L’incidente di Marquez nella prima gara dell’anno a Jerez, ha distolto l’attenzione dal quello che sarebbe potuto essere (e il condizionale è quanto mai d’obbligo) il suo capolavoro, una rimonta da lasciare senza fiato. Anche senza guardare i cronologici, a chiunque è stato chiaro che il ritmo tenuto da Marc era nettamente migliore di quello di tutti i suoi avversari, ma prendendosi la briga di spulciare i numeri, questo fatto diventa ancora più eclatante.
In tanti pensano che il campione delle Honda sia un extraterrestre ed effettivamente la scorsa domenica è stato semplicemente di un altro pianeta.
Nella tabella qui sotto trovate un confronto fra la gara di Quartararo (che l’ha vinta) e quella di Marquez.
Innanzitutto, Marc, prima della caduta, in 21 giri è stato più lento di Fabio solo in 5, contando anche quello dell’errore alla curva 4 e il successivo. Da quando ha iniziato la sua rimonta, quindi, è stato più lento del francese due sole volte, nel 9° e nel 10° giro. Tutto questo, naturalmente, perdendo tempo nei sorpassi, se così si può affermare, considerando che il campione del mondo ha saltato gli avversari, come se stesse giocando a un videogioco con un livello di difficoltà troppo basso.
Se la cosa può non stupire troppo quando si parla di pilota di metà classifica, a confermare la sua superiorità ci sono gli ultimi giri in cui Marc ha dovuto vedersela con i piloti che si giocavano il podio, sorpassati senza difficoltà (con l’eccezione di Miller, che ha almeno provato a vendere cara la pelle).
Un altro dato interessante si ricava dalla lista dei giri più veloci in gara. Marc ha fatto segnare il migliore all’11° giro, mentre Vinales al 2° (ma con Rossi era l’unico a montare la gomma morbida all’anteriore), Quartararo al 3°, Miller al 4°, Dovizioso all’8° (tutti questi a parità di gomme con il pilota Honda). Solo Binder ha fatto il suo giro veloce all’11°, Lecuona al 14° e Alex Marquez al 18°, ma parliamo di debuttanti alla loro prima gara, senza l’esperienza necessaria per sfruttare al meglio le gomme.
Prima di salvarsi dalla caduta, Marquez era in testa con un secondo e mezzo di vantaggio su Quartararo, il distacco maggiore al 6° giro con quasi 8 secondi e mezzo di ritardo, mentre prima di cadere era a meno di 5 e mezzo. Nella sua rimonta, quindi, Marc ha recuperato su Quartararo poco più di 3 secondi in 15 giri.
Fabio ha detto di non avere mai avuto paura della rimonta di Marquez, e logicamente poteva permetterselo visto il vantaggio su cui poteva contare ma Marc era nettamente più veloce di lui. Senza l’errore al 4° giro, lo spagnolo della Honda non avrebbe avuto rivali.
Non è quindi fantascienza dire che con questo infortunio Marquez abbia perso 50 punti facili. Se la lesione fosse stata più lieve, lo spagnolo anche a mezzo servizio avrebbe potuto prendere sicuramente punti la prossima domenica, ma i ‘se’ e i ‘ma’ nelle gare non contano nulla.