare il massimo ed essere professionale dentro e fuori la pista. Intorno a me ci sono meccanici ed ingegneri che lavorano sulla moto”. 

Come giudichi il tuo weekend?

“Oggi ho tenuto un buon passo e ho confermato quello che avevo sentito di buono dalla moto nei test. Devo migliorare soprattutto al sabato perché oggi la posizione di partenza non era quella che desideravo. Senza il ritiro so che sarei potuto stare nelle posizioni di testa e che nell’ultima parte di gara avrei potuto girare abbastanza forte. Ora devo portare tutto questo a Brno”. 

Questa settimana e anche durante la scorsa gara, a parte i ritiri abbiamo visto anche parecchie cadute. Può dipendere dalla condizione atletica dei piloti?

“Jerez è sempre una pista difficile e questa domenica è stato ancora più complicato della scorsa perché c’era molto più caldo. Le condizioni in cui abbiamo corso queste due settimane sono quelle della solita Jerez ma con steroidi per via del caldo”. 

 

 

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