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MotoGP, Jarvis: "Ancora da capire il problema di Rossi, la M1 è da titolo"

"Valentino ha avuto grandi problemi di aderenza, poi si è dovuto fermare. Sono molto felice per Quartararo in ottica futuro, Vinales ha gestito bene la gara"

MotoGP: Jarvis: "Ancora da capire il problema di Rossi, la M1 è da titolo"

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La prima gara della stagione ha regalato tante gioie alla Yamaha, ma anche qualche dolore. Per un Quartararo ed un Vinales a podio c’è un Valentino Rossi costretto al ritiro, e protagonista fino a quel momento di una gara opaca, in controtendenza con le ottime cose mostrate dalla moto di Iwata sul tracciato andaluso. Per il momento però la causa del ritiro di Rossi è ancora ignota, come conferma il Managing Director di Yamaha Lin Jarvis.

“Valentino ha avuto problemi di aderenza dall’inizio e - ha spiegato Jarvis- e quando la gomma posteriore ha iniziato a deteriorarsi le cose sono peggiorate , rendendogli la guida molto difficile. In seguito la moto ha avuto un problema, del quale dobbiamo ancora capire la causa, e la sua gara è terminata”.

Ovviamente occorre anche parlare degli ottimi piazzamenti ottenuti dagli altri alfieri Yamaha, a cominciare dal primo successo di Fabio Quartararo.

“E’ stata una gara strana, nella quale Marquez ha davvero messo in mostra un grande passo, purtroppo per lui eccessivo sul finale. La prima vittoria è sempre un qualcosa di speciale e sono molto felice per Fabio, che ha riportato la Francia sul gradino più alto dopo vent’anni: è certamente un bel segnale in vista del futuro, dato che sarà nel team ufficiale il prossimo anno”.

In ottica campionato è molto importante anche la seconda piazza ottenuta da Maverick Vinales, che a più riprese ha confermato la bontà del nuovo progetto M1.

“Maverick ha dovuto combattere con le gomme, specie l’anteriore morbida che gli reso spesso difficile la fase di frenata, ma è stato bravo a gestire la situazione. La moto in generale è migliorata, possiamo essere competitivi ovunque e lottare per il titolo ma ovviamente le cose cambiano da pista a pista, ad esempio sappiamo che l’Austria è una pista difficile per noi”.

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